Immersi è il verbo giusto, perchè è un luogo incantato, in mezzo al bosco ed al silenzio.
Si parte da Ugovizza …
… ed attraverso il sentiero CAI n.504 si raggiunge Monte Stabet …
… intravedendo, prima della cima, deboli (ma pur sempre “vive”/ “memori”) tracce di trincee, austriache (?) pensando che nel vicino Monte Cucco erano collocate numerose loro batterie… chissà chi lo sa’?!?
E poi … memorie più recenti rivivono grazie alla tabellonistica del “PUANINA TOUR” …
… tabelle che spiegano la toponomastica dei vari prati/boschi.🥰 C’è sempre da imparare / scoprire.😍Manca un “locale” per ascoltare la pronuncia … sarà per la prossima volta.👍👏
L’inizio del sentiero è colorato da tabelle piccine piccio’(scusate ma il mio amore per i bambini è grande!🥰) …
Grazie bimbi per le vostre spiegazioni e per i bellissimi disegni! Braviiii ! 👏👏👏😘
Abbraccione da zia Beta! 😘😘😘
Mentre osservo la storia geologica della zona 🥰😍 …
… una foto-camera! 😅😬
Spero di non aver rovinato la ricerca sui Rilevamenti Faunistici! 😬📸😊 “Ursus Beta Beta” 🥰😅🤔🤨
E poi letteralmente ” tra i piedi” …
… l’Aleuria Aurantia o Peziza Aranciata .E’ un particolare fungo che vive lungo le strade boschive, non asfaltate, in gruppi numerosi, vicino ai margini dei fossati e/o a faggete.
E’ uno spettacolo vedere questa lunga chiazza arancione scuro!😍
E a proposito di faggete …
… incontro ( con abbraccio 🥰) un Faggio, un Grande Vecchio Saggio Faggio. MA-GNI-FI-CO!😍
Senz’altro farà delle lunghe chiacchierate con suo fratello, del bosco “dirimpettaio”😉 del Monte Nebria!🥰
Che ora è? Al rientro in paese, sotto al campanile della Chiesa di S.S.Filippo e Giacomo … #nasoall’insu’ #osservaresempre ! 😍
Ricordando i tragici momenti dell‘alluvione del 2003 … #maidimenticare
Non si finisce mai di conoscere. Grazie Sandra ed Ivo. 😘😘
Libro “I Sentieri del Bosco” n.1 (collana Le Guide di Sentieri Natura) di Ivo Pecile e Sandra Tubaro – ed. CO.EL. Udine – 2007
Depliant “PUANINA TOUR-viaggio tra le malghe di Ugovizza alla scoperta dei sapori genuini della tradizione” del Comune di Malborghetto-Valbruna (Udine)
Cartina n.19 ALPI GIULIE OCCIDENTALI TARVISIANO 1:25000 Editrice TABACCO
Libro “LA GRANDE GUERRA 15/18” Storia e itinerari nelle località della Guerra- ALPI CARNICHE ORIENTALI-VAL CANALE-GRUPPO DEL JOF FUART E MONTASIO-MONTE CANIN – Ed. Ghedina & Tassotti -1988
Libro “GUIDA PRATICA AI FUNGHI IN ITALIA” ed. Selezione dal Reader’s Digest – Gennaio 1989
P.S. I mieiarticoliNON sono sponsorizzati dailink(cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.
Le giornate iniziano ad accorciarsi vero? Guardate anche voi il punto dove tramonta il Sole … non è sempre più “basso”, verso sud-ovest? 🥰
Per i Proverbi friulani vi rimando ai miei precedenti articoli su Agosto.
Durante la notte, tempo permettendo, si potranno ammirare Saturno e Giove, le Comete e l’ISS …
… e vi auguro di trascorrere delle serene giornate visitando angoli inediti, ricchezze naturali e/o artistiche della propria Regione, magari respirando l’aria salmastra della costa, l’aria balsamica dei boschi o facendo un bel riposo distesi in mezzo ad un aromatico prato appena tagliato!😍#sempreinmezzoallaNatura 🥰 #conoscerelArteaiutaacrescere! 🥰
Leggendo le loro proposte di camminate (come con le figurine 😊) ci siamo imbattuti in “Celo … celo … Non celo … non lo conoscoooo!“.😀
Ed ecco che, circondati da una Natura meravigliosa, abbiamo conosciuto sentieri che raccontano Storie di genti, testimonianze di antichi lavori, gioielli di paesini, tracce della Grande Guerra, diversi paesaggi geologici, panorami pazzeschi a 360°, facendo a gara a chi riconosceva più Cime, testimoni di grandi Storie di Alpinismo! 😍 …
Camminando tra la storia geologica della mia/nostra Terra …
E poi alla fine dei percorsi … frasi che ti lasciano senza parole …
trad. dal Friulano ” Quando mi alzo la mattina, guardo in giro, dallamontagna alla pianura e una voce dal cuore mi grida – Sii contento, seifriulano”.
Mia interpretazione: (Friulano o non friulano) bisogna essere contenti di ciò che vediamo ogni giorno. #sorrideresempre
E a Chiusaforte … Ricordando Pierluigi Cappello …
Un abbraccio da parte mia e buon tuffo nella Natura! 😘
Al prossimo mese!👋👋
Beta
P.S. I sentieri conosciuti grazie a Ivo e Sandra sono : ANELLO DEL MONTE JAMA, ANELLO DI PUSEA e ANELLO DELLA CRETA DAL CRONZ.😍
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Proseguendo verso nord, attraverso il vecchio tracciato della ferroria, si giunge al “circolare” e panoramico bivio.
Foto-Panoramica delle vette 😍 #osservaresempre
Svolta a destra e, immersi nella Natura, si pedala verso la Slovenia!
Un “Arrivederci” alla Forra del Torrente Slizza …
… ai Laghi di Fusine e al magnifico ed unico circondario …
… e, attraverso spettacolari ponti, si giunge al Confine ITA/SLO SLO/ITA 😃
Interessante la Storia di questo luogo … la Stazione a tre binari, con annesso l’Albergo e la Fontana, rimessa a nuovo anni fa.
La sua forma è caratteristica: è a cornice Gotica Quadrilobata come i capolavori di Lorenzo Ghiberti a Firenze !
” Ma te ti tu 😉 guarda la Beta ‘osa la và a trovare! L’è proprio grulla!🤣😂🤣Me le canto e me le dico da sola 😂🤣😂. #fargirareilcervellosempre!
Ma torniamo alla nostra pedalata slovena.
Ci accolgono freschi boschi, assolati,colorati e vasti prati, storiche vette alpine 😍!
Lungo il percorso si notano (#curiosacomeunascimmia) cartelli gialli … sono zone naturalistiche molto particolari ed interessanti.
Una di queste è il cristallino laghetto di Zelenci. Interessante anche l’area intorno 😍 e …
… proprio all’incrocio verso i Trampolini Olimpici di Kranjska Gora (che spettacolo anche se siamo in estate!), il Lago “che c’è e non c’è” di Ledine! 😍 Interessante la storia geologica! #geologiasottoipiedi #geologiasottoleruote 🥰
Queste ed altre zone naturalistiche e geologiche meritano un pensiero per una futura camminata verso la loro conoscenza in loco. Intanto “Formiamoci” leggendo i siti a loro dedicati.
Al rientro la deviazione per i Laghi di Fusine ci permette di conoscere unaZona Naturalistica, la Torbiera di Scichizza . E’ nascosta in mezzo al bosco, ma facendo attenzione , si può osservare la “diversa” e tipica vegetazione.
Una mia nota sui Laghi di Fusine: secondo il mio modesto parere vanno chiusi alle macchine, con un traffico limitato al solo Bus navetta … il resto a piedi/bici!
Per ammirare in (quasi) rispettoso silenzio la Natura e le Montagne che hanno fatto la Storia dell’Alpinismo … non è un parco giochi! E, per l’ennesima volta, i rifiuti, TUTTI, si riportano a casa!
si vedono poco in foto ma … era-è una schifezza!
Un abbraccio dal Confine pensando che …
… Italia-Austria-Slovenia, è un unione speciale di popoli, di tradizioni, di lingue, nato … da sempre!
Tre Confini, Senza Confini … vocaboli noti in queste Vallate, all’insegna dell’amicizia.
AUSTRIA ITALIA SLOVENIA 🤝
Il Monte Forno , il Monte Lussari con lo splendido Santuario, sono da visitare per capire questa forte e unica Amicizia dei Popoli.
Monte Forno con laggiù la vallata del Gail! Mi sembra di ricordarla!🚲😍
Buona lettura sul web (per Conoscere e Viaggiare!😍) e … buone pedalate!
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Io l’ho iniziato molto bene, tuffandomi nell’Arte di Trieste!
Un pomeriggio (poche ore ma intense!) trascorso in questa bella città Mitteleuropea. Punto di partenza Piazza dell’Unità con la Fontana dei Continenti.
Ok. Io mi appassiono con poco, ma con ancora negli occhi i magnifici Palazzi di Piazza dell’Unità d’Italia, con questo itinerario ero al settimo cielo!
Ci si “intrufola” tra stradine strette, piccole, irregolari, con angoli inaspettati,
Rio veneziano? No! Triestino! 🙂
Scavi che riportano alla luce testimonianze storiche,abbracciate dal Teatro Romano e dall’Arco di Riccardo!
Guardando in su! Guardando in giù!
E poi sono stata nel Museo della Bora. Un piccolo scrigno in cui in pochi metri quadrati viene raccontato l’origine, gli effetti, la documentazione, i giochi, le opere d’arte, … in pratica tutto ciò che riguarda il vento triestino.
Noi ospiti abbiamo anche costruito delle colorate girandole! #siamosempredeibambini
Osservare, toccare, sentire, curiosare, domandare … 360° di Sapere, sempre con il sorriso.
E poi … informandomi sui Socials, ho scoperto che una sezione del Museo è dedicata ai venti “stranieri”. In pratica gli ospiti donano un contenitore (la fantasia non ha limite! 🙂 ) con all’interno il vento della loro città/località dove vivono.
Potevo non portare il fresco venticello udinese del primo dell’anno?!?!?!? 🙂
Ed ecco il mio dono: senza di lui (il vento) l’Angelo di Udinesi annoierebbe! 😉
E per ringraziarmi …
… l’animatore Rino Lombardi mi ha nominata Ambasciatore Eolico! 🙂 🙂 🙂
La collezione “ventosa” mondiale si vede bene sulla sinistra della foto. Originale! Unica! Fantastica!
E poi via di nuovo verso il centro della città, facendo un salto sul Molo Audace (tramonto magnifico!) osservando la gru Ursus, uno dei luoghi scelti per girare la serie televisiva LA PORTA ROSSA … scusate della divagazione ma la adoro e fra poco inizia la seconda parte! 🙂
Naturalmente (parola non poteva essere più appropiata 🙂 ) potevo dimenticare di osservare la Natura triestina?!?!? Certo che no!
Bella la camminata in totale tranquillità sul viale XX Settembre, viale alberato che ci porta dritti dritti verso il Castello e poi … girovagando tra le viette strette strette ho trovato questo esemplare di Platano (ci rivediamo questa primavera/estate nel fior fiore della sua maestosa bellezza!)
Un abbraccione da quaggiù 😉 e al prossimo giro nella mia bella Regione.
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Primavera è arrivata e io inizio a scalpitare, o meglio a “scarponare” perchè si ricomincia con le mie lunghe camminate e pedalate in mezzo alla natura.
Una dei primi luoghi per rodare un pò le gambe 😉 è il Lago di Cavazzoo dei Tre Comuni. Perchè è situato nei Comuni di Trasaghis, di Bordano e di Cavazzo Carnico.
E’ sempre (ma quale luogo non lo è?) una sorpresa, una meraviglia. Per i colori della natura che cambiano in ogni stagione, per le migliorie a rendere più fruibile e accessibile il luogo, per le informazioni geologiche, floristiche, … Grazie a chi permette tutto ciò!
Suggerimenti?
Parcheggiate l’auto nella zona sud e sdraiatevi sul prato, vicino ai laghetti o sulle spiaggette nella parte sud-occidentale, … chiudete gli occhi e Buon Riposooo … Germano Reale e Folaga permettendo! 😉
Volete camminare? Cartina alla mano , zaino in spalla, macchina fotografica a tracolla, penna e taccuino perchè vi consiglio diversi itinerari 🙂 eeee si parteeee!!!
Dal parcheggio (vicino al Parco Giochi) si prende il sentiero a sinistra orografica e ci si incammina verso nord. Flora e fauna acquatica sono in nostra compagnia, senza dimenticare gli alberi, alcuni con etichette per il loro riconoscimento, vicino al Centro Visite.
Camminando a fianco del recinto del C.V. (da visitare per conoscere e toccare da vicino la storia del Lago e della sua gente) si arriva ad una sorgente, acqua che filtra attraverso le rocce ai piedi del paese di Interneppo.
A seconda della piovosità (come è logico che sia) il livello della pozza d’acqua cambia e con un pò di fortuna si può vedere qualche anatra proveniente dal Lago.
La tabellonistica posta lungo il sentiero è molto dettagliata, con nozioni sulla flora, sulla fauna, sulla storia e sulla geologia (le mie amate rocce! 🙂 ).
Un suggerimento: la fotografate e a casa, con calma la leggete; sarà una specie di ripasso del luogo visitato o (come capita a me) una buona scusa per ritornare sul posto … “Non ho visto bene questo … ci siamo dimenticati di guardare a destra verso … ” 😉 .
Sempre nelle vicinanze del Centro Visite inoltre, ci sono due sentieri (prendete uno per l’andata e uno per il ritorno 😉 ) che ci portano al paese di Interneppo.
Dal paese parte il sentiero CAI 838 per il Monte Festa. Ve ne avevo parlato tempo fa in questo articolo.
Monte Festa a destra
Interneppo, assieme a Bordano, è il Paese delle Farfalle. Passeggiando lungo le loro vie si possono ammirare i molti murales colorati con tante fantasiose farfalle …
… e anche lungo i toranti della strada di collegamento …
murales
Un pensiero al grande Marco Pantani… e al mitico arrivo al Monte Zoncolan.
A Bordano merita una visita alla Casa delle Farfalle con all’interno varie serre che riproducono gli ambienti adatti a questi lepidotteri … e non solo! 🙂
Alcune delle ospiti! 🙂
Dal centro del paese di Bordano parte il percorso ad anello del Sentiero Entomologico.
Cartina in mano : Il primo tratto è un sentiero in mezzo al bosco che poi prosegue su una strada secondaria (porta con diversi tornanti alla cima del Monte S. Simeone, luogo di lancio degli appassionati di parapendio).
Si scende fino all’incrocio con la strada per il Monte Festa (di cui sopra). Arrivati poi sulla S.P.36, dopo pochi metri si riprende a sinistra il sentiero in mezzo al bosco che ci riporta a Bordano.
Rientriamo al Lago? 🙂
Prima di scendere al Centro Visite, fermatevi all’inizio del sentiero a Interneppo. Noterete un’ampia piazzola vista-lago con molti “particolari” interessanti.
Tabella informativa
Su un prato con le essenze vegetali tipiche della zona …
Prato
… è stata costruita una Bussola particolare …
… perchè è formata da Mosaici che rappresentano le St … no, non vi svelo tutto, altrimenti che sorpresa è?
Rosa dei Venti
Verso il Lago si staglia il “Monumento all’Isolatore”, cioè al particolare congegno che ammortizza le onde d’urto del terremoto. Dispositivo installato sul Viadotto di Somplago e non solo (leggere le tabelle esplicative).
Monumento all’Isolatore
Quando si parla di Terremoto del Friuli nel 1976, mi emoziono sempre. Sono passati anni, ma il ricordo è sempre vivo.
Dedica
Torniamo a noi.
Dal sentiero rientriamo al Centro Visite.
Si continua lungo la stradina sterrata fino alla punta nord del Lago. Attraversata una zona torbo-paludosa si arriva sotto i piloni del viadotto dell’autostrada e ci si immette sulla S.R.512, vicino alle prime case di Somplago.
E qui altre sorprese ci attendono …
All’incrocio (prima di incamminarci verso la Centrale Idroelettrica per rientrare al punto di partenza) proseguendo sulla strada per Cavazzo Carnico, a sinistra, all’ombra di alcuni alberi di Noci, in mezzo ad un prato c’è un bella fontana con lavatoio , con acqua limpida, fresca, proveniente dalle sorgenti poste a nord.
Camminando verso nord, prima del tornante, sempre a sinistra c’è un’altra stradina secondaria che porta a Cesclans ( itinerario che ho a suo tempo descritto) ma guardando a destra, vediamo una bella cascata. Con attenzione c’è un sentiero che ci permette di avvicinarci alla sua base.
Cascata
Tornando sulla strada asfaltata, prima del tornante, dietro la chiesa, c’è un sentiero che “taglia” la strada per Cavazzo Carnico.
Tracce di un Mulino
Nei pressi di un Lavatorio
Dopo poche centinaia di metri troviamo le indicazioni per la Chiesetta di S.Candido. Un gioiello di architettura, di arte, sia all’interno che all’esterno, da osservare attentamente.
Per gli appassionati, c’è nelle vicinanze, una Palestra di Roccia!
Rocce testimoni del vecchio ghiacciaio. Adoro! 🙂
Un’ultima vista panoramica al Lago e riprendiamo la strada verso l’incrocio di Somplago.
Se volete … proseguendo a Nord, sulla Strada asfaltata (attenzione alle auto!) si arriva alla Palude Vuarbis di cui vi avevo già parlato in un precedente articolo.
Da Somplago si fa rientro alla macchina o facendo a ritroso il sentiero sulla sponda sinistra del Lago oppure si prosegue lungo la strada, passando davanti alla Centrale Idroelettrica.
Si tratta di strada veicolare, quindi, prestare ATTENZIONE, stare in colonna, “contro mano”, un occhio a sinistra al Lago e uno davanti per vedere se arrivano macchine (poche ma ci sono !) e buona osservazione! Per esempio c’è un luogo preferito da tre cormorani che si appostano sopra i rami degli alberi vista-Lago! 🙂 Buona ricerca!
Vi consiglio (se è possibile) la visita alla Centrale. Eravamo stati anni fa, durante la festa del paese; è stato interessante vedere i vari impianti, i suoi ampliamenti, la lunga galleria con i cavi per il “trasporto” dell’alta tensione, ascoltare il suono dell’acqua nelle gallerie, ammirare il grande dipinto (eh si, c’è anche un’opera d’arte!), conoscere il Lavoro di tanti uomini per un’opera maestosa.
Scorro con un dito sopra la Cartina Topografica per vedere il percorso sotterraneo dell’acqua che da Ampezzo giunge al Lago. Magnifico ed Encomiabile Lavoro dell’Uomo.
Pensando alle mie camminate … Percorrendo la strada bianca per gli Stavoli Folchiar (per intenderci, siamo sopra la Galleria dell’Autotrada)
ho notato in lontananza un vascone di invaso, …
… per il “troppo pieno?”, è un simil-sfioratore come nel Lago di Barcis? … non mi ricordo … se qualcuno sa la sua esatta funzione … scrivete alla “curiosa come una scimmia“! 😉
Lago di Barcis
Una piccola deviazione con curiosità al percorso “stradale” per il rientro?
Il Lago dal Monte Festa
Dalla fontana di Somplago, si continua lungo la stradina interna, si affianca (dato significativo della purezza di queste acque) un allevamento ittico e, poco dopo, fra le case, si attraversa il Rio Schiasazza su un Ponte Romano!
Il Ponte Romano (ho studiato la tabella 😉 ) faceva parte della vecchia Strada del Sale (I° sec. d.C.) che da Julia Concordia portava i mercanti a Julium Carnicum e poi verso l’Austria attraverso il mio amato Passo Monte Croce Carnico!
Un’altra parte di strada romana la troviamo poco dopo la Centrale, prima di passare sotto al Viadotto. Sulla destra parte un sentiero ciottoloso che costeggia la località CjaseriaMuarta (v. cartina topografica).
Fate attenzione alle pietre, osservatele attentamente, alcune sono usurate dal passaggio dei carri! 🙂 Adoro!
Ci si ricongiunge alla “strada maestra” poco prima della Scuola di Vela.
Nella zona sud del Lago c’è un bellissimo canneto. Vi consiglio di percorrere i vari sentieri che lo attraversano e/o lo costeggiano, ad ogni stagione.
Estate
Autunno
Una curiosità/gioco : dall’alto (percorso Stavoli Folchiar di cui ho parlato poco fa) il canneto per me ha la forma di una capra. E a voi cosa sembra? Sono passati una decina d’anni da quando ho scattato questa foto, adesso avrà preso altre “sembianze”! 😉
Giochiamo ancora?
Lungo la strada del rientro, guardando dietro la Sella di Interneppo, si scorge il Monte Chiampon, sopra la bella Gemona del Friuli .
Lo splendido Duomo di Gemona del Friuli
Sembra o no una faccia? Una Statua Moai di Rapa Nui , arrivato in Friuli Venezia Giulia per una visita parenti! 🙂
Quest’inverno, per me, era il GIGANTE INNEVATO che prende il sole. 😉
Scemo scemo! Gomma gomma! 🙂
Che dire ancora? Ogni momento è buono per visitare questo angolo del Friuli Venezia Giulia, in ogni stagione il Lago ha i suoi colori, le sue sorprese naturalistiche, le sue acque cambiano colore in base al clima, al vento, … MAGNIFICO sempre!
SENZA VENTO
CON VENTO
Adesso vi lascio riposare un pò sul prato, magari ripassando, con cartina alla mano, i vari percorsi che vi ho proposto … c’è un pò di confusione, ma vedrete che è più facile di quel che sembra. 🙂 …
… anche perchè la prossima volta vi parlerò di ciclovie, di acque, di storia …
P.S. I miei articoliNON sono sponsorizzati dai Link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.
no, non ho sbagliato … è che seguoBeppe Severgninie tutta la sua Redazione, tramite il settimanale 7Corriere , e pensando ai buoni propositi, ai desideri per l’anno che verrà, ho pensato a lui … e allora ecco alcuni (ripeto) alcuni dei miei desideri, in ordine sparso, in base alle immagini, situazioni che mi vengono in mente.
…………………………………
Caro Beppe Natale,
per l’anno 2018 puoi portare ogni giorno e per sempre …
… dei vestiti/borse/zainetti accessoriati di TASCHE, di TANTE tasche, belle capienti, per permettere di inserire i pacchetti vuoti di patatine, le lattine vuote di bibite, i sacchetti della pizza al taglio,i mozziconi di sigaretta … così non li buttiamo per terra.
Sai è MOLTO faticoso (da vuoti!) portarli fino al primo cassonetto. A dire la verità di cassonetti ce ne sono di tutti i tipi, piccoli, grandi, di tanti colori, con scritto in grande a cosa servono, per contenere “cosa”, basta LEGGERE … ma ahimè siamo troppo abituati a leggere SOLO i caratteri piccoli sul telefonino …
(es.Piazzale Rita Levi Montalcini a Udine o la fontana all’esterno del Padiglione 15 dell’Ospedale S.Maria della Misericordia di Udine e se qualcuno dice che devono pulire gli operatori ecologici, io rispondo che il loro mestiere lo fanno perchè tengono pulito il suolo pubblico dalle foglie, dai rami, … ma il resto -v.sopra- è pura inciviltà NOSTRA.)
… cambiare la forza di gravità e/o la pressione dell’aria in montagna, ma anche lungo le piste ciclabili, lungo le spiagge, in città (facciamo DAPPERTUTTO?) perchè è PESANTE portare indietro dopo una camminata/pedalata/passeggiata sacchetti vuoti, tetrapak, bottigliette di acqua, depliants, carte, cartine, cartacce , … ricordando P.P.P.
… un auto più capiente … ecco, diciamo … trasformabile all’occorrenza, perchè è difficile portare nel Centro Raccolta Rifiuti ingombranti lo stendino della biancheria, un mobiletto con un’anta rotto, …
(al Parco del Cormor c’era (spero) uno schermo di un computer abbandonato in mezzo al parcheggio … ma forse non tutti sanno (?!?) che a Udine esistono ben due Centri di raccolta, con anche il servizio porta a porta, acc… però sono uno a est e uno a sud … troppa fatica capisco, il Parco è a ovest … sorry!)
… insomma, un sacco pieno di CIVILTA’, EDUCAZIONE, RISPETTO verso gli altri, l’ambiente e sul web, perchè lo STATO siamo NOI! Punto e basta.
LilliGruber sul n.47
… un pò di “app-austerity” da telefonino.
Per poter LEGGERE un pò di più, emozionarci con un libro in mano, bagnarlo con qualche lacrima, scriverci sopra un appunto, condividerlo … magari questo no (almeno per me 😉 ) diciamo parlarne, consigliarne la lettura a qualcuno!
Per poter LEGGERE, in macchina, i cartelli stradali e non guardare le mappe sul piccolo schermo, saperci orientare guardando la villa , la piazza, il campanile del paesino in lontananza, la montagna là davanti,…tutti i giorni e non solo a Ferragosto e a Natale quando siamo comodamente in vacanza e ci accorgiamo (per poi vantarci) delle bellezze che abbiamo sotto casa!
#echimispostadafvg
Per poter VEDERE con i nostri occhi cosa sta facendo NOSTRO figlio.
E’ assurdo che un “bip” ci deve avvisare se MIO figlio è allacciato ancora nel seggiolino. E’ MIO figlio, accidenti, saprò dove sto andando, cosa sto facendo con lui, è una NOSTRA creatura. O ci accorgiamo di lei/lui solo per mandare foto (tutte uguali) sui Socials?
Già che sei … bandite alcune app del telefonino anche in montagna. Su un sentiero, cartina di CARTA e avanti, guardarsi intorno, direzione del vento, delle nuvole, il corso del fiume, le creste delle montagne, saperle riconoscere e orientarci di conseguenza!
… qualche idea per riutilizzare tutti quei capannoninati anni fa come funghi e adesso desolatamente e tristemente vuoti … ok non ci sono sono i capannoni, ma chi ben comincia …
… una Guida Stradale aggiornata, così ripasso un pò i segnali (tutti quei numeri 30-40-80 …?!?!), chi deve circolare sulle strisce PEDONALI, sulle piste CICLABILI, sui marciaPIEDI …
Mi scuso pubblicamente con tutti i genitori che fanno gruppo (bello) fuori della scuola, sulla pista ciclabile (brutto) di via Cadore, in attesa dei propri figli. Quando passo in bicicletta, la prossima volta cercherò di sfrecciare più velocemente così non perdete il filo del discorso e mi vestirò di nero, senza fanalini accesi e il gilet giallo tutto fosforescente.(attrezzatura carissssssima, ecco perchè pochi se li possono permettere!). Scusate se vi ho spaventato. Mea Culpa.
… a casa una televisione/radio con programmi SOLO da ridere, o meglio sorridere e telegiornali/radiogiornali, programmi televisivi che parlano SOTTOVOCE, senza gridare, SOLO di notizie positive, di persone positive e ce ne sono sai in giro … #vogliovederepositivo ! In prima pagina dei giornali le foto delle persone BELLE di cuore, attento … di Cuore.
… e poi … tanti abbracci e baci / tanti sorrisi di bambini felici / sconfitte tutte le malattie, grazie alla generosità (bastano così pochi?) di alcuni / niente disonestà / chi rompe paga, subito, tutto, senza se e senza ma / non voglio più scrivere #maipiù……. perchè tutto andrà bene, tutto il Mondo sarà Buono.
Scusa del ritardo Beppe Natale … ma come dice Giorgio Panariello nel suo spettacolo … voglio Natale tutto l’anno … perchè di alcune persone, di alcune situazioni bisogna ricordarsi sempre, 365 giorni all’anno, e non solo qualche giorno o qualche mese … a buon intenditor … 😉
Ecco, Beppe Natale questo è quello che voglio per l’anno 2018 e per una volta voglio che “l’erba voglio cresca anche nel giardino del Re” e così anch’io potrò dire, anzi gridare “VOGLIO, VOGLIO,VOGLIO!” e tutto si avvererà! 🙂
Grazie.
Tanti auguri di Buon 2018 caro Direttore ops! BSEV (post-it yellow!)
“Mamma che grida???” Naaa! Caro Beppe Natale questo non si avvererà mai.
P.S. I miei articoliNON sono sponsorizzati dai Link(cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse” – non quelle Arancioni😉 ) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.
Vado spesso in Biblioteca Comunale, come vi ho scritto parlandovi di Venzone.
Un giorno, per ringraziare questo servizio e le persone che ci lavorano, ho regalato dei Segnalibri molto speciali, le mie #GocceGentili , un’idea di Anna.
Conoscete la mia fissa del riciclare, del “non si butta via niente”.
Avevo un calendario dell’Azienda di Promozione Turistica della mia Regione, con delle belle immagini … pensa che ti ripensa … quei “quadretti colorati” … ideuzza! 🙂
… Taglia di qua, incolla di là, 😉 assemblando il tutto su fogli colorati, aggiungendo frasi come #sorrideresempre #illovefvg #echimispostadafvg #aquileia #trieste #cividaledelfriuli etc etc …
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Riguardando alcune cartelle fotografiche (cercavo quella su Venzone) mi sono imbattuta su alcune immagini in cui viene ben inquadrato il mio braccialetto, portafortuna, ricordo di un bel momento familiare.
L’ho perso l’anno scorso durante una pedalata nei dintorni di Gemona del Friuli (Udine). Vi dico solo (prima di vostre eventuali critiche) che sono quasi trentacinque anni che ad ogni gita fuori porta, ad ogni camminata, pedalata, sciata,… lo indossavo sempre! Perchè è un ricordo, una promessa fatta ad una persona molto speciale. Non è mai successo niente. E di “uscite” ne ho fatte, in ogni stagione, con qualsiasi abbigliamento … ma la vita qualche volta fa brutti scherzi …
Ecco qua.
E’ un pò tardi, lo so, ma se qualcuno lo ha trovato, mi fa un fischio? Io sono qua, mi scriva sulla mia e-mail… per inviare qualche foto e rispondermi a qualche domanda di verifica sul luogo del ritrovamento. No perditempo. Ve ne sarò immensamente grata.
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Sono molto felice perchè in questi giorni sono partiti i lavori di riqualificazione del Parco del Cotonificio “Cormor” , a ridosso del Parco omonimo nella zona nord di Udine.
Parco del Cormor
Anni fa (probabilmente si tratta del 2012 – ho anche un articolo del quotidiano Messaggero Veneto del 20 ottobre ) mi ricordo di averne sentito parlare (se non vado errato) da un Docente Universitario in una trasmissione radiofonica regionale condotta da Massimo Gobessi e, incuriosita, mi sono recata in questo piccolo ma interessante area verde. C’erano delle tracce di sentiero, la vegetazione aveva il sopravvento ma ricordo di aver riconosciuto diverse piante floreali e arboree. Devo controllare nell’archivio fotografico se ho qualcosa … giusto “qualche” foto sia ben chiaro! 😉 .
Crocus selvatico
Comunque eccoci al 2017 e quest’area verrà ripulita, riqualificata per renderla uno splendore! Si parla di un Centro Visita, di percorsi ciclo-pedonali e di un Orto Botanico.
E’ un piccolo lembo di verde nelle vicinanze del Torrente Cormor e della ciclabile IPPOVIAche da Udine arriva a Buia, parte della quale rientra anche nella più famosa ciclovia ALPE ADRIA RADWEG che dai monti salisburghesi porta al mare gradese! 🙂
Panorama delle Alpi dall’Ippovia
Ripeto, è un piccolo lembo di verde ma ricchissimo di “storia” vegetale e umana.
La zona era occupata dal Cotonificio Udinese, oggi Sede Fieristica.
Cerca che ti ricerca (sono o non sono curiosa come una scimmia 😉 ) ho trovato delle sorprese.
Sfogliando l’album fotografico– importante memoria storica di persone e di luoghi – ho scoperto che oltre alla fabbrica tessile erano stati costruiti per le maestranze, un rifugio antiaereo (chissà se esiste ancora!), il dormitorio, una farmacia,lo spaccio aziendale , l’ufficio postale, il refettorio, l’infermeria e l’asilo! Proprio così: una piccola citta’ provvista di tutto, è il caso di dirlo, nel rispetto della persona. E siamo nel 1884!
Altri esempi in questa Regione li possiamo trovare a Torviscosa e a Monfalcone .
Dalle descrizioni e dalle foto aeree, ho scoperto che esistevano DUE fabbriche, il Cotonificio “Cormor” e il Cotonificio “Ancona”. Cotonificio Ancona? Ma dove si trovava?… Facile: in via Cotonificio! 🙂 Ora è stato riqualificato ed è diventato una sede dell’Università udinese – ambito scientifico.
Beta-scimmia curiosa 😉 si domanda del perchè Ancona!
L’Ancona è un Dipinto religioso, quindi significa che era stata costruita una Cappella nelle vicinanze della fabbrica? A leggere bene gli atti della riqualificazione, si parla di una Chiesa vicino all’Asilo! Quesito risolto. 🙂 Andrò ad “indagare” sul posto!
Avete presente i vecchietti che guardano i lavori dei cantieri? Attention please: Sono con una bici gialla, al limite faccio una foto, una sola e solo all’edificio, va bene signori operai? Tranquilli, non vi disturbo.
Come si dice? “Uomo avvisato…uomo avvisato!” 🙂 🙂 🙂 cit. i comici Luca e Paolo.
Guardando le foto aeree ho fatto il gioco del ieri e oggi: impressionante il “vuoto” intorno, c’erano tanti appezzamenti agricoli! E sono passati SOLO cent’anni!
Sfogliando” ancora l’album, noto un operaio che attraversa in bicicletta un ponte, con alle spalle alcuni edifici del “Cotonificio Cormor” … … … e c’è pure un binario!
Allora la Beta-scimmiacuriosa vi dice che gli edifici ci sono ancora e sono quelli che trovate a fianco del parcheggio!
Il ponte? C’è anche quello! Lo si può notare guardando verso nord, tra gli alberi, mentre dalla zona Fiera si costeggia a piedi o in bicicletta, il Canale Ledra-Tagliamento e le sue cascatelle, per immettersi sulla ciclabile dell’Ippovia!
Ma allora? Il tratto ferroviario è l’odierna via Sondrio? Andrò in biblioteca per ulteriori ricerche.
Quando mi recherò in Fieraper una delle tante iniziative (fra poco c’è quella dedicata al Nataleeee! Non vedo l’ora 🙂 ) guarderò – oltre agli stands- con occhi diversi e sempre curiosi, le colonne, i soffitti, i muri, i vari edifici ancora presenti con un pò più di riguardo e di rispetto, pensando a tutte le donne e uomini che ci hanno lavorato.
All’entrata di ciascun edificio mettere una targa esplicativa su “cosa era adibito” al tempo della fabbrica? Sarebbe un’idea, cosa ve ne pare?
Profumo di resina!
Questa conifera chissà quante persone ha visto passare! Chissà se i bimbi dell’asilo hanno fatto un girotondo intorno a lei? 🙂
Non potevo non terminare con i miei amati alberi! Nell’attesa di poter ammirare il nuovo Parco… all’interno della Fiera di Udine mentre si attraversa il corridoio di collegamento tra i due padiglioni più grandi, guardate le zone verdi lungo il corso d’acqua: fa bella mostra una Sequoia Gigante di 130 anni c. ! Questa specie originaria della Sierra Nevada in California,è arrivata in Europa grazie al duca di Wellington a metà del 1800 e può arrivare a 3000 anni!
Una Sequoia Sempervirens fa compagnia alla Statua del Re nel Giardino Rigasoli a Udine, assieme ad un Cipresso, ad un Cedro e ad un Gelso.
Un’altra centenaria Sequoia Gigante si trovava in via della Cooperativa a Tolmezzo … si trovava perchè anni fa è stata abbattuta causa un fortunale. Se trovo una foto la pubblico volentieri, intanto potete “rivederla” sul libro sotto-indicato oppure sul motore di ricerca dal Satellite … ingrandite, modalità Street View, et voilà!
Sapete perchè si chiama Sequoia? Lo ha assegnato il botanico Endlicher a ricordo di Sequoiah, figlio di un inglese e di una donna cherokee. Sequoiah diventò famoso perchè ideò un particolare alfabeto indiano. ! 🙂
Scusate della mia meraviglia ma ogni parola, ogni significato che imparo, per me è una conquista! 🙂
Parco del Cormor
Ancora questa e poi vi saluto: arrivando alla zona parcheggi si nota nei mesi autunnali , circondato da alberi molto più grandi, un arbusto spinoso dai frutti giallo intenso profumatissimi! (NON COMMESTIBILI!)Si tratta del Poncirus Trifoliata o Ponciro originario della Cina. Sembra un addobbo natalizio con tante sfere illuminate! Bellissimo. Lo nomino “Albero di Benvenuto” al Parco! 🙂
Al prossimo giro curioso! 🙂
Mandi Mandi
Beta
P.S.: Questa zona mi ha sempre incuriosito, passandoci diverse volte a piedi o in bicicletta. Mi ponevo sempre la domanda: perchè è lasciata così incolta (edifici compresi)? Anno dopo anno si vedono migliorie nella Zona Fiera o nel vicino Parco del Cormor, un “Polmone Verde” sempre ben curato … e questo invece…
ed ecco scoperto l’argano! 🙂 Sono proprio contenta. Grazie a tutte le persone che ci lavorano.
P.S. I miei articoliNON sono sponsorizzati dai Link(cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.