Itinerariociclabile tra le pianure e colline del Friuli Venezia Giulia.
O meglio … itinerariii!
Questo è il BELLO che mi piace! Da casa (giustamente) parti con un’idea e poi, lungo la strada … “ormai che siamo qua” … “andiamo a vedere?” … “al massimo torniamo indietro!” … “fatto trenta si fa trentuno” 😊
Lungo la nostra pedalata tra i Comuni di Udine, Pavia di Udine, Pradamano, Buttrio, Manzano, Remanzacco, Corno di Rosazzo … abbiamo trovato diversi (ed esaustivi) cartelli, che indicavano le varie possibilità di pedalate 🚲 in mezzo a prati, vigne, borghi, … 🥰
La Natura ti sorprende sempre ed ogni Stagione porta con sè uno spettacolo di profumi e colori!🥰 … senza dimenticare …
… le viste mozzafiato sulla pianura e non solo! 360° di spettacolo!😍😍Questa foto è scattata dall’Abbazia di Rosazzo.
Pedalando, corre anche la memoria 🤔…
… questo scorcio manzanese sembra quello tolmezzino quando si sale alla Torre Picota!🥰 #allenarelamenteinvecchiaia!😉😊😂
E poi … meravigliarsi per insegne di “qualche tempo fa” …
… di Pese pubbliche che “chissà quanto avranno da raccontare !” …
… Strade campestri “infossate” rispetto al piano della campagna oltre i due metri 😍, testimoni di una Strada Romana , la “Bariglarie”, attraverso la quale il vino del Collio veniva trasportato in Germania …
—(SPAZIO per la FOTO … ri-pedalo, scatto e pubblico!😁🥰)—
… oppure altre “strade”, quelle fluviali , i cui argini nascondono soprese ornitologiche!😍
Oltre agli strati sedimentosi, di diversa natura e colore, segnale geologico di depositi fluvio-glaciali ed alluvionali, 😍sull’argine del Fiume Torre si intravedono i nidi “bucati” del Gruccione.
Meravigliarsi sempre! Giornata all’insegna del 💗 …
… tra salite mozzafiato, brevi ma moooolto intense!😊😅 (pensando al “Mostro” Zoncolan ed al Giro d’Italia) e … paesaggi che ricordano un bellissimo film moooolto romantico!😍
Casolare immerso tra colline, vigneti, boschi, … “French Kiss” ! Mais oui!🥰
Buona pedalata 🚲 con (il mio solito) abbraccione gigante!👋👋
P.S. I miei articoliNON sono sponsorizzati dailink(cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.
Studiando le cartine della mia Regione per nuovepedalate mi ha sempre affascinato una strada bianca dritta dritta … in quel di Codroipo (dal latino Quadruvium ) .
O meglio, in quel di Passariano, a nord e a sud della magnifica Villa Manin!🥰
Ho letto che è stata una “via di fuga”, per i suoi residenti, verso San Daniele del Friuli!
La ciclabile 🚲 “inizia” poco prima del bivio per Coderno (Udine) arrivando da Mereto di Tomba.
Strada sterrata ben segnalata, ben tenuta, bella perpendicolare 😍 …
Guardando verso Nord !
… che ci permette di osservare le varie coltivazioni a destra e a sinistra, “delimitate” da cardi e decumani di romana memoria … 😍
Guardando verso Sud!
… per arrivare (con una piccola deviazione a Zompicchia) proprio a ridosso delle mura settentrionali …
Si intravedono alcuni alberi dello splendido Parco Manin 😍
Curiosità:Nel giardino (fra le altre) ci sono le statue dei quattro elementi Aria, Acqua, Terra e Fuoco e quelle dei Continenti: Europa, Asia Africa e America (manca l’Australia) come in quel de’ Trieste in Piazza Italia!🥰
E poi … nel 1738, Maria Amalia di Sassonia, consorte del Re di Napoli Carlo III di Borbone, durante la sua permanenza in villa, si innamorò della “struttura” del Parco, tanto da ispirarla per il giardino della Reggia di Caserta.
Un’altra curiosità la racconterò ai bimbi nella mia prossima Storia un pò così!😍
Ma torniamo in sella alla bici e proseguiamo verso sud …
Arrivederci Villa Maninnnn!👋👋
Dopo un tratto rettilineo tra coltivazioni di pioppi …
ci si “tuffa” in una delle zone più caratteristiche della Regione: le Risorgive!
La zona di Codroipo è ricca di questo “spettacolo della Natura”, con le R.dell’Acqua Reale, il Biotopo di Ribosa di Bertiolo e Lonca, quello di Zarnicco, di Flambro, per terminare con le Risorgive di Ariis di Rivignano.
Di Ariis ve ne avevo parlato tempo fa, riguardo a Giulietta e Romeo, ma c’è anche un interessante Acquario!
Cartina alla mano, libertà di scelta del percorso tra fresche e dolci acque e l’ombra degli alberi.
Per il rientro abbiamo optato per le strade secondarie che da Bertiolo attraversano Villacaccia, Basagliapenta, Vissandone…#geologiasottoipiedi! 😉
E … occhio al cielo! Siamo “in zona volo” delle Frecce Tricolori!💚🤍💖
E poi … 🚲🚲🚲… Pasian di Prato con i Biotopi “Prati del Lavia” e “Prati della Piana di Bertrando“, altre meraviglie naturalistiche!😍
La centenaria Farnia in tutto il suo splendore in ogni stagione! 😍
Il “percorso rettilineo dei Manin” lo consiglio per chi ha bambini, è un’ottima “palestra” per imparare ad andare in bicicletta.**
Il traguardo sarà Villa Manin, con il suo meraviglioso giardino … e non solo: ci sono le carrozze, le armature di baldi cavalieri e poi, oltrepassata la soglia, i grandi saloni con meravigliosi dipinti, dove le dame conversavano tra un ballo e l’altro!🥰 C’è anche la Stanza dove ha soggiornato il Generale Napoleone! Il Trattato di Campoformido vi ricorda qualcosa? ***
Piazza del Trattato a Campoformido
Buona Pedalata, Buona Lettura e … Buona Visita in quel di Passariano … e non solo!😉🥰
Un magnifico campo coltivato di camomilla e fiordalisi!😍
** La palestra per le prime pedalate dei nostri bimbi è stata la piana di Osoppo!😃Bei ricordi … altro giro, altra corsa!
***Trattato di Campoformio 17 ottobre 1797: l’Austria ottenne da Napoleone i territori della Repubblica di Venezia, tra cui anche il Friuli Venezia Giulia, l’Istria e la Dalmazia.
#nasoall’insù e #curiosacomeunascimmia : vuoi sapere quali sono stati i Domini di Venezia? Basta cercare il Leone di S.Marco!🥰
per esempio a Gemona del Friuli ed a Marano Lagunare (FVG)
A Campoformido c’è una casa (v.la mia foto con la lapide in onore di Napoleone) dove si dice venne firmato il Trattato. “Avrebbe dovuto essere signato” perchè in realtà l’accordo avvenne a Villa Manin di Passariano (Udine).
Libro “LA VILLA DI PASSARIANO – Dimora e destino dei nobili Manin”-di Francesca Venuto – Ass. Proloco FVG Passariano di Codroipo- anno 2001
Libro “CLAPS,ALLA SCOPERTA DELLA CIVILTA’ DEI SASSI” Guida ai beni culturali ed ambientali di quattro Comuni dell’Alta Pianura Friulana.-Progetto Claps – ed.dicembre 2006
Cartina e libretto “UDINE-CODROIPO” vol.05 – 1:25000 – Libreria Editrice ODOS -2012
Cartina e Libro “ITINERARI CICLOTURISTICI NEL MEDIO FRIULI” – GiroGiroBICI – Comune
Libro “LA VILLA DI PASSARIANO-Dimora e Destino dei Nobili Manin” di Francesca Venuto – ASS.PROLOGO FVG Passariano di Codroipo – ed.2001
Descrizione della Villa Manin e del suo Giardino .
Libro “GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA” Ass.delle ProLoco del FVG- a cura di Giuseppe Bergamini- 1999
Guida “IL MEDIO FRIULI: PICCOLA GUIDA ALLA SCOPERTA DELLA BELLEZZA DEL TERRITORIO-Arte, Natura, Gusto,Cicloturismo-PIC, Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli -Comune di Codroipo-2019
Testo scolastico “L’ESPERIENZA DELLA STORIA vol. 2 – M.Fossati, G.Luppi,E.Zanette -Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori – ed.2012 Pearson Italia-Mi-To
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Il percorso ciclo-turistico che propongo è collegato al n.4 , seguendo la descrizione della Ciclabile – percorso n.11 da Tolmezzo a Ovaro.
Partendo dal Capoluogo Carnico ci si immette,dopo il ponte sul Torrente But, a sinistra, verso l’abitato di Caneva di Tolmezzo.
Si attraversa pinete e prati coltivati …
… il bello delle ciclabili/passeggiate è la variabilità stagionale ! quindi buone scoperte!
… passando nelle vicinanze della Chiesa della Madonna del Sasso (del XVI sec.) , della Pieve di S.Maria Maddalena sul Monte Santina e per ultimo, ma non per importanza, alla Chiesa della Madonna del Ponte con vicino un importante sito archeologico.
Chiesa della Madonna del Ponte
Come tutta la Carnia, anche questa zona è ricca di Chiesette votive, ognuna ha una struttura architettonica particolare e una storia legata alla vita del paese, per non parlare dei tesori pittorici, degli altari lignei che abbelliscono gli interni. Mi ha sempre colpito la storia del Santuario della Madonna di Trava, nel comune di Lauco, sopra Villa Santina (Ud).
A piedi si possono toccare questi luoghi di culto attraverso sentieri o strade secondarie. E’ un bel percorso per conoscere e meditare un pò …
Torniamo alla ciclabile …
Costeggiando il Torrente Degano si pedala su su … lungo il percorso della vecchia ferrovia (“riciclo” di un sedime non utilizzato, come per la magnificaAlpeAdria ! ben fatto! ) fino ad arriva ad Ovaro. C’è uno “strappo”in località Chiassis … perchè si esce dal tracciato ferroviario …
Fontana centenaria poco prima di Chiassis
per il resto è in lieve pendenza … GUARDIAMO POSITIVO … sarà bella la discesa!
Sia un percorso “ferroviario” come un sentiero/strada “militare-della Grande Guerra” non sarà mai ripidissimo, è stato costruito in leggera pendenza (permetteva ai treni o agli uomini, ai muli, ai carri di salire senza troppa fatica) … sarà lungo, pochi tornanti nel caso della strada (vedi la strada per il Monte Festa e il Forte sopra il Lago di Cavazzo … una delle prossime camminate) … ma che meraviglia!
Penso sempre che sto passando una giornata di festa, un momento di svago e la mia stanchezza è niente rispetto a chi ci ha lavorato e/o combattuto su queste montagne.
E come dico io … nessuno mi corre dietro … nessuno mi giudica … non ce la faccio?mi fermo e riposo oppure scendo dalla bici e proseguo a piedi …
nel fresco del bosco!
poco prima di Ovaro…vista sui monti della Val Pesarina !
E pedala, pedala, eccoci arrivati a Ovaro, località carnica dove c’è un via vai di ciclisti in partenza per … il Mostro!
l’Arco della partenza per …
… il mitico Zoncolan, LA tappa del Giro d’Italia! Indimenticabile il boato della gente in questo meraviglioso anfiteatro naturale, all’apparire del primo ciclista all’uscita dall’ultima galleria!
Zona Arrivo: aspettando il Giro 31 maggio 2014 … che giornata!!!
P.S. una curiosità: sulla Strada Regionale in località Chialina, poco oltre Ovaro, ogni volta che passo guardo due villette ME-RA-VI-GLIO-SE e SUPER COLORATE perchè ricche di fiori di ogni qualità! E’ uno spettacolo! 🙂
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Oggi vi consiglio una parte del percorso della ME-RA-VI-GLIO-SA Ciclovia AlpeAdria (creata anche riutilizzando il vecchio tracciato della Ferrovia!)… tratto che, partendo da Camporosso di Valcanale – parcheggio della cabinovia che ci porta al Monte Santo di Lussari – arriva ai Confini con Austria e Slovenia.
Conteggio Passaggi in Bici
Il percorso ciclo-pedonale dopo un tratto a fianco della strada si inoltra alle pendici del Monte Palla per scendere a Tarvisio.
Ponte all’ingresso di Tarvisio
A Tarvisio Inferiore abbiamo due possibilità all’insegna del “tuffo nel verde dei boschi” con “vista sulle Alpi Giulie “… spettacolo assicurato e sempre diverso ad ogni stagione!
Dicevo…due possibilità :
la prima, verso nord, passando per Coccau porta al Confine di Stato con l’Austria.
Da qui parte o arriva (a seconda del giro che vogliamo fare 😉 ) la ciclabile AlpeAdriaRadweg in tratto austriaco … fino a Salisburgo!!!
Un salto … in Austria !
Invece l’altra ci porta ai piedi del Monte Forno, verso il Valico di Fusine al confine con la Slovenia … un tuffo nel passato guardando i cippi … quante cose sono cambiate in un secolo!
Spettacolare il ponte ferroviario in ferro sul Torrente Slizza e quello sul Rio Bianco nei pressi di Fusine in ValRomana!
Avendo ancora un pò di tempo, anzichè rientrare per la medesima ciclabile, si prende la strada secondaria a sinistra (spalle alla Slovenia!…e verifica sulla carta topografica!) che porta, attraverso prati dai mille colori, alla Località Scicchizza e all’incrocio con la strada (attenzione ai veicoli!) per i ME-RA-VI-GLIO-SI Laghi di Fusine !
ai piedi del Monte Mangart e della Catena delle Ponze!
Luoghi di grandi scalate … di grandi alpinisti!
Monte Mangart
Dopo una meritata e gratificante sosta in questo circo glaciale, si rientra per la medesima strada e/o pista ciclo-pedonale .
il Monte Forno è chiamato anche Monte dei Tre Confini (sentiero n.522) cioè quelli di Austria-Slovenia-Italia!Da quasi quarant’anni (cifra tonda nel 2019!) si svolge la Festa dell’Amicizia e dell’unità dei popoli! Un bel traguardo all’insegna della pace!…pensando all’Europa, i colori della bandiera sono giallo e blu … come quelli del Friuli Venezia Giulia!
Dal Ponte sul Torrente Slizza possiamo intravedere il Monumento del 1809 a ricordo dei caduti durante le guerre Napoleoniche.
Monumento al Soldato Austriaco
Attraversato il ponte, si imbocca a sinistra la strada che ci porta ai piedi del monumento e, come già segnalato in un precedente articolo, all’inizio del percorso pedonale lungo l’Orrido dello Slizza!
Il ponte della Ciclovia dal Torrente Slizza
un’altro suggerimento? i Laghi di Fusine con il soprastante Rifugio Zacchi (bellissimo sentiero lungo tutto l’arco glaciale!ne parlerò in un prossimo articolo…) è una delle mete escursionistiche dell’ALPE ADRIA TRAIL , un percorso che parte dall’Austria (Gruppo del Grossglockner) passando per l’Italia (…- Valbruna-Monte Santo Lussari-Tarvisio-Rifugio Zacchi – …) e poi giù attraverso la Valle dell’Isonzo in Slovenia per poi rientrare in Italia (… – Cormons-Gradisca d’Isonzo-Duino Aurisina-…) fino al mare Adriatico, sulle rive di Muggia, con vista su Trieste città Mitteleuropea per eccellenza!
Buon giro!
Mandi Mandi
Beta
… e i rifiuti si portano SEMPRE a casa! #rispettodellambiente
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Partendo da Gemona del Friuli, questo anello ci porta verso nord, in compagnia del Fiume Tagliamento!
Cartina topografica,(n.13) macchina fotografica a portata di mano,… pronti…via!!!
Arrivati, attraverso la pista ciclabile, a Venzone,oltrepassato il ponte sul nostro Fiume, a Pioverno svoltiamo a destra, verso Borgo Sors e proseguiamo su strada asfaltata ai piedi del Monte S.Simeone.
Il Monte San Simeone è stato l’epicentro del terremoto del 06 maggio 1976.
In quegli anni, passando in macchina sulla strada statale per andare a Tolmezzo, mi ricordo che la chiamavo “la montagna delle piramidi bianche “…con il sismae le successive scosse, sul versante nord, si erano formati diversi conoidi di deiezione, dovuti alle numerose frane…
adesso dopo 40 anni, la natura ha preso il sopravvento, la montagna è verde, viva, per delle belle attivita’sportive, o per delle camminate storicheo naturalistiche(v.anche il vicino Monte Festa)… sapete come sono…non faccio una cammina, una pedalata e basta, devo imparare qualcosa, sempre!
Comunque, io non dimentico, e le varie mostre permanenti a Gemona del Friuli o a Venzone esistono per questo, per non dimenticare, i luoghi, le persone,le TANTE persone che hanno dato una mano … e le voci, le voci dei radio-amatori … … … basta,sono (ancora) troppo emozionata …
…
Ritorniamo alla pedalata!
E’ una bella strada ombreggiata,
con scorci aperti verso il bosco e il corso fluviale…
Sotto-passato il ponte dell’Autostrada, dopo poco , ad un bivio, si prende la strada bianca a destra, che ci porta a Cavazzo Carnico.
Strada Bianca
Monte Amariana
Torrente Faeit
Sorpresa anche qui…poco prima di uscire dal paese, alla sinistra, in mezzo alle case, segnalato, c’è il Mulino di Gaspar, un piccolo edificio, una chicca, … sembra una statuina per il Presepe!
Acqua, acqua, acqua, … si segue il canale … fino all’incrocio con la S.S.512 …
Da visitare a piedi (magari un’altra volta) la Palude das Fontanas, dall’altra parte della strada.Questo luogo faceva parte del vecchio “sito” del Fiume Tagliamento, o meglio, del Grande Ghiacciaio che si inoltrava fino alle porte di Udine! Ne avevo accennato in un precedente articolo parlando anche della Palude Vuarbis!
E adesso … si prende la pista ciclabile (percorso 12 – frazione 6) …
Queste ciclabili provinciali io le chiamo le diramazioni,le “braccia” della Ciclabile Alpe Adria, perchè ci consentono di esplorare e conoscere ancora meglio il Friuli Venezia Giulia, al “termine” ci si collega con quelle del Pordenonese, del Goriziano e del Carso Triestino! …
Dicevo:si prende la pista ciclabile (percorso 12-frazione 6)che costeggia a tratti la strada ma poi … si intrufola in mezzo al bosco …
… è un continuo saliscendi, bellissimo, suggestivo, tanto che non ho fatto fotografie, 😦 … scusate … mi sono divertita moltissimo, comunque adocchiate varietà di vegetazione, alberi, scorci naturalistici, flora, rocce, le mie amate roccee!!! L’unica è ritornare e percorrerla a piedi … 🙂 e via con gli scatti !!! 🙂
Arrivati a Tolmezzo, consiglio di seguire la segnaletica della ciclabile fino al ponte sul Torrente But. Così facendo, si “scende” verso il centro della cittadina, con le vie porticate,con il bel Duomo, ricco di opere d’arte, e con l’ Angelosul campanile, a me molto caro! 🙂
Attraverso la medioevale Porta di Sotto si esce dalla cittadina per proseguire lungo la Strada Provinciale (attenzione ai veicoli!) fino ad Amaro.
Si percorre la strada sotto l’occhio vigile del mio amato Monte Amariana …
Rileggendo l’articolo del Tag , lungo la ciclabile, a Cavazzo Carnico si riesce a vedere la Malga Avrint !!!
dalla Malga si vede il M.Amariana…
da “sotto”la malga è lassù, in quello spiazzo,all’incrocio dei versanti!
… Ritornando indietro con la memoria …
… ricordo che da piccolina, rientrando a casa dopo la visita-parenti in Carnia attraverso la Strada Statale , (l’Autostrada non era stata ancora costruita…ma quanto vecchia sono !?!?! 😉 🙂 ) soprattutto le sere invernali, le luci rosse e bianche delle macchine creavano su questa strada un serpente lungo lungo, toccando Carnia, Portis, poi Venzone con i DUE campanili uno vicino all’altro (mi meravigliavo ogni volta!) quello del Duomo di S.Andrea …
e quello della Chiesa di S.Giovanni Battista …
… per arrivare poi a Gemona del Friuli (sorta anche lei su un cono di deiezione!…oggi è la giornata dei coni! 😉 )… lo chiamavamo “il Presepio” per tutte le luci delle case e delle stradine!…
Adesso c’è ancora il “Presepe” gemonese … non c’è più il campanile della Chiesa di S.Giovanni Battista. Dopo il terremoto del 1976, come è noto, Venzone , uno dei Borghi più belli d’Italia,è stata ricostruita pietra su pietra,ma di questa Chiesa sono stati salvati e messi in sicurezza la facciata e parti della navata, “a memoria” di ciò che è successo.
Così come il paese di Portis “vecchia” (Portis “nuova” è stata costruita più a monte) alcuni edifici pre-terremoto vengono utilizzati come esercitazioni dei Piani di Emergenza dalla Protezione Civile…
E’ sempre una guerra di sentimenti felici e tristi quando arrivo in queste cittadine, l’unica cosa è “non dimenticare”.
…
Ricordo, sempre al rientro dalla visita parenti, che, dopo la zona industriale tolmezzina, a nord, verso il conoide dei Rivoli Bianchi, c’era una zona miliare, con le varie torrette di vedetta. Salutavo sempre i militari e ancora adesso, passando, li cerco …
…
ciao ciao!
Bianco, azzurro,verde!!!
Arrivati sul ponte del Fiume Fella, in località Carnia, ci si immette nella meravigliosa Ciclovia Alpe Adria e poi via giù fino a Venzone, costeggiando i Rivoli Bianchi (ancora”coni di deiezione” 🙂 …bravi! capito la lezione!clap!clap!)… sbirciatina d’obbligo al Laghetto Minisini… ogni volta diverso, ogni volta sorprendente!
ed eccoci arrivati a Gemona del Friuli, il nostro punto di partenza!
Buon giro!
Mandi Mandi
Beta
e , come sempre, per NON DIMENTICARE … Giulio era con me!
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Oggi propongo un percorso che si snoda attraverso la campagna a sud di Udine, seguendo il corso del Torrente Cormor fino a Mortegliano per poi risalire, sempre per strade sterrate, verso Campoformido e, attraverso il Comune di Pasian di Prato, rientrare in città.
Per il percorso abbiamo consultato la cartina n.05 che ci ha permesso di fare delle deviazioni sul percorso previsto.
Da Udine ovest, via Cormor Basso, si arriva a Basaldella e all’altezza del cimitero sulla SP.89 si imbocca la strada sterrata che attraversa la campagna a sud del Campo di Volo di Campoformido.
Arrivati a Pozzuolo del Friuli, si passa davanti alla Chiesa e nuovamente si imbocca lo sterrato che costeggia la Roggia di Udine.
Da lontano già si scorge il campanile di Mortegliano…non per niente è il più alto d’Europa.
… si arriva ad un maneggio di cavalli, poi lungo una strada bianca, all’incrocio con la S.P.7, la si attraversa e sempre per strade sterrate, si arriva a Carpeneto.
Adesso ATTENZIONE perchè siamo su strada comunale (basso traffico ma è pur sempre traffico!)che ci porta a Orgnano e al suo bel borgo a pavè e da qui, su strada secondaria …
… si vede che mi piacciono gli alberi? 😉
… si arriva a Campoformido per poi proseguire, in piazza, direzione Bressa.
Robinia pseudoacacia
Corteccia di Robinia
Prima del sottopasso della ferrovia, svoltare a destra dove si imbocca un tratto di ciclabile che ci porta ad un bivio…a sinistra si ritorna sulla strada comunale…ma noi procediamo a destra lungo … bravi! … strada sterrata!
profumati fiori di Sambuco !
Si attraversano campi coltivati fino a trovare a sinistra (consultare la cartina-segnate con trattini verdi) delle deviazioni che ci portano – tutte – sulla S.P. 99 … pista ciclabile a fianco della strada che costeggia il Canale Passons.
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Qualche ora libera? Voglia di uscire di casa? Ecco la mia proposta su un tratto della ciclabile Alpe-Adria , quella che da Udine sud porta a Palmanova.
Seguendo la segnaletica marrone della ciclovia (è impossibile perdersi tanto è ben segnalata!) … si esce da Udine attraverso via Buttrio…lungo la S.P.37 si arriva a Pradamano…si sottopassa la S.R.56 …
filari di gelsi tra campi coltivati a cereali,vitigni
… e poi si giunge a Pavia di Udine, …
gli Iris gialli nei corsi d’acqua protetti dai filari di Gelsi ben potati
… Selvuzzis, …
… Lauzacco, …
… Persereano,una visita a Ronchi Popereacco per poi rientrare …
… attraversando S.Stefano Udinese,Tissano, Risano, Lumignacco, Cargnacco e Udine.
Le varianti sono molte, dipende dal tempo che abbiamo, comunque sono pedalatelungo la campagna friulana, in piano, ricche di storia, di paesaggi agrari, di natura, di profumi, di colori …
nuovi germogli
fiori profumati di sambuco e acacia
“cuore” di abete
“profumo” d’uva !
i rossi papaveri che spiccano tra l’azzurro ed il verde
i frutti “stellati” del Carpino Bianco…gli ACHENI
Basta guardare con curiosità…ed è una meraviglia ogni volta!
Arrivando a Santo Stefano Udinese lungo le vie, troverete dei pannelli fotografici ed esplicativi della storia e della vita dei personaggi di questo e degli altri paesi che fanno parte del Comune di Santa Maria La Longa (Mereto di Capitolo, Rochiettis,Tissano, S.Stefano Udinese).
… di varie attività lavorative svolte (la trebbiatura, la panificazione,…) e di persone (il maestro,il meccanico,il postino,le lavandaie,…) … come dice il titolo in friulano:
“Il passat…mi inlumine (il Passato …mi illumina)
Guardare il passato per affrontare il futuro”
…quindi buona ricerca e buona scoperta! 😉
Nel Comune di Santa Maria La Longa una sosta in piazza davanti al monumento a ricordo del poeta Giuseppe Ungaretti e della sua famosa poesia “Mattina”… per non dimenticare il sacrificio di molti soldati nella Grande Guerra, e qui si apre un altro capitolo di luoghi, di persone del nostro Friuli,…ma questa è un’altra storia.
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