Faccio una camminata 🚶♀️o un “giro🚴♀️giro🚴♀️tondo” a ridosso di Udine e mi ritrovo in mezzo alla Natura!
Il TorrenteTorre mi accompagna per un bel tratto fino alle porte di Pradamano, scoprendo che il percorso fa parte di una serie di Camminate in lungo ed in largo per il Friuli Venezia Giulia.
Grazie alle tabelle, ho conosciuto l’interessante Progetto di percorsi in Salute!
Naturalmente😅a casa, ho scaricato tutte le descrizioni e trascritto l’elenco dei Comuni coinvolti sul mio Libretto Escursioni, così … se sono nei paraggi … Voilà! Pronta la camminata/pedalata “curiosa”!🥰 Carpe diem! Cogli l’attimo!
Proseguendo in 🚲, sempre attraverso strade bianche, arrivo a Basaldella di Campoformido, dove c’è il Mulino.
Girato l’angolo, costeggio laRoggia di Udine : una delleRoggeche fanno parte dell’Ambiente (e della Storia) della mia città e della Pianura Friulana.
E poi mi tiene compagnia il Torrente Cormor, pedalando tra prati ricchi di meravigliose Orchidee!
Un pensiero alle colorate e delicate Orchidee del Parco di Osoppo, luogo attraversato in lungo 🚶♀️ ed in largo 🚲, da tanti taaanti anni!
Assieme al Forte, l’ho visto crescere!😍… vecchietta sono!😁
E gira che ti rigira, arrivo al sottopasso della ferrovia, la “porta magica” che apre e chiude questa bella “stanza naturale”.
E oltre alla Natura, volete che non trovi qualcosa della mia amata Arte? Non sia mai!😅🥰
La Chiesetta di Santa Caterina a Pasian di Prato: innamorata degli affreschi!
Ho notato le cornici e le prezione e particolari decorazioni delle vesti.😍
In questo luogo era nata tra il XIV e il XV sec la Fiera di S.Caterina, trasferita successivamente in Piazza I° Maggio di Udine : la Fiera annuale con il ricco (di mercanzia) mercato e le giostre per i bimbi!🎠🎠🎠
Sul web mi sono imbattuta in una vecchia foto con la Chiesa e intorno il nulla, solo verde … fa un certo effetto.
che bella la mia Terra!
E via a pedalare! In mezzo alla Natura e non solo, sapendo che ogni Stagione donerà, ai miei occhi, delle colorate immagini ed interessanti conoscenze!
C’è sempre da scoprire, meravigliarsi, anche a pochi passi da casa!🥰
P.S. I miei articoliNON sono sponsorizzati dailink(cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.
Itinerariociclabile tra le pianure e colline del Friuli Venezia Giulia.
O meglio … itinerariii!
Questo è il BELLO che mi piace! Da casa (giustamente) parti con un’idea e poi, lungo la strada … “ormai che siamo qua” … “andiamo a vedere?” … “al massimo torniamo indietro!” … “fatto trenta si fa trentuno” 😊
Lungo la nostra pedalata tra i Comuni di Udine, Pavia di Udine, Pradamano, Buttrio, Manzano, Remanzacco, Corno di Rosazzo … abbiamo trovato diversi (ed esaustivi) cartelli, che indicavano le varie possibilità di pedalate 🚲 in mezzo a prati, vigne, borghi, … 🥰
La Natura ti sorprende sempre ed ogni Stagione porta con sè uno spettacolo di profumi e colori!🥰 … senza dimenticare …
… le viste mozzafiato sulla pianura e non solo! 360° di spettacolo!😍😍Questa foto è scattata dall’Abbazia di Rosazzo.
Pedalando, corre anche la memoria 🤔…
… questo scorcio manzanese sembra quello tolmezzino quando si sale alla Torre Picota!🥰 #allenarelamenteinvecchiaia!😉😊😂
E poi … meravigliarsi per insegne di “qualche tempo fa” …
… di Pese pubbliche che “chissà quanto avranno da raccontare !” …
… Strade campestri “infossate” rispetto al piano della campagna oltre i due metri 😍, testimoni di una Strada Romana , la “Bariglarie”, attraverso la quale il vino del Collio veniva trasportato in Germania …
—(SPAZIO per la FOTO … ri-pedalo, scatto e pubblico!😁🥰)—
… oppure altre “strade”, quelle fluviali , i cui argini nascondono soprese ornitologiche!😍
Oltre agli strati sedimentosi, di diversa natura e colore, segnale geologico di depositi fluvio-glaciali ed alluvionali, 😍sull’argine del Fiume Torre si intravedono i nidi “bucati” del Gruccione.
Meravigliarsi sempre! Giornata all’insegna del 💗 …
… tra salite mozzafiato, brevi ma moooolto intense!😊😅 (pensando al “Mostro” Zoncolan ed al Giro d’Italia) e … paesaggi che ricordano un bellissimo film moooolto romantico!😍
Casolare immerso tra colline, vigneti, boschi, … “French Kiss” ! Mais oui!🥰
Buona pedalata 🚲 con (il mio solito) abbraccione gigante!👋👋
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Proseguendo verso nord, attraverso il vecchio tracciato della ferroria, si giunge al “circolare” e panoramico bivio.
Foto-Panoramica delle vette 😍 #osservaresempre
Svolta a destra e, immersi nella Natura, si pedala verso la Slovenia!
Un “Arrivederci” alla Forra del Torrente Slizza …
… ai Laghi di Fusine e al magnifico ed unico circondario …
… e, attraverso spettacolari ponti, si giunge al Confine ITA/SLO SLO/ITA 😃
Interessante la Storia di questo luogo … la Stazione a tre binari, con annesso l’Albergo e la Fontana, rimessa a nuovo anni fa.
La sua forma è caratteristica: è a cornice Gotica Quadrilobata come i capolavori di Lorenzo Ghiberti a Firenze !
” Ma te ti tu 😉 guarda la Beta ‘osa la và a trovare! L’è proprio grulla!🤣😂🤣Me le canto e me le dico da sola 😂🤣😂. #fargirareilcervellosempre!
Ma torniamo alla nostra pedalata slovena.
Ci accolgono freschi boschi, assolati,colorati e vasti prati, storiche vette alpine 😍!
Lungo il percorso si notano (#curiosacomeunascimmia) cartelli gialli … sono zone naturalistiche molto particolari ed interessanti.
Una di queste è il cristallino laghetto di Zelenci. Interessante anche l’area intorno 😍 e …
… proprio all’incrocio verso i Trampolini Olimpici di Kranjska Gora (che spettacolo anche se siamo in estate!), il Lago “che c’è e non c’è” di Ledine! 😍 Interessante la storia geologica! #geologiasottoipiedi #geologiasottoleruote 🥰
Queste ed altre zone naturalistiche e geologiche meritano un pensiero per una futura camminata verso la loro conoscenza in loco. Intanto “Formiamoci” leggendo i siti a loro dedicati.
Al rientro la deviazione per i Laghi di Fusine ci permette di conoscere unaZona Naturalistica, la Torbiera di Scichizza . E’ nascosta in mezzo al bosco, ma facendo attenzione , si può osservare la “diversa” e tipica vegetazione.
Una mia nota sui Laghi di Fusine: secondo il mio modesto parere vanno chiusi alle macchine, con un traffico limitato al solo Bus navetta … il resto a piedi/bici!
Per ammirare in (quasi) rispettoso silenzio la Natura e le Montagne che hanno fatto la Storia dell’Alpinismo … non è un parco giochi! E, per l’ennesima volta, i rifiuti, TUTTI, si riportano a casa!
si vedono poco in foto ma … era-è una schifezza!
Un abbraccio dal Confine pensando che …
… Italia-Austria-Slovenia, è un unione speciale di popoli, di tradizioni, di lingue, nato … da sempre!
Tre Confini, Senza Confini … vocaboli noti in queste Vallate, all’insegna dell’amicizia.
AUSTRIA ITALIA SLOVENIA 🤝
Il Monte Forno , il Monte Lussari con lo splendido Santuario, sono da visitare per capire questa forte e unica Amicizia dei Popoli.
Monte Forno con laggiù la vallata del Gail! Mi sembra di ricordarla!🚲😍
Buona lettura sul web (per Conoscere e Viaggiare!😍) e … buone pedalate!
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In attesa … viaggiamo con la mente, prendiamo appunti, navighiamo in rete, conosciamo nuove cose … meravigliamoci sempre e …
#iorestoacasa
… riordiniamo! 😃
Alzi la mano chi, in queste settimane, non ha riordinato cassetti, armadi, scaffali, scatole, … 🙋♀️🙋♂️ !
Tra un documento e l’altro abbiamo ritrovato lo scontrino per l’acquisto delle mountain-bikes … aprile 1990!!! 30 anni insieme alle nostre 🚲💖🚲!
Mi ricordo come se fosse ieri, la lettura di un articolo in cui si descriveva il percorso tra le valli del Monviso con una strana bicicletta!
Ce ne siamo innamorati da subito 🥰 prima ancora di averla tra le mani.
Mentre scrivo, sfoglio il mensile … (eh già! “Celo” ancora!😍) …
“La bici da montagna è di gran moda negli Usa e sta arrivando anche da noi “
” Pazza, pazza bici “
” Lente ma agevoli salite su pendenze anche difficili e discese sicure su ripidi costoni “
” Tra una pedalata e l’altra, uno sguardo al panorama ” – Agli ordini!!!🥰
Quanti giri, salite, discese, in montagna, in pianura, tra storia e natura, attraversando mura cittadine o guadando un torrente, … da soli e/o con i bimbi.
E tra una pedalata e l’altra abbiamo visto la nascita delle varie ciclabili regionali, le migliorie nelle diverse località per permettere un interessante, curioso e meraviglioso ciclo-turismo.
Sempre con loro 🚲🚲!!! #echimispostadafvg
Vecchiette? Certo che si 😊… ma con qualche “ritocchino” sono sempre arzille!
Sovrappeso? Certo che si 😊… guardando le nuove bici che si alzano con un dito!
Come il Passeriforme ” (Certhia brachydactyla) da cui ha preso il nome la prima mountain-bike italiana, anche noi “giriamo, giriamo, giriamo 😍 intorno all’albero per salire” … ovvero facciamo dei giri intorno ad una valle, ad una pianura, ad una zona lagunare, … per poter ammirare ed apprezzare ciascun particolare che ci viene offerto. E non diciamo mai “Ci siamo già stati, la conosciamo” perchè ogni volta (v. le migliorie di cui ho accennato sopra) c’è una nuova sorpresa.
Buona giornata … ordinata e ricca di belle scoperte!🥰
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In attesa … viaggiamo con la mente, prendiamo appunti, navighiamo in rete, conosciamo nuove cose … meravigliamoci sempre! #iorestoacasa
Meravigliarsi sempre!
La Magnifica AlpeAdria è (secondo il mio modesto parere) una ciclabile che va pedalata/conosciuta tratto per tratto, andata e ritorno, perchè i punti di vista/di interesse sono diversi e unici. Strano ma vero! C’è il sali e scendi (non è lo Zoncolan tranquilli!😄 E’ il vecchio tratto ferroviario, quindi niente pendenze mozzafiato!🤭)dicevo… c’è il sali scendi … la luce diversa perchè l’andata si fa alla mattina, il ritorno nel pomeriggio … fino a Gemona vista mozzafiato delle montagne che ti abbracciano e poi … scorci di paesi, di prati, di boschi, che all’andata non erano così visibili, … murales, campanili, tabelle informative😍”lasciate” alle spalle, e via discorrendo (anche in base ai propri interessi).
Ad ogni tratto io ho dato un Titolo, secondo le mie sensazioni.
A prescindere … è uno spettacolo! E quindi … iniziamo a pedalare! #codicedellastradabeneintesta ! 👮♀️
🚲⇔⇔⇔⇔⇔⇔⇔⇔🚲
Rimango ancora un pò in Austria, ma questa volta inforcando la bicicletta.🚲
1 – TARVISIO – VILLACCO – TARVISIO
“La grande vallata furrrrba!”
🚲⇔⇔⇔⇔⇔⇔⇔⇔🚲
Il percorso ciclabile Tarvisio – Villacco rientra nella meravigliosa Ciclovia AlpeAdria di cui ne avevo parlato in un precedente articolo.
Partiti da Tarvisio centro, si prosegue verso nord, salutando con un “Arrivederci 👋👋” la ciclabile che ad est ci conduce in Slovenia, passando poi per Coccau, 🚲 l’ ex Confine di Stato, 🚲Arnoldstein e poi giù (prendete alla lettera quanto vi scrivo) GIU’…
… costeggiando per un lungo tratto il Fiume Gail …
… su pista ciclabile o su una comoda strada sterrata.
Siamo nella Valle del Gail, valle che si vede molto bene dall’alto del Monte Dobratsch, descritto nel precedentearticolo.
dal Monte Dobratsch verso la Valle del Gail
Anche qui, non si può sbagliare: tabellonistica ad ogni incrocio.
Complimenti!👍👏
Pedala che ti pedala, si arriva a Villacco!
Città di origine romana con il nome di Santicum, dal 878 d.C. è nominata Villah.
vedo il campanileeee! 😍anzi … i campanili!
Campanili barocchi della Chiesa di Santa Croce, che ci accoglie passato il ponte sulla Drava.
Dopo una meritata sosta in questo gioiello di città ( ricca d’Arte, bella fiorita d’estate, luccicante, come in una favola, durante il periodo natalizio 🥰) si riprende la strada per il rientro in quel di Tarvisio.
Particolari monumenti storici, case caratteristiche,angoli di verde, murales, … ne ho trovati diversi lungo la strada … 😍
… 😍📸 eccome se ne ho trovati ! #curiosacomeunascimmia !
Anche un Biotopo!😍
Traducendo (spero bene) la tabella, vicina ad un prato (il Biotopo 🥰) mi informa che “Sabbia, erba, caldo non è amato solo dall’uomo”! In questo angolo di Paradiso vive una rara specie di Falena, la “Agrotis Vestigialis” .
Dai miei libri scopro che la “Agrotis Ipsilon” si chiama così perchè sulle ali ha una macchiolina nera simile alla lettera Y, mentre la “Acropolis Exclamationis” ne ha una a forma di Cuore!
Guardando quelle della nostra “Agrotis Vestigialis”, i “disegni” sembrano delle piume, come quelle del Pavone oppure come il copricapo da guerra dei Sioux Lakota! 🥰Magnifico!
Sono in attesa di altre informazioni su questa meraviglia della Natura … work/ updating in progress!
La #curiosacomeunascimmia non si ferma!😀
Si rientra salendo! Se alla mattina era una bella🥰 discesa *** nel pomeriggio … si sale … costantemente, piano, piano, ma si sale. Punto di rifermento? Il profilo lungo lungo del Monte Dobratsch (sempre lui!😊) quasi fosse una lunga spalla, pronta a sostenerci in un momento di fatica. Meraviglia della Natura!
Come dicevo all’inizio: fare un tratto nei due sensi di marcia ti porta a “vedere” la ciclabile in maniera differente e nuova.
Per esempio, in questo caso “E’ una vallata, che sarà mai!” ed invece scopri che la Geologia “sotto le ruote” 😉 è un pò diversa da come te la immaginavi .
Ecco spiegato il motivo del mio titolo “La grande vallata furrrrba!”
Fra qualche articolo vi faccio conoscere un altro tratto” sali-scendi” con una caratteristica fluviale molto interessante!😍
Per i bimbi (visto la pendenza) consiglio la partenza da Villacco, attraversando la bella ciclabile cittadina che costeggia il Fiume Drava per poi immettersi sulla ciclabile a fianco del Fiume Gail. Un giro “rincorrendo” l’acqua!🥰
Attenzione:anche in zona ci sono delle “sorprese speciali con frangetta” come lassù sul Monte Dobratsch! Osservate sempre!😍E GIO-CA-TEEEE!!!😘 #sempreconilsorriso
Come diceva una persona a me cara … “Salire a Dio è come salire in montagna. Prima si fa fatica, ma poi è tutto così bello!”.
Buone (future) pedalate!🚲
Auf Wiedersehen 👋👋
Beta
*** Scrivendo della discesa … mi sono ricordata della discesa dalle Sorgenti del Piave in quel di Sappada (Udine) verso Forni Avoltri. Più di trent’anni fa, mountain-bike nuova … senza casco!!!! Brividi!!!! (ripeto “trent’anni fa”).
Adesso, stessa bici ma con #cascointestaSEMPRE!!! 👍😀
P.S. I miei articoliNON sono sponsorizzati dailink(cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.
Inforco la bicicletta, casco in testa ben allacciato, equipaggiamento di tutto punto per ogni esigenza/evenienza atmosferica, meccanica, energetica,… e via che si parte!
Parcheggiata la macchina in località Paradiso, Comune di Pocenia (Udine), attraverso strade bianche, si costeggia il Biotopo Selvuccis e il Biotopo Prat dal Top .
Di Biotopi (e sono solo una parte delle Aree Naturali Regionali Protette e Uniche!) ce ne sono diversi in Friuli Venezia Giulia. Le Risorgive di Flambro sono state le prime che abbiamo visitato anni fa assieme ad una guida naturalistica. E’ stata anche la prima volta che abbiamo visto il Cervo Volante! Meraviglia su meraviglia! Ogni volta è un susseguirsi di scoperte, di osservazioni di piante, di fiori, di alberi, di animali grandi e piccoli, … per me sono come i cassettoni del como’ della nonna … li apri … ed è una sorpresa dietro l’altra.
Da guardare e da conservare con cura per poterne usufruire anche in futuro. Mi raccomando: usare SOLO la macchina fotografica! 🙂
Il nostro percorso prosegue attraversando Casali Franceschini, l’abitato di S.Gervasio e poco oltre, lasciata la strada per Marano Lagunare, ci si “tuffa” in mezzo ai campi bonificati e ad antichi Boschi ! Si inizia con il Bosco Baredi , per poi entrare nella Selva Di Arvonchi in Comune di Muzzana del Turgnano (Udine).
Nella Meravigliosa Selva c’era un buonissimo profumo di sottobosco e di aglio. Eh si! La strada era bordata di bianco, di migliaia di “sfere” fiorite di aglio selvatico! Uno spettacolo! E che acquolina! 🙂
Io mi sarei fermata a ogni metro a fotografare i fiori e/o gli alberi ma ero in compagnia 🙂 . Beta-marito è già Santo per la pazienza nell’aspettarmi mentre faccio giusto quelle quattro foto 😉 ! Ci siamo dati una regola in bici: “Non fermiamoci ogni cinque minuti!” … vi confesso che a me sta un pò strettttiiiiinaaaa! 🙂
Ma è colpa mia se Madre Natura (e l’Uomo) ha creato tutte queste Meraviglie? La prossima volta un giro nel Velodromo! Va bene San Beta Marito? 😉 #riderefabene 🙂
Ma torniamo all’Antico Bosco.
Dalle tabelle poste lungo il perimetro abbiamo letto della raccolta regolamentata del Tartufodi Muzzana del T. . Non si finisce mai di conoscere e scoprire!
E poi abbiamo notato (anche più avanti) dei grandi, lunghi irrigatori automatici. Ci siamo accorti che sui canali c’erano delle passerelle…servono per i contadini? Ops! Noooo! Servono per spostare queste grandi macchine da un campo (immenso) all’altro (immenso)!
Osservando si impara! 🙂
Attraverso le strade bianche si riprende la strada verso Marano Lagunare e poi quella per Carlino, costeggiando zona Ara del Lovoe il Bosco Sacile.
Il comun denominatore di questo percorso è, anzi mi correggo, i comun denominatori sono : Bonifiche, Campi coltivati, Strade Bianche, Boschi Antichi , Sorgenti d’ Acqua, tanta acqua! Il giro in bici e’ accompagnato dalla sua musica che sgorga libera, pura, “biele freschie” (trad.dal friulano “Bella Fresca”) come diceva il mio caro papà!
Sorgenti, rigagnoli, canali, rogge, scoli, ognuno con il proprio nome…la dignità, la gratitudine dell’uomo verso questo bene prezioso! Grandi come il Torrente Cormor e piccoli, come Roggia Comar, ma tutti importanti per la miglior irrigazione dei campi e non solo.
Senza dimenticare il Lavoro di tante persone per bonificare queste (e altre) zone. Guardare le fotografiee riflettere.
Molte abitazioni, davanti casa, nei canalini, hanno piantato le meravigliose calle bianche. Mentre diversi canali, come quello nella foto, erano punteggiati di giallo, giallo dato dal fiore del Nannufero (Nuphar lutea).
Questa pianta viene chiamata anche “Bottiglia di brandy” per la forma del suo frutto! 🙂 Meraviglia! Ricco di capsule piene d’aria, gli permettono di galleggiare ed essere trasportato dalla corrente in un nuovo posto; dopo di che, si sgonfia, facendo cadere sul fondo i semi per la crescita di una nuova pianta. Meraviglie di Madre Natura!
Dimenticavo! Oltre al gorgoglio dell’acqua, ci hanno accompagnato “in questo nostro pedalar” 😉 il gracidar di mooolte rane! 🙂 🙂 🙂
Da Carlino si arriva a Villanova (Comune di S.Giorgio di Nogaro) e da qui ci si inoltra, costeggiando per un tratto il Fiume Corno, dentro … ma guarda un pò 😉 … a strade bianche (presente i cardi e i decumani romani? 🙂 ) che delimitano campi coltivati (si tratta sempre di Bonifiche) a sud di Torviscosa.
Dopo diversi anni sono ritornata in questa città. Uno degli esempi italiani di città-fabbrica sorta appunto attorno alla fabbrica, al luogo di lavoro.
Il viale di ingresso decorato con archi e statue, il Teatro, il Ristoro, il Municipio, la Scuola , le case chiamate “Colombaie”per la loro caratteristica forma, le case Gialle perpendicolari alle precedenti, … Architettura Sociale!
Sono stata così tanto presa da questa cittadina che mi sono accorta a casa che non ho fatto nemmeno una fotografia! Ops!
Merita una visita più dettagliata, magari entrando al Museo e poi percorrendola a piedi, in silenzio, pensando al Lavoro, alle mani che hanno lavorato questi (tanti) mattoni rossi.
A pochi chilometri c’è un’altra città, Monfalcone con il quartiere di Panzano. Storie di Uomini, storie di Lavoro.
Curiosità: Mattoni rossi e un caratteristico campanile li ho ritrovati a Porpetto (Chiesa Parrocchiale di S. Vincenzo). Campanile che mi ricorda quello della Chiesa di S. Vitale a Muzzana del Turgnano o …
Lasciata Torviscosa, costeggiando la ferrovia si ritorna a Villanova e si prosegue a nord, attraversando la località Chiarisacco e poi su fino a Porpetto, Corgnolo, Casale Rovere e dritti dritti si arriva alla S.R.353 poco a monte del bivio per la Località Paradiso, nostra zona di partenza.
Alcune delle strade di questo “nostro pedalar” sono dei tratti di interessanti percorsi ciclo-pedonali , indicati con esplicative tabelle.
Interessanti a livello naturalistico, storico, religioso …
La Boscovia della Bassa Friulana che tocca i Comuni di Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello Stella, Precenicco, Marano Lagunare, Carlino e Castions di Strada.
Ed infine, ma non ultima come importanza, la Ciclovia del Torrente Cormor, la n.6 sulle tredici proposte.
In località Paradiso (il nostro punto di partenza) c’è il Monumentoagli Ultimi Caduti, tra cui Augusto Piersanti , della Prima Guerra Mondiale, cent’anni appena trascorsi.
Davanti a questo luogo ho pensato (anche) al primo dei Caduti, Riccardo Giusto, avvenuto a qualche chilometro di distanza da qui, lassù sui nostri monti, sul Monte Kolovrat. Con il dovuto rispetto, ho tracciato con i miei occhi una linea che unisca questi due nostri ragazzi. Un mio personale pensiero.
Vi saluto abbracciata a questo enorme Olmo, ultimo di una serie di Grandi Alberi incontrati lungo il cammino, tra cui ho notato, negli antichi Boschi, delle storiche Querce! 🙂
Buona pedalata e/o camminata in mezzo alla Natura.
-i Siti da me proposti (Link collegati alle mie parole scritte in rosso). Interessanti e, per i più curiosi, “aprono” a nuove conoscenze ambientali! 🙂
-cartina n.03 “TERRE DI RISORGIVE” 1:25000 Odos Libreria Editrice 2012
-cartina n.01 “LIGNANO BIBIONE” 1:35000 Odos Libreria Editrice 2015
cartina n.02 “GRADO TRIESTE” 1:35000 Odos Libreria Editrice 2015
-Guida pratica ai Fiori Spontanei in Italia- ed. Selezione dal R.D.-Gennaio 1989
Grazie per la pazienza nel leggermi. Come avete notato ci sono molte parole ROSSE perchè sono #curiosacomeunascimmia 🙂 e quando scopro qualcosa, voglio saperne di più.
Traggo notizie dai libri che ho a casa e poi dal web. E il verbo “inviare” per me è la fine 😉 Perchè entro per conoscere UNA parola e ne scopro altre mille. Ecco perchè (oltre al fatto che lascio spiegare a chi è più competente di me) vi rimando ai Siti da me studiati. Perchè è come un albero. Parte dalla base, da UNA base per poi … in base alla proprià curiosità … si ramifica in mille direzioni! E che direzioni! 🙂 🙂 🙂
P.S. I miei articoliNON sono sponsorizzati dai link(cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.
Primavera è arrivata e io inizio a scalpitare, o meglio a “scarponare” perchè si ricomincia con le mie lunghe camminate e pedalate in mezzo alla natura.
Una dei primi luoghi per rodare un pò le gambe 😉 è il Lago di Cavazzoo dei Tre Comuni. Perchè è situato nei Comuni di Trasaghis, di Bordano e di Cavazzo Carnico.
E’ sempre (ma quale luogo non lo è?) una sorpresa, una meraviglia. Per i colori della natura che cambiano in ogni stagione, per le migliorie a rendere più fruibile e accessibile il luogo, per le informazioni geologiche, floristiche, … Grazie a chi permette tutto ciò!
Suggerimenti?
Parcheggiate l’auto nella zona sud e sdraiatevi sul prato, vicino ai laghetti o sulle spiaggette nella parte sud-occidentale, … chiudete gli occhi e Buon Riposooo … Germano Reale e Folaga permettendo! 😉
Volete camminare? Cartina alla mano , zaino in spalla, macchina fotografica a tracolla, penna e taccuino perchè vi consiglio diversi itinerari 🙂 eeee si parteeee!!!
Dal parcheggio (vicino al Parco Giochi) si prende il sentiero a sinistra orografica e ci si incammina verso nord. Flora e fauna acquatica sono in nostra compagnia, senza dimenticare gli alberi, alcuni con etichette per il loro riconoscimento, vicino al Centro Visite.
Camminando a fianco del recinto del C.V. (da visitare per conoscere e toccare da vicino la storia del Lago e della sua gente) si arriva ad una sorgente, acqua che filtra attraverso le rocce ai piedi del paese di Interneppo.
A seconda della piovosità (come è logico che sia) il livello della pozza d’acqua cambia e con un pò di fortuna si può vedere qualche anatra proveniente dal Lago.
La tabellonistica posta lungo il sentiero è molto dettagliata, con nozioni sulla flora, sulla fauna, sulla storia e sulla geologia (le mie amate rocce! 🙂 ).
Un suggerimento: la fotografate e a casa, con calma la leggete; sarà una specie di ripasso del luogo visitato o (come capita a me) una buona scusa per ritornare sul posto … “Non ho visto bene questo … ci siamo dimenticati di guardare a destra verso … ” 😉 .
Sempre nelle vicinanze del Centro Visite inoltre, ci sono due sentieri (prendete uno per l’andata e uno per il ritorno 😉 ) che ci portano al paese di Interneppo.
Dal paese parte il sentiero CAI 838 per il Monte Festa. Ve ne avevo parlato tempo fa in questo articolo.
Monte Festa a destra
Interneppo, assieme a Bordano, è il Paese delle Farfalle. Passeggiando lungo le loro vie si possono ammirare i molti murales colorati con tante fantasiose farfalle …
… e anche lungo i toranti della strada di collegamento …
murales
Un pensiero al grande Marco Pantani… e al mitico arrivo al Monte Zoncolan.
A Bordano merita una visita alla Casa delle Farfalle con all’interno varie serre che riproducono gli ambienti adatti a questi lepidotteri … e non solo! 🙂
Alcune delle ospiti! 🙂
Dal centro del paese di Bordano parte il percorso ad anello del Sentiero Entomologico.
Cartina in mano : Il primo tratto è un sentiero in mezzo al bosco che poi prosegue su una strada secondaria (porta con diversi tornanti alla cima del Monte S. Simeone, luogo di lancio degli appassionati di parapendio).
Si scende fino all’incrocio con la strada per il Monte Festa (di cui sopra). Arrivati poi sulla S.P.36, dopo pochi metri si riprende a sinistra il sentiero in mezzo al bosco che ci riporta a Bordano.
Rientriamo al Lago? 🙂
Prima di scendere al Centro Visite, fermatevi all’inizio del sentiero a Interneppo. Noterete un’ampia piazzola vista-lago con molti “particolari” interessanti.
Tabella informativa
Su un prato con le essenze vegetali tipiche della zona …
Prato
… è stata costruita una Bussola particolare …
… perchè è formata da Mosaici che rappresentano le St … no, non vi svelo tutto, altrimenti che sorpresa è?
Rosa dei Venti
Verso il Lago si staglia il “Monumento all’Isolatore”, cioè al particolare congegno che ammortizza le onde d’urto del terremoto. Dispositivo installato sul Viadotto di Somplago e non solo (leggere le tabelle esplicative).
Monumento all’Isolatore
Quando si parla di Terremoto del Friuli nel 1976, mi emoziono sempre. Sono passati anni, ma il ricordo è sempre vivo.
Dedica
Torniamo a noi.
Dal sentiero rientriamo al Centro Visite.
Si continua lungo la stradina sterrata fino alla punta nord del Lago. Attraversata una zona torbo-paludosa si arriva sotto i piloni del viadotto dell’autostrada e ci si immette sulla S.R.512, vicino alle prime case di Somplago.
E qui altre sorprese ci attendono …
All’incrocio (prima di incamminarci verso la Centrale Idroelettrica per rientrare al punto di partenza) proseguendo sulla strada per Cavazzo Carnico, a sinistra, all’ombra di alcuni alberi di Noci, in mezzo ad un prato c’è un bella fontana con lavatoio , con acqua limpida, fresca, proveniente dalle sorgenti poste a nord.
Camminando verso nord, prima del tornante, sempre a sinistra c’è un’altra stradina secondaria che porta a Cesclans ( itinerario che ho a suo tempo descritto) ma guardando a destra, vediamo una bella cascata. Con attenzione c’è un sentiero che ci permette di avvicinarci alla sua base.
Cascata
Tornando sulla strada asfaltata, prima del tornante, dietro la chiesa, c’è un sentiero che “taglia” la strada per Cavazzo Carnico.
Tracce di un Mulino
Nei pressi di un Lavatorio
Dopo poche centinaia di metri troviamo le indicazioni per la Chiesetta di S.Candido. Un gioiello di architettura, di arte, sia all’interno che all’esterno, da osservare attentamente.
Per gli appassionati, c’è nelle vicinanze, una Palestra di Roccia!
Rocce testimoni del vecchio ghiacciaio. Adoro! 🙂
Un’ultima vista panoramica al Lago e riprendiamo la strada verso l’incrocio di Somplago.
Se volete … proseguendo a Nord, sulla Strada asfaltata (attenzione alle auto!) si arriva alla Palude Vuarbis di cui vi avevo già parlato in un precedente articolo.
Da Somplago si fa rientro alla macchina o facendo a ritroso il sentiero sulla sponda sinistra del Lago oppure si prosegue lungo la strada, passando davanti alla Centrale Idroelettrica.
Si tratta di strada veicolare, quindi, prestare ATTENZIONE, stare in colonna, “contro mano”, un occhio a sinistra al Lago e uno davanti per vedere se arrivano macchine (poche ma ci sono !) e buona osservazione! Per esempio c’è un luogo preferito da tre cormorani che si appostano sopra i rami degli alberi vista-Lago! 🙂 Buona ricerca!
Vi consiglio (se è possibile) la visita alla Centrale. Eravamo stati anni fa, durante la festa del paese; è stato interessante vedere i vari impianti, i suoi ampliamenti, la lunga galleria con i cavi per il “trasporto” dell’alta tensione, ascoltare il suono dell’acqua nelle gallerie, ammirare il grande dipinto (eh si, c’è anche un’opera d’arte!), conoscere il Lavoro di tanti uomini per un’opera maestosa.
Scorro con un dito sopra la Cartina Topografica per vedere il percorso sotterraneo dell’acqua che da Ampezzo giunge al Lago. Magnifico ed Encomiabile Lavoro dell’Uomo.
Pensando alle mie camminate … Percorrendo la strada bianca per gli Stavoli Folchiar (per intenderci, siamo sopra la Galleria dell’Autotrada)
ho notato in lontananza un vascone di invaso, …
… per il “troppo pieno?”, è un simil-sfioratore come nel Lago di Barcis? … non mi ricordo … se qualcuno sa la sua esatta funzione … scrivete alla “curiosa come una scimmia“! 😉
Lago di Barcis
Una piccola deviazione con curiosità al percorso “stradale” per il rientro?
Il Lago dal Monte Festa
Dalla fontana di Somplago, si continua lungo la stradina interna, si affianca (dato significativo della purezza di queste acque) un allevamento ittico e, poco dopo, fra le case, si attraversa il Rio Schiasazza su un Ponte Romano!
Il Ponte Romano (ho studiato la tabella 😉 ) faceva parte della vecchia Strada del Sale (I° sec. d.C.) che da Julia Concordia portava i mercanti a Julium Carnicum e poi verso l’Austria attraverso il mio amato Passo Monte Croce Carnico!
Un’altra parte di strada romana la troviamo poco dopo la Centrale, prima di passare sotto al Viadotto. Sulla destra parte un sentiero ciottoloso che costeggia la località CjaseriaMuarta (v. cartina topografica).
Fate attenzione alle pietre, osservatele attentamente, alcune sono usurate dal passaggio dei carri! 🙂 Adoro!
Ci si ricongiunge alla “strada maestra” poco prima della Scuola di Vela.
Nella zona sud del Lago c’è un bellissimo canneto. Vi consiglio di percorrere i vari sentieri che lo attraversano e/o lo costeggiano, ad ogni stagione.
Estate
Autunno
Una curiosità/gioco : dall’alto (percorso Stavoli Folchiar di cui ho parlato poco fa) il canneto per me ha la forma di una capra. E a voi cosa sembra? Sono passati una decina d’anni da quando ho scattato questa foto, adesso avrà preso altre “sembianze”! 😉
Giochiamo ancora?
Lungo la strada del rientro, guardando dietro la Sella di Interneppo, si scorge il Monte Chiampon, sopra la bella Gemona del Friuli .
Lo splendido Duomo di Gemona del Friuli
Sembra o no una faccia? Una Statua Moai di Rapa Nui , arrivato in Friuli Venezia Giulia per una visita parenti! 🙂
Quest’inverno, per me, era il GIGANTE INNEVATO che prende il sole. 😉
Scemo scemo! Gomma gomma! 🙂
Che dire ancora? Ogni momento è buono per visitare questo angolo del Friuli Venezia Giulia, in ogni stagione il Lago ha i suoi colori, le sue sorprese naturalistiche, le sue acque cambiano colore in base al clima, al vento, … MAGNIFICO sempre!
SENZA VENTO
CON VENTO
Adesso vi lascio riposare un pò sul prato, magari ripassando, con cartina alla mano, i vari percorsi che vi ho proposto … c’è un pò di confusione, ma vedrete che è più facile di quel che sembra. 🙂 …
… anche perchè la prossima volta vi parlerò di ciclovie, di acque, di storia …
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Sto preparando degli articoli sui percorsi ciclabili effettuati nella mia Regione.
Ma prima di iniziare vorrei consigliarvi oltre alla manutenzione e/o revisione della vostra bicicletta, anche la lettura di questo esplicativo e utile articolo di Ali sui consigli dell’andare in bicicletta con i bambini. Grazie Ali.
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Riguardando alcune cartelle fotografiche (cercavo quella su Venzone) mi sono imbattuta su alcune immagini in cui viene ben inquadrato il mio braccialetto, portafortuna, ricordo di un bel momento familiare.
L’ho perso l’anno scorso durante una pedalata nei dintorni di Gemona del Friuli (Udine). Vi dico solo (prima di vostre eventuali critiche) che sono quasi trentacinque anni che ad ogni gita fuori porta, ad ogni camminata, pedalata, sciata,… lo indossavo sempre! Perchè è un ricordo, una promessa fatta ad una persona molto speciale. Non è mai successo niente. E di “uscite” ne ho fatte, in ogni stagione, con qualsiasi abbigliamento … ma la vita qualche volta fa brutti scherzi …
Ecco qua.
E’ un pò tardi, lo so, ma se qualcuno lo ha trovato, mi fa un fischio? Io sono qua, mi scriva sulla mia e-mail… per inviare qualche foto e rispondermi a qualche domanda di verifica sul luogo del ritrovamento. No perditempo. Ve ne sarò immensamente grata.
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