In attesa … viaggiamo con la mente, prendiamo appunti, navighiamo in rete, conosciamo nuove cose … meravigliamoci sempre e …
#iorestoacasa
… riordiniamo! 😃
Alzi la mano chi, in queste settimane, non ha riordinato cassetti, armadi, scaffali, scatole, … 🙋♀️🙋♂️ !
Tra un documento e l’altro abbiamo ritrovato lo scontrino per l’acquisto delle mountain-bikes … aprile 1990!!! 30 anni insieme alle nostre 🚲💖🚲!
Mi ricordo come se fosse ieri, la lettura di un articolo in cui si descriveva il percorso tra le valli del Monviso con una strana bicicletta!
Ce ne siamo innamorati da subito 🥰 prima ancora di averla tra le mani.
Mentre scrivo, sfoglio il mensile … (eh già! “Celo” ancora!😍) …
“La bici da montagna è di gran moda negli Usa e sta arrivando anche da noi “
” Pazza, pazza bici “
” Lente ma agevoli salite su pendenze anche difficili e discese sicure su ripidi costoni “
” Tra una pedalata e l’altra, uno sguardo al panorama ” – Agli ordini!!!🥰
Quanti giri, salite, discese, in montagna, in pianura, tra storia e natura, attraversando mura cittadine o guadando un torrente, … da soli e/o con i bimbi.
E tra una pedalata e l’altra abbiamo visto la nascita delle varie ciclabili regionali, le migliorie nelle diverse località per permettere un interessante, curioso e meraviglioso ciclo-turismo.
Sempre con loro 🚲🚲!!! #echimispostadafvg
Vecchiette? Certo che si 😊… ma con qualche “ritocchino” sono sempre arzille!
Sovrappeso? Certo che si 😊… guardando le nuove bici che si alzano con un dito!
Come il Passeriforme ” (Certhia brachydactyla) da cui ha preso il nome la prima mountain-bike italiana, anche noi “giriamo, giriamo, giriamo 😍 intorno all’albero per salire” … ovvero facciamo dei giri intorno ad una valle, ad una pianura, ad una zona lagunare, … per poter ammirare ed apprezzare ciascun particolare che ci viene offerto. E non diciamo mai “Ci siamo già stati, la conosciamo” perchè ogni volta (v. le migliorie di cui ho accennato sopra) c’è una nuova sorpresa.
Buona giornata … ordinata e ricca di belle scoperte!🥰
P.S. I miei articoliNON sono sponsorizzati dailink(cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.
In attesa … viaggiamo con la mente, prendiamo appunti, navighiamo in rete, conosciamo nuove cose … meravigliamoci sempre! #iorestoacasa
Meravigliarsi sempre!
La Magnifica AlpeAdria è (secondo il mio modesto parere) una ciclabile che va pedalata/conosciuta tratto per tratto, andata e ritorno, perchè i punti di vista/di interesse sono diversi e unici. Strano ma vero! C’è il sali e scendi (non è lo Zoncolan tranquilli!😄 E’ il vecchio tratto ferroviario, quindi niente pendenze mozzafiato!🤭)dicevo… c’è il sali scendi … la luce diversa perchè l’andata si fa alla mattina, il ritorno nel pomeriggio … fino a Gemona vista mozzafiato delle montagne che ti abbracciano e poi … scorci di paesi, di prati, di boschi, che all’andata non erano così visibili, … murales, campanili, tabelle informative😍”lasciate” alle spalle, e via discorrendo (anche in base ai propri interessi).
Ad ogni tratto io ho dato un Titolo, secondo le mie sensazioni.
A prescindere … è uno spettacolo! E quindi … iniziamo a pedalare! #codicedellastradabeneintesta ! 👮♀️
🚲⇔⇔⇔⇔⇔⇔⇔⇔🚲
Rimango ancora un pò in Austria, ma questa volta inforcando la bicicletta.🚲
1 – TARVISIO – VILLACCO – TARVISIO
“La grande vallata furrrrba!”
🚲⇔⇔⇔⇔⇔⇔⇔⇔🚲
Il percorso ciclabile Tarvisio – Villacco rientra nella meravigliosa Ciclovia AlpeAdria di cui ne avevo parlato in un precedente articolo.
Partiti da Tarvisio centro, si prosegue verso nord, salutando con un “Arrivederci 👋👋” la ciclabile che ad est ci conduce in Slovenia, passando poi per Coccau, 🚲 l’ ex Confine di Stato, 🚲Arnoldstein e poi giù (prendete alla lettera quanto vi scrivo) GIU’…
… costeggiando per un lungo tratto il Fiume Gail …
… su pista ciclabile o su una comoda strada sterrata.
Siamo nella Valle del Gail, valle che si vede molto bene dall’alto del Monte Dobratsch, descritto nel precedentearticolo.
dal Monte Dobratsch verso la Valle del Gail
Anche qui, non si può sbagliare: tabellonistica ad ogni incrocio.
Complimenti!👍👏
Pedala che ti pedala, si arriva a Villacco!
Città di origine romana con il nome di Santicum, dal 878 d.C. è nominata Villah.
vedo il campanileeee! 😍anzi … i campanili!
Campanili barocchi della Chiesa di Santa Croce, che ci accoglie passato il ponte sulla Drava.
Dopo una meritata sosta in questo gioiello di città ( ricca d’Arte, bella fiorita d’estate, luccicante, come in una favola, durante il periodo natalizio 🥰) si riprende la strada per il rientro in quel di Tarvisio.
Particolari monumenti storici, case caratteristiche,angoli di verde, murales, … ne ho trovati diversi lungo la strada … 😍
… 😍📸 eccome se ne ho trovati ! #curiosacomeunascimmia !
Anche un Biotopo!😍
Traducendo (spero bene) la tabella, vicina ad un prato (il Biotopo 🥰) mi informa che “Sabbia, erba, caldo non è amato solo dall’uomo”! In questo angolo di Paradiso vive una rara specie di Falena, la “Agrotis Vestigialis” .
Dai miei libri scopro che la “Agrotis Ipsilon” si chiama così perchè sulle ali ha una macchiolina nera simile alla lettera Y, mentre la “Acropolis Exclamationis” ne ha una a forma di Cuore!
Guardando quelle della nostra “Agrotis Vestigialis”, i “disegni” sembrano delle piume, come quelle del Pavone oppure come il copricapo da guerra dei Sioux Lakota! 🥰Magnifico!
Sono in attesa di altre informazioni su questa meraviglia della Natura … work/ updating in progress!
La #curiosacomeunascimmia non si ferma!😀
Si rientra salendo! Se alla mattina era una bella🥰 discesa *** nel pomeriggio … si sale … costantemente, piano, piano, ma si sale. Punto di rifermento? Il profilo lungo lungo del Monte Dobratsch (sempre lui!😊) quasi fosse una lunga spalla, pronta a sostenerci in un momento di fatica. Meraviglia della Natura!
Come dicevo all’inizio: fare un tratto nei due sensi di marcia ti porta a “vedere” la ciclabile in maniera differente e nuova.
Per esempio, in questo caso “E’ una vallata, che sarà mai!” ed invece scopri che la Geologia “sotto le ruote” 😉 è un pò diversa da come te la immaginavi .
Ecco spiegato il motivo del mio titolo “La grande vallata furrrrba!”
Fra qualche articolo vi faccio conoscere un altro tratto” sali-scendi” con una caratteristica fluviale molto interessante!😍
Per i bimbi (visto la pendenza) consiglio la partenza da Villacco, attraversando la bella ciclabile cittadina che costeggia il Fiume Drava per poi immettersi sulla ciclabile a fianco del Fiume Gail. Un giro “rincorrendo” l’acqua!🥰
Attenzione:anche in zona ci sono delle “sorprese speciali con frangetta” come lassù sul Monte Dobratsch! Osservate sempre!😍E GIO-CA-TEEEE!!!😘 #sempreconilsorriso
Come diceva una persona a me cara … “Salire a Dio è come salire in montagna. Prima si fa fatica, ma poi è tutto così bello!”.
Buone (future) pedalate!🚲
Auf Wiedersehen 👋👋
Beta
*** Scrivendo della discesa … mi sono ricordata della discesa dalle Sorgenti del Piave in quel di Sappada (Udine) verso Forni Avoltri. Più di trent’anni fa, mountain-bike nuova … senza casco!!!! Brividi!!!! (ripeto “trent’anni fa”).
Adesso, stessa bici ma con #cascointestaSEMPRE!!! 👍😀
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P.S. I miei articoli NON sono sponsorizzati dai Link(cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.
Il percorso ciclo-turistico che propongo è collegato al n.4 , seguendo la descrizione della Ciclabile – percorso n.11 da Tolmezzo a Ovaro.
Partendo dal Capoluogo Carnico ci si immette,dopo il ponte sul Torrente But, a sinistra, verso l’abitato di Caneva di Tolmezzo.
Si attraversa pinete e prati coltivati …
… il bello delle ciclabili/passeggiate è la variabilità stagionale ! quindi buone scoperte!
… passando nelle vicinanze della Chiesa della Madonna del Sasso (del XVI sec.) , della Pieve di S.Maria Maddalena sul Monte Santina e per ultimo, ma non per importanza, alla Chiesa della Madonna del Ponte con vicino un importante sito archeologico.
Chiesa della Madonna del Ponte
Come tutta la Carnia, anche questa zona è ricca di Chiesette votive, ognuna ha una struttura architettonica particolare e una storia legata alla vita del paese, per non parlare dei tesori pittorici, degli altari lignei che abbelliscono gli interni. Mi ha sempre colpito la storia del Santuario della Madonna di Trava, nel comune di Lauco, sopra Villa Santina (Ud).
A piedi si possono toccare questi luoghi di culto attraverso sentieri o strade secondarie. E’ un bel percorso per conoscere e meditare un pò …
Torniamo alla ciclabile …
Costeggiando il Torrente Degano si pedala su su … lungo il percorso della vecchia ferrovia (“riciclo” di un sedime non utilizzato, come per la magnificaAlpeAdria ! ben fatto! ) fino ad arriva ad Ovaro. C’è uno “strappo”in località Chiassis … perchè si esce dal tracciato ferroviario …
Fontana centenaria poco prima di Chiassis
per il resto è in lieve pendenza … GUARDIAMO POSITIVO … sarà bella la discesa!
Sia un percorso “ferroviario” come un sentiero/strada “militare-della Grande Guerra” non sarà mai ripidissimo, è stato costruito in leggera pendenza (permetteva ai treni o agli uomini, ai muli, ai carri di salire senza troppa fatica) … sarà lungo, pochi tornanti nel caso della strada (vedi la strada per il Monte Festa e il Forte sopra il Lago di Cavazzo … una delle prossime camminate) … ma che meraviglia!
Penso sempre che sto passando una giornata di festa, un momento di svago e la mia stanchezza è niente rispetto a chi ci ha lavorato e/o combattuto su queste montagne.
E come dico io … nessuno mi corre dietro … nessuno mi giudica … non ce la faccio?mi fermo e riposo oppure scendo dalla bici e proseguo a piedi …
nel fresco del bosco!
poco prima di Ovaro…vista sui monti della Val Pesarina !
E pedala, pedala, eccoci arrivati a Ovaro, località carnica dove c’è un via vai di ciclisti in partenza per … il Mostro!
l’Arco della partenza per …
… il mitico Zoncolan, LA tappa del Giro d’Italia! Indimenticabile il boato della gente in questo meraviglioso anfiteatro naturale, all’apparire del primo ciclista all’uscita dall’ultima galleria!
Zona Arrivo: aspettando il Giro 31 maggio 2014 … che giornata!!!
P.S. una curiosità: sulla Strada Regionale in località Chialina, poco oltre Ovaro, ogni volta che passo guardo due villette ME-RA-VI-GLIO-SE e SUPER COLORATE perchè ricche di fiori di ogni qualità! E’ uno spettacolo! 🙂
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Oggi vi consiglio una parte del percorso della ME-RA-VI-GLIO-SA Ciclovia AlpeAdria (creata anche riutilizzando il vecchio tracciato della Ferrovia!)… tratto che, partendo da Camporosso di Valcanale – parcheggio della cabinovia che ci porta al Monte Santo di Lussari – arriva ai Confini con Austria e Slovenia.
Conteggio Passaggi in Bici
Il percorso ciclo-pedonale dopo un tratto a fianco della strada si inoltra alle pendici del Monte Palla per scendere a Tarvisio.
Ponte all’ingresso di Tarvisio
A Tarvisio Inferiore abbiamo due possibilità all’insegna del “tuffo nel verde dei boschi” con “vista sulle Alpi Giulie “… spettacolo assicurato e sempre diverso ad ogni stagione!
Dicevo…due possibilità :
la prima, verso nord, passando per Coccau porta al Confine di Stato con l’Austria.
Da qui parte o arriva (a seconda del giro che vogliamo fare 😉 ) la ciclabile AlpeAdriaRadweg in tratto austriaco … fino a Salisburgo!!!
Un salto … in Austria !
Invece l’altra ci porta ai piedi del Monte Forno, verso il Valico di Fusine al confine con la Slovenia … un tuffo nel passato guardando i cippi … quante cose sono cambiate in un secolo!
Spettacolare il ponte ferroviario in ferro sul Torrente Slizza e quello sul Rio Bianco nei pressi di Fusine in ValRomana!
Avendo ancora un pò di tempo, anzichè rientrare per la medesima ciclabile, si prende la strada secondaria a sinistra (spalle alla Slovenia!…e verifica sulla carta topografica!) che porta, attraverso prati dai mille colori, alla Località Scicchizza e all’incrocio con la strada (attenzione ai veicoli!) per i ME-RA-VI-GLIO-SI Laghi di Fusine !
ai piedi del Monte Mangart e della Catena delle Ponze!
Luoghi di grandi scalate … di grandi alpinisti!
Monte Mangart
Dopo una meritata e gratificante sosta in questo circo glaciale, si rientra per la medesima strada e/o pista ciclo-pedonale .
il Monte Forno è chiamato anche Monte dei Tre Confini (sentiero n.522) cioè quelli di Austria-Slovenia-Italia!Da quasi quarant’anni (cifra tonda nel 2019!) si svolge la Festa dell’Amicizia e dell’unità dei popoli! Un bel traguardo all’insegna della pace!…pensando all’Europa, i colori della bandiera sono giallo e blu … come quelli del Friuli Venezia Giulia!
Dal Ponte sul Torrente Slizza possiamo intravedere il Monumento del 1809 a ricordo dei caduti durante le guerre Napoleoniche.
Monumento al Soldato Austriaco
Attraversato il ponte, si imbocca a sinistra la strada che ci porta ai piedi del monumento e, come già segnalato in un precedente articolo, all’inizio del percorso pedonale lungo l’Orrido dello Slizza!
Il ponte della Ciclovia dal Torrente Slizza
un’altro suggerimento? i Laghi di Fusine con il soprastante Rifugio Zacchi (bellissimo sentiero lungo tutto l’arco glaciale!ne parlerò in un prossimo articolo…) è una delle mete escursionistiche dell’ALPE ADRIA TRAIL , un percorso che parte dall’Austria (Gruppo del Grossglockner) passando per l’Italia (…- Valbruna-Monte Santo Lussari-Tarvisio-Rifugio Zacchi – …) e poi giù attraverso la Valle dell’Isonzo in Slovenia per poi rientrare in Italia (… – Cormons-Gradisca d’Isonzo-Duino Aurisina-…) fino al mare Adriatico, sulle rive di Muggia, con vista su Trieste città Mitteleuropea per eccellenza!
Buon giro!
Mandi Mandi
Beta
… e i rifiuti si portano SEMPRE a casa! #rispettodellambiente
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Partendo da Gemona del Friuli, questo anello ci porta verso nord, in compagnia del Fiume Tagliamento!
Cartina topografica,(n.13) macchina fotografica a portata di mano,… pronti…via!!!
Arrivati, attraverso la pista ciclabile, a Venzone,oltrepassato il ponte sul nostro Fiume, a Pioverno svoltiamo a destra, verso Borgo Sors e proseguiamo su strada asfaltata ai piedi del Monte S.Simeone.
Il Monte San Simeone è stato l’epicentro del terremoto del 06 maggio 1976.
In quegli anni, passando in macchina sulla strada statale per andare a Tolmezzo, mi ricordo che la chiamavo “la montagna delle piramidi bianche “…con il sismae le successive scosse, sul versante nord, si erano formati diversi conoidi di deiezione, dovuti alle numerose frane…
adesso dopo 40 anni, la natura ha preso il sopravvento, la montagna è verde, viva, per delle belle attivita’sportive, o per delle camminate storicheo naturalistiche(v.anche il vicino Monte Festa)… sapete come sono…non faccio una cammina, una pedalata e basta, devo imparare qualcosa, sempre!
Comunque, io non dimentico, e le varie mostre permanenti a Gemona del Friuli o a Venzone esistono per questo, per non dimenticare, i luoghi, le persone,le TANTE persone che hanno dato una mano … e le voci, le voci dei radio-amatori … … … basta,sono (ancora) troppo emozionata …
…
Ritorniamo alla pedalata!
E’ una bella strada ombreggiata,
con scorci aperti verso il bosco e il corso fluviale…
Sotto-passato il ponte dell’Autostrada, dopo poco , ad un bivio, si prende la strada bianca a destra, che ci porta a Cavazzo Carnico.
Strada Bianca
Monte Amariana
Torrente Faeit
Sorpresa anche qui…poco prima di uscire dal paese, alla sinistra, in mezzo alle case, segnalato, c’è il Mulino di Gaspar, un piccolo edificio, una chicca, … sembra una statuina per il Presepe!
Acqua, acqua, acqua, … si segue il canale … fino all’incrocio con la S.S.512 …
Da visitare a piedi (magari un’altra volta) la Palude das Fontanas, dall’altra parte della strada.Questo luogo faceva parte del vecchio “sito” del Fiume Tagliamento, o meglio, del Grande Ghiacciaio che si inoltrava fino alle porte di Udine! Ne avevo accennato in un precedente articolo parlando anche della Palude Vuarbis!
E adesso … si prende la pista ciclabile (percorso 12 – frazione 6) …
Queste ciclabili provinciali io le chiamo le diramazioni,le “braccia” della Ciclabile Alpe Adria, perchè ci consentono di esplorare e conoscere ancora meglio il Friuli Venezia Giulia, al “termine” ci si collega con quelle del Pordenonese, del Goriziano e del Carso Triestino! …
Dicevo:si prende la pista ciclabile (percorso 12-frazione 6)che costeggia a tratti la strada ma poi … si intrufola in mezzo al bosco …
… è un continuo saliscendi, bellissimo, suggestivo, tanto che non ho fatto fotografie, 😦 … scusate … mi sono divertita moltissimo, comunque adocchiate varietà di vegetazione, alberi, scorci naturalistici, flora, rocce, le mie amate roccee!!! L’unica è ritornare e percorrerla a piedi … 🙂 e via con gli scatti !!! 🙂
Arrivati a Tolmezzo, consiglio di seguire la segnaletica della ciclabile fino al ponte sul Torrente But. Così facendo, si “scende” verso il centro della cittadina, con le vie porticate,con il bel Duomo, ricco di opere d’arte, e con l’ Angelosul campanile, a me molto caro! 🙂
Attraverso la medioevale Porta di Sotto si esce dalla cittadina per proseguire lungo la Strada Provinciale (attenzione ai veicoli!) fino ad Amaro.
Si percorre la strada sotto l’occhio vigile del mio amato Monte Amariana …
Rileggendo l’articolo del Tag , lungo la ciclabile, a Cavazzo Carnico si riesce a vedere la Malga Avrint !!!
dalla Malga si vede il M.Amariana…da “sotto”la malga è lassù, in quello spiazzo,all’incrocio dei versanti!
… Ritornando indietro con la memoria …
… ricordo che da piccolina, rientrando a casa dopo la visita-parenti in Carnia attraverso la Strada Statale , (l’Autostrada non era stata ancora costruita…ma quanto vecchia sono !?!?! 😉 🙂 ) soprattutto le sere invernali, le luci rosse e bianche delle macchine creavano su questa strada un serpente lungo lungo, toccando Carnia, Portis, poi Venzone con i DUE campanili uno vicino all’altro (mi meravigliavo ogni volta!) quello del Duomo di S.Andrea …
e quello della Chiesa di S.Giovanni Battista …
… per arrivare poi a Gemona del Friuli (sorta anche lei su un cono di deiezione!…oggi è la giornata dei coni! 😉 )… lo chiamavamo “il Presepio” per tutte le luci delle case e delle stradine!…
Adesso c’è ancora il “Presepe” gemonese … non c’è più il campanile della Chiesa di S.Giovanni Battista. Dopo il terremoto del 1976, come è noto, Venzone , uno dei Borghi più belli d’Italia,è stata ricostruita pietra su pietra,ma di questa Chiesa sono stati salvati e messi in sicurezza la facciata e parti della navata, “a memoria” di ciò che è successo.
Così come il paese di Portis “vecchia” (Portis “nuova” è stata costruita più a monte) alcuni edifici pre-terremoto vengono utilizzati come esercitazioni dei Piani di Emergenza dalla Protezione Civile…
E’ sempre una guerra di sentimenti felici e tristi quando arrivo in queste cittadine, l’unica cosa è “non dimenticare”.
…
Ricordo, sempre al rientro dalla visita parenti, che, dopo la zona industriale tolmezzina, a nord, verso il conoide dei Rivoli Bianchi, c’era una zona miliare, con le varie torrette di vedetta. Salutavo sempre i militari e ancora adesso, passando, li cerco …
…
ciao ciao!Bianco, azzurro,verde!!!
Arrivati sul ponte del Fiume Fella, in località Carnia, ci si immette nella meravigliosa Ciclovia Alpe Adria e poi via giù fino a Venzone, costeggiando i Rivoli Bianchi (ancora”coni di deiezione” 🙂 …bravi! capito la lezione!clap!clap!)… sbirciatina d’obbligo al Laghetto Minisini… ogni volta diverso, ogni volta sorprendente!
ed eccoci arrivati a Gemona del Friuli, il nostro punto di partenza!
Buon giro!
Mandi Mandi
Beta
e , come sempre, per NON DIMENTICARE … Giulio era con me!
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Pedalata nella piana del Gemonese , toccando i Comuni di Artegna, Buja, Osoppo, Bordano e Venzone.
Un girotondo attraverso la piana del Tagliamento e, cosa che mi meraviglia sempre guardano le montagne e la zona morenica friulana, luogo dove un tempo (100.000 anni fa) c’era un ghiacciaio!
Si parte da Gemona del Friuli, (luogo simbolo del Terremoto del 1976) località Ospedaletto e costeggiata la ferrovia si gira a sinistra per raggiungere la località Sotto Castello.
Da qui parte ,attraverso strade secondarie asfaltate e bianche il Percorso d’acqua del Gemonese lungo il Torrente Orvenco e poi del Fiume Ledra.
E’ presente la tabellonistica stradale (ben segnalata ad ogni incrocio) che ci agevola il percorso e dei cartelloni che ci illustrano le caratteristiche del territorio.
Oltrepassato il guado del Torrente Orvenco …
una “Bimba” che si diverte! 😉
Torrente ORVENCO
Colori del Torrente
… si attraversa la piana tra campi coltivati,boschi,acqua… belle sorprese nel Borgo Val Ario di Artegna !🥰 Sono strade secondarie, brevi, quindi facili da girare in lungo e in largo, approfittate per la varietà naturalistica e paesaggistica, prima di “sbucare”…
Lì in fondo ARTEGNA ed il suo Castello
… sulla S.S.13, da attraversare all’altezza dell’area dell’ex caserma …
Cielo-Montagne-Acqua-Pianura
… per imboccare una strada bianca che conduce alla Centrale dell’Acquedotto .
Riflessi !Vecchia Centrale
Attraverso unsentiero in mezzo alla vegetazione, si costeggia ilfiume Ledra ... scorci bellissimi per delle fotografie!
“Da ritornare, promesso!”per visitarlo a piedi…magari in una giornata senza pioggia così l’acqua è meno torbida!
Proseguendo (spalle a nord) verso sinistra ci sono molte varianti da fare in bicicletta per conoscere la piana dei Rii Clama e Bosso.
… anche qui “Da ritornare, promesso!…non si finisce mai di conoscere ed imparare!”.
Fiume Ledra
Da questo incrocio (spalle a nord) si prosegue a destra fino alla strada sotto il colle di Buja. Ora si segue la tabellonistica della meravigliosa Ciclovia ALPEADRIA …
Sottopasso “canterino”! scoprite perchè! 😉
… che taglia per la piana coltivata …
l’opera sulle spighe della forza del vento gemonese! Serviva un drone! 🙂
… attraversa la piana delle Sorgive di Bars e il Parco della Colonia nel Comune di Osoppo, il paese delle Orchidee …
tabellonistica dettagliata per una “CACCIA FOTOGRAFICA”!
Orchidee
il Bosco Pineta, per arrivare al ponte di Braulins, sul fiume Tagliamento!
Avete tempo? poco prima della zona industriale, a fianco di un locale, prendete la strada bianca che porta verso il Fiume Tagliamento…e già così è un bel vedere!
Altrimenti seguite il tracciato alla vs.destra, (vedicartina)… vi troverete in un bellissimo paesaggio naturalistico di Risorgiva e di Torbiera! … meglio dopo alcuni giorni di pioggia! 😉
Sorprese dell’acqua!
Sorprese della natura!
Sempre per strada asfaltata (attenzione ai veicoli!), ai piedi del Monte S.Simeone, si arriva a Pioverno e ri-attraversando il grande Fiume, si arriva a Venzone, il paese della Lavanda!
uno dei Borghi più belli d’Italia!
Da qui …
Vecchia Ferrovia
… lungo il percorso della vecchia Ferrovia, (ma quanto è meravigliosa questa Ciclovia,…e le sue numerose varianti!!!), passando per Portis vecchia … si arriva al Lago Minisini
Lago Minisini
… e quindi a Gemona del Friuli, luogo di partenza!
Cartine alla mano, macchina fotografica accesa,curiosità al massimo, occhi aperti, e …
GIRO …
… GIRO …
… TONDO …
… COME …
… E’ BELLO …
… IL MONDO …
… TUTTI …
… GIU’ …
… PER TERRA!!! 🙂
… scorrete sulle nove foto con il mouse dall’alto verso destra … Buon girotondo! 🙂
Mandi Mandi
Beta
… e per NON DIMENTICARE …Giulio era con me … #VPGR
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Oggi propongo un percorso che si snoda attraverso la campagna a sud di Udine, seguendo il corso del Torrente Cormor fino a Mortegliano per poi risalire, sempre per strade sterrate, verso Campoformido e, attraverso il Comune di Pasian di Prato, rientrare in città.
Per il percorso abbiamo consultato la cartina n.05 che ci ha permesso di fare delle deviazioni sul percorso previsto.
Da Udine ovest, via Cormor Basso, si arriva a Basaldella e all’altezza del cimitero sulla SP.89 si imbocca la strada sterrata che attraversa la campagna a sud del Campo di Volo di Campoformido.
Arrivati a Pozzuolo del Friuli, si passa davanti alla Chiesa e nuovamente si imbocca lo sterrato che costeggia la Roggia di Udine.
Da lontano già si scorge il campanile di Mortegliano…non per niente è il più alto d’Europa.
Siamo immersi nella natura, nei colori,…
con qualche sorpresa …
tavolozza di colorii fiordalisi!una lepre…c’è c’è …si è nascosta lì sotto…Ronzio di api al lavoro ...
… si arriva ad un maneggio di cavalli, poi lungo una strada bianca, all’incrocio con la S.P.7, la si attraversa e sempre per strade sterrate, si arriva a Carpeneto.
Adesso ATTENZIONE perchè siamo su strada comunale (basso traffico ma è pur sempre traffico!)che ci porta a Orgnano e al suo bel borgo a pavè e da qui, su strada secondaria …
… si vede che mi piacciono gli alberi? 😉
… si arriva a Campoformido per poi proseguire, in piazza, direzione Bressa.
Robinia pseudoacaciaCorteccia di Robinia
Prima del sottopasso della ferrovia, svoltare a destra dove si imbocca un tratto di ciclabile che ci porta ad un bivio…a sinistra si ritorna sulla strada comunale…ma noi procediamo a destra lungo … bravi! … strada sterrata!
profumati fiori di Sambuco !
Si attraversano campi coltivati fino a trovare a sinistra (consultare la cartina-segnate con trattini verdi) delle deviazioni che ci portano – tutte – sulla S.P. 99 … pista ciclabile a fianco della strada che costeggia il Canale Passons.
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Qualche ora libera? Voglia di uscire di casa? Ecco la mia proposta su un tratto della ciclabile Alpe-Adria , quella che da Udine sud porta a Palmanova.
Seguendo la segnaletica marrone della ciclovia (è impossibile perdersi tanto è ben segnalata!) … si esce da Udine attraverso via Buttrio…lungo la S.P.37 si arriva a Pradamano…si sottopassa la S.R.56 …
filari di gelsi tra campi coltivati a cereali,vitigni
… e poi si giunge a Pavia di Udine, …
gli Iris gialli nei corsi d’acqua protetti dai filari di Gelsi ben potati
… Selvuzzis, …
… Lauzacco, …
… Persereano,una visita a Ronchi Popereacco per poi rientrare …
… attraversando S.Stefano Udinese,Tissano, Risano, Lumignacco, Cargnacco e Udine.
Le varianti sono molte, dipende dal tempo che abbiamo, comunque sono pedalatelungo la campagna friulana, in piano, ricche di storia, di paesaggi agrari, di natura, di profumi, di colori …
nuovi germogli
fiori profumati di sambuco e acacia
“cuore” di abete
“profumo” d’uva !
i rossi papaveri che spiccano tra l’azzurro ed il verde
i frutti “stellati” del Carpino Bianco…gli ACHENI
Basta guardare con curiosità…ed è una meraviglia ogni volta!
Arrivando a Santo Stefano Udinese lungo le vie, troverete dei pannelli fotografici ed esplicativi della storia e della vita dei personaggi di questo e degli altri paesi che fanno parte del Comune di Santa Maria La Longa (Mereto di Capitolo, Rochiettis,Tissano, S.Stefano Udinese).
… di varie attività lavorative svolte (la trebbiatura, la panificazione,…) e di persone (il maestro,il meccanico,il postino,le lavandaie,…) … come dice il titolo in friulano:
“Il passat…mi inlumine (il Passato …mi illumina)
Guardare il passato per affrontare il futuro”
…quindi buona ricerca e buona scoperta! 😉
Nel Comune di Santa Maria La Longa una sosta in piazza davanti al monumento a ricordo del poeta Giuseppe Ungaretti e della sua famosa poesia “Mattina”… per non dimenticare il sacrificio di molti soldati nella Grande Guerra, e qui si apre un altro capitolo di luoghi, di persone del nostro Friuli,…ma questa è un’altra storia.
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