Buongiorno!
Leggendo un libro sui sentieri della Regione e dato il mio amore per le rocce 🙂 …
… partiamo per il Borgo Minerario del Resartico, nel Parco delle Prealpi Giulie .

Imboccata la strada per la Val Resia, si seguono le indicazioni per il Borgo Povici. Al termine del paese di Povici di Sopra, ci si inoltra nella vallata della Miniera e dopo un centinaio di metri su strada bianca, si lascia la macchina in un comodo parcheggio.
Il rumore dell’acqua del Rio Resartico sarà la nostra colonna sonora. Zaino in spalla, macchina fotografica, un pò di attenzione e si parte.
Arrivati al guado merita una sosta sul grande masso che campeggia ai bordi del Rio! Per guardarci intorno ma anche perchè il masso …
… E’ il “Sasso del Diavolo”, una Dolomia Principale con numerosi bivalvi Megalodon! Adoro! 🙂
Il sentiero CAI 702 è molto ben curato e segnalato. Il Parco naturale delle Prealpi Giulie ha dislocato, in vari punti significativi, dei cartelli e/o delle tabelle esplicative del posto dove ci troviamo.
Ad un bivio, lasciata la strada bianca, si prosegue lungo un sentiero …
… in mezzo a boschi … tra i massi calcarei dolomitici …
… attraverso gradini di pietra, ripercorrendo il sentiero fatto tante volte dai minatori, …

… sempre in compagnia dell’acqua che plasma in pozze, cascate, “scivoli”, la bianca roccia …
… osservando la natura che si risveglia, …
… piantine che si fanno largo attraverso i sassi, …
… prati tappezzati di colori …

… per arrivare, attraversando le faggete, al Villaggio dei Minatori …
… con un grazioso e ben attrezzato Ricovero … un bel lavoro di recupero.
Dietro le “testimonianze murarie” delle vecchie abitazioni degli operai, parte il sentiero che ci porta al Belvedere: una “finestra” sulla zona della Miniera. Quest’ultima raggiungibile in poche decine di minuti, attraverso un comodo sentiero, sempre partendo dal Villaggio.
Tabelle esplicative della zona, sulla storia della Miniera e dei suoi uomini (per non dimenticare!) , sono presenti sia nel Villaggio che nella galleria della Miniera, visitabile con una guida del Parco.
Il periodo estrattivo è stato a cavallo del 1900 fino al secondo dopo guerra. Si estraeva materiale bituminoso (formatosi milioni di anni fa – periodo Triassico – a seguito della compressione di alghe! 🙂 ) che veniva distillato, per ricavare olio, nell’edificio posto all’imbocco della Valle, a Resiutta.
Olio usato per l’illuminazione pubblica di Udine.
Osservando le pareti della galleria si intravedono ancora faglie nerastre ! 🙂 Storia geologica! 🙂 Le mie amate rocce!

Dopo un meritato riposo, un buon pranzo al sacco sulla terrazzina del Ricovero, con meravigliosa vista panoramica inclusa 🙂 (mi raccomando: portare a casa i rifiuti! Grazie.) per il rientro, si riprende lo stesso sentiero dell’andata.
Noi, invece, abbiamo optato per il percorso alternativo : al primo pilone della teleferica (segnalato), ci si incammina lungo il “Sentiero dell’Acquedotto”.
Attenzione: è un sentiero esposto, massima cautela ed attenzione. Valutate in base alle vostre capacità/età (presenza di bambini, persone poco esperte), meglio ascoltare prima i consigli di un esperto.
Sulla cartina topografica sono segnate tre sorgenti la cui purissima acqua viene in parte captata da un acquedotto posto nelle vicinanze. Da qui il nome al Sentiero.
La foto non rende l’idea del verde brillante della vegetazione e l’azzurro limpido delle sorgenti! 🙂 e siamo all’inizio della Primavera! Chissà che colori durante la stagione estiva!
Data l’abbondanza di neve di questi mesi, lungo il percorso, l’acqua “scendeva” anche dalla roccia. Una bella e gradita doccia rinfrescante! 🙂
Il sentiero è comodo ma esposto …
… e con brevi e basse gallerie scavate nella roccia!
Esercizio di piegamento gambe! Alè! 🙂
A fine vallata, si arriva, dopo una ripida discesa nel bosco, al Borgo Povici di Sopra e, riprendendo la strada bianca, si giunge al parcheggio.
Un consiglio: prima di arrivare al Borgo Povici di Sotto, si può osservare a sinistra, dall’altra parte del Rio, tra montagne verdeggianti ,una zona bianca, è il “Retroscorrimento della Val Resia”. Si tratta di rocce che hanno la caratteristica (unica rispetto alle altre zone tettoniche friulane) di “immergersi” verso Sud (e non verso Nord), sotto quelle (periodo Triassico e Giurassico) della catena del Monte Plauris! Meraviglie della natura! 🙂
La descrizione più dettagliata la trovate nel sito dei Geositi del FVG della Regione.

E poi quando si arriva a Resiutta, proprio fronte- incrocio, c’è il Museo della Miniera del Resartico da visitare anche per approfondire un pò la sua storia mineraria e geologica.
Senza dimenticare la Ghiacciaia (situata a pochi metri dal Museo, subito dopo il ponte del T. Resia) .
In questi luoghi, dalle acque purissime, nel 1844 Francesco Dormisch iniziò la produzione della Birra e la Ghiacciaia serviva da “frigorifero” per le numerose bottiglie prodotte!
Dato l’enorme successo, la produzione venne trasferita nel capoluogo friulano, sfruttando, per il funzionamento delle macchine, la forza delle acque del Canale Ledra.
Di un’altro Birrificio Udinese ne avevo parlato tempo fa, in una delle mie Storie un pò così per i miei amati bimbi (e non solo! 🙂 ).

Vi lascio con un pensiero letto su uno dei cartelli esplicativi del Parco Naturale delle Prealpi Giulie.

Talmente incantati, che ci siamo tornati … altro sentiero, altra storia! 🙂
E l’abbraccio con un albero? Ho trovato degli alberi mooolto speciali! Altro articolo, altra storia per i bimbi! 😉
Comunque mi sono “tuffata” sulle mie amate rocce! In questa, c’era anche un leggerooooo scorrrrrere dell’acquaaaaa!

Buona camminata!
Mandi Mandi
Beta
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Per saperne di più:
Cartina topografica n.027
Geositi del Friuli Venezia Giulia – sito Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Libro e/o sito Sentieri e Natura
I miei consigli sugli Itinerari
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P.S. I miei articoli NON sono sponsorizzati dai Link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.
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Mandi Beta! Une busade! :-*
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Joi, tu seis à chi! 🙂 Oggi (ho finito prima di caricare le foto sul pc) eravamo sul Monte Cuar. Un pò nuvoloso ma bel panorama a 360°. Mandi Mandi :-*
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Brava! Io sono un po’ pigra ultimamente … mi dedico di più allo shopping hahaha
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E’ un camminare anche quello 🙂 !!!
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Un bell’articolo che ieri ci ha permesso di fare una bella camminata e di scoprire un bellissimo sentiero di “casa nostra” che non conoscevamo!
Grazie!
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Ma GRAZIE! Che emozione! Sono tanto contenta di esserti stata utile. Buone camminate e buone meravigliose scoperte. Abbraccione e … mandi mandi. Un lunedì ancora più bello. 🙂
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