Giornate piene di “scoperte”, di “ore di Lavoro”, di “Consigli” di “lezioni di Vita” … (appunti che mi segno e che condivido volentieri con voi – che è così bello!)
Ho imparato ad usare il tagliaerba ed il decespugliatore. A forza di Fare, una, due, tre volte … ho imparato, dato che il giardino è pieno di angoli, tra vasi, piante, muretti, alberi, … , ad ottimizzare il “percorso” da fare con il tagliaerba, stando attenta al filo e mettendomi sempre i guanti da giardiniere.☺💪
La nostra bella Betulla sul prato, ci “dona” i suoi rametti. In attesa della fredda stagione 🥶, preparo, di volta in volta, piccoli mazzi con i legnetti betullosi☺, avvolgendoli in carta (riciclo i sacchetti del pane, oppure le riviste enigmistiche,…) pronti per il primo “avvio” nella stufa 🔥.
Andando in montagna 🚗, ripasso sempre la regola “Chi va in discesa deve dare la precedenza a chi sale”🚗e lungo il sentiero saluto chi incrocio a camminare … un “Buongiorno” un “Mandi” un “Hallo” non fa male a nessuno … anzi!👋👋
Durante la settimana del Solstizio d’Estate 🌞, probabilmente con la variabilità in montagna, l’umidità in pianura, poco prima del tramonto, c’era un cielo a strisce rosa ed azzurre, proprio delle righe, ben nette, lunghe lunghe. Non è il cielo nella foto, non avevo con me il telefonino o la macchina fotografica 😅, ma in quel momento mi sono dilungata con la fantasia, canticchiando la famosa canzone di Lucio Battisti, per creare un pensiero/storia fatto di nastri rosa ed azzurri, presagio di nuove nascite? Rileggerò volentieri (e ve lo consiglio) il libro sulle nuvole di Fosco Maraini.
Non mi piace sprecare l’acqua. E non aspetto di essere in “emergenza” per stare attenta . Fra le altre cose … in cucina: nel lavello tengo una insalatiera di plastica, vecchiotta, “segnata” dall’uso (all’insegna del riciclo creativo).Quando durante il giorno, lavo la caffettiera,con i fondi del ☕, o un bicchiere, una posata,… raccolgo qui l’acqua e poi la tengo per innaffiare le piante sul terrazzo, così (con il caffè) le tiro un pò su’, visto il gran caldo!😉🌞
Che belli i balconi, gli angoli fioriti delle case in montagna. Fra i tanti profumi e colori, mi sono sempre piaciuti i Gerani rossi, quelli grossi. Il loro profumo mi rimanda al periodo trascorso dai nonni. Bellissimo ricordo. E quest’anno, avendo sistemato un pò il giardino, avevo giusto giusto un angolino al sole, giusto giusto per loro, osservati dall’alto del balcone dai loro cugini parigini rosa.🌺🌺🌺 A voi piacciono?
Canneto (quello nella foto è quello del Lago dei Tre Comuni) ne vedo molti 🚴♀️🥾… presenza di acqua, presenza di Vita. Come le Torbiere, (#echimispostadafvg 😍) o le zone “ferme”, tranquille, delle anse dei torrenti, dei fiumi … l’ultima ansa vista? Quella del Fiume Stella, con piante di ninfee e libellule, tante svolazzanti libellule, con un grosso corpo … forse si tratta della “Libellula Depressa”? Che curioso nome: forse perchè per maturare la piccola larva deve aspettare tre lunghi anni? Meraviglia della Natura. Mentre guardavo il sito, osservavo la tranquillità del luogo mentre in lontananza vedevo scorrere veloce il fiume … veloce, con vortici, mulinelli, sassi bagnati, melmosi, … e non aggiungo altro.
E poi il Bambu. Presenza di acqua sotterranea, di risorgiva. Visti (quelli che mi ricordo adesso mentre scrivo) a Moruzzo, a Gonars, a Cervignano del Friuli, … queste “Canne d’Organo” enormi, alte, grosse, sono una Meraviglia della Natura. Fa parte, ma pensa un pò, della grande famiglia delle Graminacee e il fusto si chiama “culmo”. Deve essere una bella esperienza attraversare questo “bosco” magari con un bastoncino e, mentre si cammina, come con i cancelli 😉, toccare questi fusti e vedere, pardon, sentire il 🎶suono🎵che🎵fa🎶.
Giornate piene di “scoperte”, di “Consigli”, di “ore di Lavoro”, di “lezioni di Vita” …
… che Insegnano sempre qualcosa, da ricordare per la prossima volta, che Fortificano il nostro carattere (parlo per me, che ho sempre paura di sbagliare, soprattutto nei confronti di chi mi sta vicino ☺alla faccia dei miei anni!).
P.S. volevo scrivere “mamma Beta” per la nostra sensibilità verso gli altri, per il nostro “sentire” i problemi degli altri, … visto il mondo che ci circonda … e non aggiungo altro.
P.S. I miei articoliNON sono sponsorizzati dailink(cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate. E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.
A Settembre l’uva è matura ed è pronta per la raccolta ed il fico pende dal ramo
Ci porti vero un pò di fresca e salutare pioggerella, un’arietta frizzantina, un bel maglioncino ed un pigiamino? 😁🥰
Secondo le mie personali previsioni sarà Sereno e Freddo … due giorni son passati 🌞… attendo conferma nelle prossime settimane … incrocio dita di mani e piedi … e preparo il maglioncino!🧶😍
I boschi si tingono di arancione e giallo ma (purtroppo) più per la siccità che per l’inizio della stagione del meritato riposo …
Ho notato, andando in montagna 🥾⛰, sopra il bel Lago di Cavazzo una macchia arancione (di betulle?) che spicca tra il verde degli Abeti … sembra una lacrima … non va bene, non va affatto bene. Non cosa fanno gli alberi (è la Natura, la meravigliosa Natura) ma quello che facciamo noi umani, noi “intelligenti” umani, a questa Natura, a questa meravigliosa Natura … non va bene, non va affatto bene.
Sant Michêl (29 settembre) al impìe il feral e San Josef (19 marzo) lu distude
San Michele accende il lume e San Giuseppe (il prossimo 19 marzo) lo spegne
Le giornate si accorciano vero? Lo noto quando accendo la luce la sera … era ieri che lo facevo alle 21.00 passate!
A Sant Michel o vin la montane e la cjastine te tamane
A San Michele abbiamo il temporale e la castagna nella cesta
D’atòm e di marz la gnot e il dì si spart
In autunno e in marzo la notte ed il giorno si dividono (in equa misura)
Il 22 si entra nell’Autunno . Buone osservazioni dei nostri Pianeti 😍 e della Stazione Spaziale I.S.S. che sarà visibile nella prima parte delle serate settembrine serene e … frescoline!?!?🤞
Buon Settembre 🍂🍄🌰🍂 e … buona scuola a chi inizia questa bella avventura! 👩🏫👨🏫
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Primavera è arrivata e io inizio a scalpitare, o meglio a “scarponare” perchè si ricomincia con le mie lunghe camminate e pedalate in mezzo alla natura.
Una dei primi luoghi per rodare un pò le gambe 😉 è il Lago di Cavazzoo dei Tre Comuni. Perchè è situato nei Comuni di Trasaghis, di Bordano e di Cavazzo Carnico.
E’ sempre (ma quale luogo non lo è?) una sorpresa, una meraviglia. Per i colori della natura che cambiano in ogni stagione, per le migliorie a rendere più fruibile e accessibile il luogo, per le informazioni geologiche, floristiche, … Grazie a chi permette tutto ciò!
Suggerimenti?
Parcheggiate l’auto nella zona sud e sdraiatevi sul prato, vicino ai laghetti o sulle spiaggette nella parte sud-occidentale, … chiudete gli occhi e Buon Riposooo … Germano Reale e Folaga permettendo! 😉
Volete camminare? Cartina alla mano , zaino in spalla, macchina fotografica a tracolla, penna e taccuino perchè vi consiglio diversi itinerari 🙂 eeee si parteeee!!!
Dal parcheggio (vicino al Parco Giochi) si prende il sentiero a sinistra orografica e ci si incammina verso nord. Flora e fauna acquatica sono in nostra compagnia, senza dimenticare gli alberi, alcuni con etichette per il loro riconoscimento, vicino al Centro Visite.
Camminando a fianco del recinto del C.V. (da visitare per conoscere e toccare da vicino la storia del Lago e della sua gente) si arriva ad una sorgente, acqua che filtra attraverso le rocce ai piedi del paese di Interneppo.
A seconda della piovosità (come è logico che sia) il livello della pozza d’acqua cambia e con un pò di fortuna si può vedere qualche anatra proveniente dal Lago.
La tabellonistica posta lungo il sentiero è molto dettagliata, con nozioni sulla flora, sulla fauna, sulla storia e sulla geologia (le mie amate rocce! 🙂 ).
Un suggerimento: la fotografate e a casa, con calma la leggete; sarà una specie di ripasso del luogo visitato o (come capita a me) una buona scusa per ritornare sul posto … “Non ho visto bene questo … ci siamo dimenticati di guardare a destra verso … ” 😉 .
Sempre nelle vicinanze del Centro Visite inoltre, ci sono due sentieri (prendete uno per l’andata e uno per il ritorno 😉 ) che ci portano al paese di Interneppo.
Dal paese parte il sentiero CAI 838 per il Monte Festa. Ve ne avevo parlato tempo fa in questo articolo.
Monte Festa a destra
Interneppo, assieme a Bordano, è il Paese delle Farfalle. Passeggiando lungo le loro vie si possono ammirare i molti murales colorati con tante fantasiose farfalle …
… e anche lungo i toranti della strada di collegamento …
murales
Un pensiero al grande Marco Pantani… e al mitico arrivo al Monte Zoncolan.
A Bordano merita una visita alla Casa delle Farfalle con all’interno varie serre che riproducono gli ambienti adatti a questi lepidotteri … e non solo! 🙂
Alcune delle ospiti! 🙂
Dal centro del paese di Bordano parte il percorso ad anello del Sentiero Entomologico.
Cartina in mano : Il primo tratto è un sentiero in mezzo al bosco che poi prosegue su una strada secondaria (porta con diversi tornanti alla cima del Monte S. Simeone, luogo di lancio degli appassionati di parapendio).
Si scende fino all’incrocio con la strada per il Monte Festa (di cui sopra). Arrivati poi sulla S.P.36, dopo pochi metri si riprende a sinistra il sentiero in mezzo al bosco che ci riporta a Bordano.
Rientriamo al Lago? 🙂
Prima di scendere al Centro Visite, fermatevi all’inizio del sentiero a Interneppo. Noterete un’ampia piazzola vista-lago con molti “particolari” interessanti.
Tabella informativa
Su un prato con le essenze vegetali tipiche della zona …
Prato
… è stata costruita una Bussola particolare …
… perchè è formata da Mosaici che rappresentano le St … no, non vi svelo tutto, altrimenti che sorpresa è?
Rosa dei Venti
Verso il Lago si staglia il “Monumento all’Isolatore”, cioè al particolare congegno che ammortizza le onde d’urto del terremoto. Dispositivo installato sul Viadotto di Somplago e non solo (leggere le tabelle esplicative).
Monumento all’Isolatore
Quando si parla di Terremoto del Friuli nel 1976, mi emoziono sempre. Sono passati anni, ma il ricordo è sempre vivo.
Dedica
Torniamo a noi.
Dal sentiero rientriamo al Centro Visite.
Si continua lungo la stradina sterrata fino alla punta nord del Lago. Attraversata una zona torbo-paludosa si arriva sotto i piloni del viadotto dell’autostrada e ci si immette sulla S.R.512, vicino alle prime case di Somplago.
E qui altre sorprese ci attendono …
All’incrocio (prima di incamminarci verso la Centrale Idroelettrica per rientrare al punto di partenza) proseguendo sulla strada per Cavazzo Carnico, a sinistra, all’ombra di alcuni alberi di Noci, in mezzo ad un prato c’è un bella fontana con lavatoio , con acqua limpida, fresca, proveniente dalle sorgenti poste a nord.
Camminando verso nord, prima del tornante, sempre a sinistra c’è un’altra stradina secondaria che porta a Cesclans ( itinerario che ho a suo tempo descritto) ma guardando a destra, vediamo una bella cascata. Con attenzione c’è un sentiero che ci permette di avvicinarci alla sua base.
Cascata
Tornando sulla strada asfaltata, prima del tornante, dietro la chiesa, c’è un sentiero che “taglia” la strada per Cavazzo Carnico.
Tracce di un Mulino
Nei pressi di un Lavatorio
Dopo poche centinaia di metri troviamo le indicazioni per la Chiesetta di S.Candido. Un gioiello di architettura, di arte, sia all’interno che all’esterno, da osservare attentamente.
Per gli appassionati, c’è nelle vicinanze, una Palestra di Roccia!
Rocce testimoni del vecchio ghiacciaio. Adoro! 🙂
Un’ultima vista panoramica al Lago e riprendiamo la strada verso l’incrocio di Somplago.
Se volete … proseguendo a Nord, sulla Strada asfaltata (attenzione alle auto!) si arriva alla Palude Vuarbis di cui vi avevo già parlato in un precedente articolo.
Da Somplago si fa rientro alla macchina o facendo a ritroso il sentiero sulla sponda sinistra del Lago oppure si prosegue lungo la strada, passando davanti alla Centrale Idroelettrica.
Si tratta di strada veicolare, quindi, prestare ATTENZIONE, stare in colonna, “contro mano”, un occhio a sinistra al Lago e uno davanti per vedere se arrivano macchine (poche ma ci sono !) e buona osservazione! Per esempio c’è un luogo preferito da tre cormorani che si appostano sopra i rami degli alberi vista-Lago! 🙂 Buona ricerca!
Vi consiglio (se è possibile) la visita alla Centrale. Eravamo stati anni fa, durante la festa del paese; è stato interessante vedere i vari impianti, i suoi ampliamenti, la lunga galleria con i cavi per il “trasporto” dell’alta tensione, ascoltare il suono dell’acqua nelle gallerie, ammirare il grande dipinto (eh si, c’è anche un’opera d’arte!), conoscere il Lavoro di tanti uomini per un’opera maestosa.
Scorro con un dito sopra la Cartina Topografica per vedere il percorso sotterraneo dell’acqua che da Ampezzo giunge al Lago. Magnifico ed Encomiabile Lavoro dell’Uomo.
Pensando alle mie camminate … Percorrendo la strada bianca per gli Stavoli Folchiar (per intenderci, siamo sopra la Galleria dell’Autotrada)
ho notato in lontananza un vascone di invaso, …
… per il “troppo pieno?”, è un simil-sfioratore come nel Lago di Barcis? … non mi ricordo … se qualcuno sa la sua esatta funzione … scrivete alla “curiosa come una scimmia“! 😉
Lago di Barcis
Una piccola deviazione con curiosità al percorso “stradale” per il rientro?
Il Lago dal Monte Festa
Dalla fontana di Somplago, si continua lungo la stradina interna, si affianca (dato significativo della purezza di queste acque) un allevamento ittico e, poco dopo, fra le case, si attraversa il Rio Schiasazza su un Ponte Romano!
Il Ponte Romano (ho studiato la tabella 😉 ) faceva parte della vecchia Strada del Sale (I° sec. d.C.) che da Julia Concordia portava i mercanti a Julium Carnicum e poi verso l’Austria attraverso il mio amato Passo Monte Croce Carnico!
Un’altra parte di strada romana la troviamo poco dopo la Centrale, prima di passare sotto al Viadotto. Sulla destra parte un sentiero ciottoloso che costeggia la località CjaseriaMuarta (v. cartina topografica).
Fate attenzione alle pietre, osservatele attentamente, alcune sono usurate dal passaggio dei carri! 🙂 Adoro!
Ci si ricongiunge alla “strada maestra” poco prima della Scuola di Vela.
Nella zona sud del Lago c’è un bellissimo canneto. Vi consiglio di percorrere i vari sentieri che lo attraversano e/o lo costeggiano, ad ogni stagione.
Estate
Autunno
Una curiosità/gioco : dall’alto (percorso Stavoli Folchiar di cui ho parlato poco fa) il canneto per me ha la forma di una capra. E a voi cosa sembra? Sono passati una decina d’anni da quando ho scattato questa foto, adesso avrà preso altre “sembianze”! 😉
Giochiamo ancora?
Lungo la strada del rientro, guardando dietro la Sella di Interneppo, si scorge il Monte Chiampon, sopra la bella Gemona del Friuli .
Lo splendido Duomo di Gemona del Friuli
Sembra o no una faccia? Una Statua Moai di Rapa Nui , arrivato in Friuli Venezia Giulia per una visita parenti! 🙂
Quest’inverno, per me, era il GIGANTE INNEVATO che prende il sole. 😉
Scemo scemo! Gomma gomma! 🙂
Che dire ancora? Ogni momento è buono per visitare questo angolo del Friuli Venezia Giulia, in ogni stagione il Lago ha i suoi colori, le sue sorprese naturalistiche, le sue acque cambiano colore in base al clima, al vento, … MAGNIFICO sempre!
SENZA VENTO
CON VENTO
Adesso vi lascio riposare un pò sul prato, magari ripassando, con cartina alla mano, i vari percorsi che vi ho proposto … c’è un pò di confusione, ma vedrete che è più facile di quel che sembra. 🙂 …
… anche perchè la prossima volta vi parlerò di ciclovie, di acque, di storia …
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Una passeggiata nei dintorni del Lago di Cavazzo (Udine) e precisamente lungo la Palude Vuarbis, visitata in estate in una precedente escursione.
Percorrendo la strada che da Interneppo-Lago di Cavazzo porta a Cavazzo Carnico si arriva ad incrociare sulla sinistra la strada secondaria per Venzone (fiancheggia tutto il lato nord del Monte S.Simeone:fare attenzione,è un percorso ciclo-turistico!).
Dicevo,all’incrocio si può posteggiare la macchina.A nord dello specchio d’acqua parte una stradina sterrata.D’estate (meglio) tramite un sentiero in mezzo alla vegetazione (attenzione!) si cammina intorno. Ma il bello è durante la stagione invernale perchè…
… grazie all’assenza di vegetazione,è possibile già da bordo-strada, scorgere MEGLIO il geosito della Palude Vuarbis.
“Secondo una (…)tesi (si legge) riconduce la depressione all’erosione operata dall’antico ghiacciaio del Tagliamento, trasfluente nella valle (…) occupata dal Lago di Cavazzo”!!!
Ogni volta che passo da queste parti, o che osservo la zona dall’alto
mi meraviglio sempre della forza della natura, in questo caso dell’acqua, del ghiaccio! L’antico percorso del nostro Fiume !
I depositi di ghiaie (“conglomerati pleistocenici”*) formano i rilievi su cui è posto l’abitato di Cesclans (a sn.nella foto; in BLU è indicato il Prato Falnor (di cui ho parlato nel precedente articolo e in ROSSO la Palude).
* Pleistocene: Era Quaternaria Periodo da 1.800.000 a 125.000 anni fa !
“rio”ghiacciato!
Ice-Palude!
Facendo un pò di attenzione, si possono notare in diverse zone la tipica vegetazione lacustre, di torbiera, come i pennacchi della Tifa (Typha latifolia) o le infiorescenze della Canna palustre (Phragmites australis) un pò…secchi adesso 😉 ma “segnalatori” di acqua!
piante di TIFA (in estate! )
L’acqua…l’acqua che filtra attraverso il terreno e forma dei disegni magnifici in questo periodo gelido! 🙂 è stata una bella sorpresa!(Attenzione a dove mettete i piedi!)
fuochi d’artificio dal fondo della Palude!
bollicine ghiacciate! Cin cin! 🙂
L’acqua mi ha fatto anche un regalo! 😉 Dato che mi piace osservare il cielo…
Sole,Giove,Marte,Venere,Terra,Luna …
Meravigliosoooo! 🙂
dalla P.Vuarbis guardano il M.Festa!
dal M.Festa guardando la P.Vuarbis!
Vi segnalo che stanno pulendo il bosco nella zona-nord del Lago di Cavazzo, probabilmente per “allungare” il sentiero che lo costeggia.Bello!La cura per questa località la noto ogni anno, c’è sempre una sorpresa, un cartello esplicativo nuovo, un percorso nuovo, si vede quanto le persone del luogo vogliono “bene” al lago!Grazie per il bel lavoro!
Buone camminate! Copritevi bene, senza dimenticare la sicurezza, e via all’aria aperta!
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Il Monte Festa si affaccia a nord del Lago dei Tre Comuni o Lago di Cavazzo.
Si accede per una comoda strada militare fin quasi in cima dove si trova un Forte Militare della Prima Guerra Mondiale.
Fa una certa impressione, con una nota di rispetto, camminare, guardare l’orizzonte, entrare nel Forte , sapendo che sono gesti, azioni fatte anche quasi cent’anni fa dai nostri soldati, in un contesto, in una situazione diversa ma carica di significato e – ripeto – di massimo rispetto. Leggendo la storia ci siamo accorti che l’abbandono della postazione era avvenuta giusto 99 anni fa.
Tabella Descrittiva
La strada militare parte da quota 315, lungo la strada che da Interneppo porta a Bordano ed è comoda, non ha pendenze particolari -dato che doveva rifornire il Forte a monte – e adatta per una escursione in mountain-bike ma a piedi è un pò noiosa e lunga…magari d’estate con le giornate più lunghe…
Adesso, in pieno periodo autunnale,abbiamo optato per il sentiero 838 del C.A.I. , cartina n.13 .
Posso assicurarvi che non è come sembra visionando la cartina: non è un sentiero ripido, anche se taglia – e di molto – diversi tornati e tratti stradali.
Il percorso è ben curato, ben conservato (come del resto il Fortestesso) e immersi nel bosco, ricco di colori, fa passare in secondo piano la fatica. Alcune foto le ho postate anche in un mio precedentearticolo!
Sali, sali e finalmente si arriva in cima ed è uno spettacolo.
Era da molto tempo che … passeggiando lungo il Lago o mentre passavo in autostrada lo guardavo e … o prima o poi sarai miooo! 😉
Il Monte Festa (a destra) visto dal Lago
La visuale spazia dalla pianura friulana fino al Monte Coglians, la conca Tolmezzina, il Monte Verzegnis, il Monte Amariana, il Fiume Tagliamento, il Fiume Fella, … ME-RA-VI-GLIO-SO!!!!
Lago di Cavazzo
E poi una nuova, inaspettata sorpresa!
Mentre eravamo intenti a visitare il Forte, vediamo volare sopra le nostre teste due meravigliosi GRIFONI.
Armati di macchina fotografica li abbiamo seguiti nei loro giri intorno al Monte Festa e alla Cima D’Agar, poco distante, finchè…vola vola…non li vediamo più.
“Avranno volato basso, sotto la cima…e proseguito”… ma due escursionisti, anche loro partecipi di questa avventura, ci fanno cenno e … a pochi metri sotto di noi…
SORPRESA!
Tranquillo, tranquillo, uno dei due si è posato su un costone di roccia e … un pò guardandosi intorno, un pò curandosi il piumaggio, ha passato il tempo in nostra compagnia!
Un’esperienza unica. Visti in volo diverse volte, sopra Monte Simeone, Monte Cuarnan, Monte Chiampon, Sella Sant’Agnese sopra Gemona del Friuli.
Per non parlare della visita al Centro Riserva di Corninoa Forgaria del Friuli, centro con una nutrita colonia di queste splendide creature.
Ma non ci è mai capitata un’esperienza così da vicino, fuori dal contesto del Centro e poi del tutto inaspettata.
Sorpresa nella sorpresa!
E’ stata una MAGNIFICA giornata! da URLO !…”ma dai mamma, non sai gridare, figurati urlare!”… ops! 😉 è vero! 🙂 comunque i battiti del cuore erano a mille !!!
Alla prossima escursione.
Mandi mandi
Beta
P.S. A casa ho letto un articolo sui Grifoni di Fulvio Genero sulla rivista OASIS-n.5-anno II -SETTEMBRE-OTTOBRE 1986.Parlava di queste creature osservate nel 1979 lungo le Alpi Orientali, le Alpi Giulie, zona Tarvisio, sulla loro rotta che dalla Dalmazia (e anche più giù) arrivava fino all’Austria, al Salisburghese…dall’articolo si nota il suo amore smisurato verso questi uccelli, magari proprio da questa osservazione sulle nostre Alpi è partita l’idea di creare questa meravigliosa oasi abbracciata dal Fiume Tagliamento e dal Lago di Cornino!
Una curiosità: scrive che non è ben noto il perchè gruppi di Grifoni siano legati a determinate aree o zone montane, in volo non si spostano mai sopra altri rilievi anche se morfologicamente simili. La prova delle nostre osservazioni sempre sopra a determinate montagne (leggi sopra)! … scusate dei molti “SOPRA”! 😉
Mi raccomando quindi:una visita al Centro Visite di Forgaria del Friuli è sempre una bellissima scoperta con molte curiosità.
C’è anche il mio adorato gufo! O prima o poi dovrò vederlo sopra un albero in mezzo al bosco!!! Lui senz’altro mi ha visto, eh! come se mi ha visto!tante di quelle volte, ne sono sicurissssssima! 😉 intanto mi consolo con il gufo forgarese ! 🙂
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In un quadro , dopo aver dato un’occhiata di insieme, mi stupisce sempre trovare e guardare con emozione un Particolare nello sfondo, la trama del tessuto della tovaglia, le pennellate di diversi colori per i petali di un fiore, e poi un cagnolino,una nuvola, dei cavalieri a cavallo, … e alla fine della mia “esplorazione” , allontanandomi,è un’altra cosa il riguardare l’opera.
… per esempio il tondo sul soffitto della Camera degli Sposi di Andrea Mantegna a Mantova …
La prospettiva della balaustra, i volti, il copricapo, il pavone,… magnifico!
A Mantova , quando l’ho visitata, naturalmente non ho potuto osservare il dipinto da vicino, … emozione pura, non sapevo dove guardare, cosa memorizzare da tanto è bella! … e allora (oltre ai libri d’arte fotografici) ho avuto la fortuna di trovare un puzzle tondo che fa bella mostra in camera!
Parlando di puzzle, vorrei, attraverso il blog, consigliare al mio amico Massimo di trasformare le sue foto in questo gioco di pazienza e, al termine,di grandi soddisfazioni!
Le immagini sono dei particolari di angoli di edifici, muri di case, natura morta, acqua, cielo, … sempre viste (come dico io) con il “terzo occhio”, facendo cambiare la visione dell’oggetto scelto.
Guardando i “calici”, l’albero che si “tuffa” nel Lago dei Tre Comuni, la “parete blu” o la “parete gialla”… idea! … sarebbero dei veri e micidiali rompicapo !!!
Anni fa ne ho visto uno, penso da 1000-1500 pezzi,da mio cugino Francesco … raffigurava un uovo “bianco” su sfondo “bianco”… si vedeva solo il contorno dell’uovooooo !!! 🙂
e allora … Massimo ti aspetto con le scatole da 1500 pezzi! Io sono pronta! 🙂 🙂 🙂