Indovina indovinello: Che cosa accomuna Aquileia, Grado, Spilimbergo, Ravenna, Venezia ma anche Tolmezzo e Tramonti di Sotto?
Bravi! 👏👏 I mosaici!😍
Ripercorro le immagini delle mie visite in queste località, mentre, modestamente, preparo dei vasetti musivi.
Tessere di un gioco della mia bimba che gironzolano nella scatola dei materiali e i miei immancabili vasetti di vetro riciclati!
Vasetti piccoli, quelli delle creme viso per intenderci.
Con la colla vinilica, tesserina dopo tesserina, un pizzico di pazienza tra un posizionamento e l’altro …
… ecco che prendono forma dei colorati Porta-Candele profumate da interno.
Manca ancora qualche dettaglio, come il coprire il bordo “avvitato” con del cordoncino colorato (magari riprendendo i colori delle tessere) e qualche altro vasetto (così termino il materiale 😅) ma l’imput spero vi sia arrivato.🥰🥰
P.S. I miei articoliNON sono sponsorizzati dailink(cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.
Giornate di sole, giornate di pulizie di Primavera.
Sto sistemando le tende, metto la mano nella tasca della gonna dove ho i gancetti per appenderle e “🎶 tic tic 🎶”… sorrido ricordando nonna.
Santa Maria in Strabut – Casanova di Tolmezzo (Udine)
Nonna Maria, con il suo inseparabile grembiule nero a fiorellini bianchi dalla tasca “magica” ” alla Mary Poppins!🥰
Il suono delle chiavi che aprivano le porte della dispensa, la stanza più importante perchè conteneva il lavoro familiare di un intero anno: il çuç , il formaggio e la scuete, la ricotta.
Il suono del ditale, mentre cuce punto per punto, vari strati di vecchi stracci, per confezionare le suole dei Scarpets , le ciabatte friulane.
Il suono delle forbici, attaccate ad una cordicella per non perderle. Forbici usate per tagliare il radicchio nell’orto, radicchio riposto poi nel grembiule nero per essere “curato” dalle erbacce, dalle foglie vecchie, … .
Grembiule che serviva anche per raccogliere le nocciole cadute dal grande albero a ridosso dell’orto, per poi riporle in una piccola stanza, sopra la cucina, al caldo, per essere meglio conservate durante l’inverno.
Oppure su quel grembiule nero, la trovavo ad aprire i baccelli secchi di fagioli, per delle deliziose, e “fisse” come diceva lei, minestre di legumi.
La vedo ancora in cucina, davanti allo Spolèrt, la cucina a legna, fulcro della casa.
A pranzo ci si riuniva tutti insieme, si era in tanti e ognuno aveva il suo posto: a tavola i figli più grandi, noi nipotini come tavola avevamo la panca e ci si sedeva sullo Scagnut , scabello piccolo di legno. Quando uno zio ti chiamava a sedere sulla sedia, significava che eri diventato grande!🥰
Nonna e nonno erano seduti ai lati dello Spolèrt, con i piatti belli al caldo sulla piastra della cucina a legna. Dalla parte di nonna c’era un forno, con la porticina in vetro 😋.Quante torte profumate e deliziose sfornavano le zie e quante scottate alle dita!😅. Ma se non si fà, non si impara, vero?
Nonna Maria. Aveva sempre qualcosa da fare, sempre le mani occupate … mi ricorda qualcuno!🤔😉😄😍
“🎶 tic tic 🎶” come il ticchettio dei piccoli ferri per confezionare icalzettoni di lana, all’ombra del pergolato con la vite … che buona quell’uva nera!🥰
Pensando all’uva, mi ricordo che era compito di noi bambini portare da bere ai grandi, intenti a falciare i prati nei dintorni di casa. Nonna Maria preparava un bottiglione con acqua fresca, un pò di vino rosso e dello zucchero e via verso il prato! Quante corse!
Profumo di Fieno!
E poi nel pomeriggio, quando si rientrava, trovavamo Nonna Maria fuori in cortile, che ci aspettava con la merenda: un pentolone di patate lesse, formaggio e salame. 🥰
Nonna, nonno e i loro figli 💖
Ricordidi suoni, profumi, immagini, partendo … da una tasca.
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Girovagando per Tolmezzo in Provincia di Udine, sempre con il #nasoall’insù come il mio solito 😉 gustandomi un ottimo gelato su una panchina … in via Cavour … guarda un pò cosa c’è lassù! 🙂
Chi mi aiuta?
Datemi un indizio … un anno, un nome oppure un libro/un sito web (meglio il libro! 🙂 ) dove poter leggere la storia di questa targa.
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Come te, anch’io sono stato in vacanza! Sono andato a trovare i nostri amici Angeliin giro per il Friuli Venezia Giulia!
Anzi … l’Angelo di Tolmezzo mi ha fatto conoscere uno nuovo …
l’Angelo di Rigolato in Val Degano!
Grazie zia Beta per la foto! bacino!
E’ stato bellissimo: primo perchè chi trova un amico trova un tesoro! 🙂 e poi perchè mi ha portato in alta montagna a conoscere questo ambiente MAGNIFICO!
Allora … aspetta … mh! … ho visto:
per la prima volta la STELLA ALPINA, morbida morbida ! Il mio amico mi ha spiegato che ha i petali pelosetti per proteggersi dal freddo della sera! Come quando arriva l’inverno, la mamma non ti mette il berretto di lana, i guanti ed il cappotto super-caldo? 🙂
siamo passati vicino vicino alle Mucche!!!
Ci guardavano un pò incuriosite, forse perchè avevamo le ali? 😉
La marmottaaaaa!!! Vicino alle mucche sentivo fischiare, fischio di qua, fischio di là … ma chi è?
“E’ la marmotta!” e il mio amico mi ha fatto notare in mezzo al prato della terra smossa :
è l’ingresso della tana dove abita la marmotta!
Ingrandisci l’immagine: la vedrai in piedi che ci guarda incuriosita,anche lei,…delle nostre ali!
e poi siamo saliti su su in alto fino in cima alla montagna (Monte Floriz) ad osservare alcune rocce particolari: sono dei “fogli di sabbia preistorica”!
Devi sapere Manu che moooooltisssssimi anni fa quassù c’era il mare (sembra un pò strano ma è vero!) e le cime delle montagne erano delle terre … come adesso Lignano Sabbiadoro, Rimini … con delle belle spiagge! Ecco strati, strati, strati di sabbia, e poi strati, strati, strati di terra, schiacciandosi, l’hanno fatta diventare durissima, una roccia!
Come quella che mi ha fatto conoscere l’amico Angelo.Che emozione!
Quando sei in spiaggia, prova a scavare con la paletta un buco:
vedrai vari tipi di sabbia, di diverso colore, e sempre più dura … ecco anche lì iniziano a formarsi i “fogli di sabbia”! 🙂 ma ci vuole ancora moooooltisssssimo tempo! 😉
Si stava facendo tardi e allora siamo rientrati attraverso un bosco … giocando un pò !!!
Abbiamo contato gli anelli di questo albero … io ne ho contati 105 !
Pensa Manu … era un nonno-albero con più di 100 anni ! 105 feste di compleanno! AUGURI!
Ci siamo seduti vicino a questo albero: è un Albero-Albergo perchè le sue radici riparano dal sole, dal freddo, dal vento, tante piantine che possono crescere tranquille!
Ma attenzione alle formiche, ti fanno il solletico … e ti mangiano il panino!
Ha presente gli otto giochi “COSA SARA’?”di zia Beta? Noi abbiamo trovato il nono!
Le radici di questo albero sembrano … le zampe di un enooorme elefante!
E poi siamo saliti in alto in alto, fino sulla punta di questi Abeti … per dondolarci un pò! 😉
E da quassù abbiamo spiccato il volo fino a casa!
E’ stata una fantastica gita!
Buonanotte Manu!
Adesso vado a vedere cosa combinano i nostri amici Leoni!speriamo bene!
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Bimbo, Bimba … non ho resistito! Sono salita anch’io in montagna e appena ho visto questo Abete mi sono tuffata ad abbracciarlo!
…stavo così bene … mi sono addormentata! 😉 sogni d’oro!
Il percorso ciclo-turistico che propongo è collegato al n.4 , seguendo la descrizione della Ciclabile – percorso n.11 da Tolmezzo a Ovaro.
Partendo dal Capoluogo Carnico ci si immette,dopo il ponte sul Torrente But, a sinistra, verso l’abitato di Caneva di Tolmezzo.
Si attraversa pinete e prati coltivati …
… il bello delle ciclabili/passeggiate è la variabilità stagionale ! quindi buone scoperte!
… passando nelle vicinanze della Chiesa della Madonna del Sasso (del XVI sec.) , della Pieve di S.Maria Maddalena sul Monte Santina e per ultimo, ma non per importanza, alla Chiesa della Madonna del Ponte con vicino un importante sito archeologico.
Chiesa della Madonna del Ponte
Come tutta la Carnia, anche questa zona è ricca di Chiesette votive, ognuna ha una struttura architettonica particolare e una storia legata alla vita del paese, per non parlare dei tesori pittorici, degli altari lignei che abbelliscono gli interni. Mi ha sempre colpito la storia del Santuario della Madonna di Trava, nel comune di Lauco, sopra Villa Santina (Ud).
A piedi si possono toccare questi luoghi di culto attraverso sentieri o strade secondarie. E’ un bel percorso per conoscere e meditare un pò …
Torniamo alla ciclabile …
Costeggiando il Torrente Degano si pedala su su … lungo il percorso della vecchia ferrovia (“riciclo” di un sedime non utilizzato, come per la magnificaAlpeAdria ! ben fatto! ) fino ad arriva ad Ovaro. C’è uno “strappo”in località Chiassis … perchè si esce dal tracciato ferroviario …
Fontana centenaria poco prima di Chiassis
per il resto è in lieve pendenza … GUARDIAMO POSITIVO … sarà bella la discesa!
Sia un percorso “ferroviario” come un sentiero/strada “militare-della Grande Guerra” non sarà mai ripidissimo, è stato costruito in leggera pendenza (permetteva ai treni o agli uomini, ai muli, ai carri di salire senza troppa fatica) … sarà lungo, pochi tornanti nel caso della strada (vedi la strada per il Monte Festa e il Forte sopra il Lago di Cavazzo … una delle prossime camminate) … ma che meraviglia!
Penso sempre che sto passando una giornata di festa, un momento di svago e la mia stanchezza è niente rispetto a chi ci ha lavorato e/o combattuto su queste montagne.
E come dico io … nessuno mi corre dietro … nessuno mi giudica … non ce la faccio?mi fermo e riposo oppure scendo dalla bici e proseguo a piedi …
nel fresco del bosco!
poco prima di Ovaro…vista sui monti della Val Pesarina !
E pedala, pedala, eccoci arrivati a Ovaro, località carnica dove c’è un via vai di ciclisti in partenza per … il Mostro!
l’Arco della partenza per …
… il mitico Zoncolan, LA tappa del Giro d’Italia! Indimenticabile il boato della gente in questo meraviglioso anfiteatro naturale, all’apparire del primo ciclista all’uscita dall’ultima galleria!
Zona Arrivo: aspettando il Giro 31 maggio 2014 … che giornata!!!
P.S. una curiosità: sulla Strada Regionale in località Chialina, poco oltre Ovaro, ogni volta che passo guardo due villette ME-RA-VI-GLIO-SE e SUPER COLORATE perchè ricche di fiori di ogni qualità! E’ uno spettacolo! 🙂
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Percorrendo la ciclabile, ci siamo fermati per un riposo rinfrescante sul greto del Fiume Fella, all’altezza di Carnia, poco prima che le sue acque si uniscano a quelle del Fiume Tagliamento.
Mentre camminavo sul greto del fiume … ho raccolto alcuni sassolini … ma cosa ho trovato? Fantastico!
Subito ho pensato al Gugjet, il simbolo della Carnia.Un piccolo cuore in ottone, ricurvo,regalo degli uomini alle loro amate, da legare al grembiule in vita, … per appoggiare la punta del ferro … in modo da non ferirsi mentre lavoravano a maglia!
Quanti calzini ha realizzato la nonna Maria con i quattro ferri a doppia punta…la guardavo ed era una magia, non capivo come riuscisse senza sbagliare ad incrociare i punti per ottenere quel “tubolare”…quel modo di lavorare veloce, veloce, seduta fuori casa sulla panca all’ombra, o in piedi affaccendata in altri lavori!…
Esemplari di questi Cuori finemente decorati si trovano presso il Museo Carnico delle Arti Popolari di Tolmezzo. Sembra di entrare, non in un Museo, ma in una casa abitata!E’ molto ben “illustrata” la vita di una volta, … in cucina … con quelle meravigliose credenze in legno con i tegami in rame, in sala con i mobili di legno massiccio ma finemente lavorati con esposto il “servizio” buono delle feste!…in camera da letto…con le cassepanche e i cassettoni del comò colmi di biancheria finemente ricamata…il famoso corredo della dote!
Anch’io ho portato in dote (no…no…non i cassettoni! 😉 ) delle lenzuola ricamate da me e da mia madre. Un paio ha degli inserti a tombolo, da me eseguiti alle Scuole Superiori!
Durante il rientro già pensavo a come valorizzarlo!
Avete presente lo show di un comico sui neuroni dell’uomo e della donna? ecco … io ero/SONO come al 1.20′ !!!! 🙂 🙂 🙂
Tempo fa ho realizzato un quadro a punto croce con un gatto, con diverse varietà del marrone.
L’ho appeso sopra un mobiletto (marrone! 😉 ) dove ho in bella mostra alcuni tipi di rocce raccolte nelle varie escursioni in giro per le montagne friulane …
ma sulla parete c’era “troppo” spazione bianco … … orrore! 😉
E allora … un foglio di cartoncino marrone e uno di plexiglass , tagliati a rettangolo (faranno da cornice)
… un rettangolo più piccolo realizzato con del feltro bianco (come passepartout)
… qualche filo da ricamo (delle stesse tonalità di quello usato per il ricamo “felino”)
… un pò di colla per fissare il tutto
… ed ecco appeso il mio Cuore Carnico !
Gli altri sassolini? niente piatti decorati (ne ho già due ma … non c’è due senza tre? 😉 …) e allora li ho messi nel mio piccolo “giardino”!!!
Partendo da Gemona del Friuli, questo anello ci porta verso nord, in compagnia del Fiume Tagliamento!
Cartina topografica,(n.13) macchina fotografica a portata di mano,… pronti…via!!!
Arrivati, attraverso la pista ciclabile, a Venzone,oltrepassato il ponte sul nostro Fiume, a Pioverno svoltiamo a destra, verso Borgo Sors e proseguiamo su strada asfaltata ai piedi del Monte S.Simeone.
Il Monte San Simeone è stato l’epicentro del terremoto del 06 maggio 1976.
In quegli anni, passando in macchina sulla strada statale per andare a Tolmezzo, mi ricordo che la chiamavo “la montagna delle piramidi bianche “…con il sismae le successive scosse, sul versante nord, si erano formati diversi conoidi di deiezione, dovuti alle numerose frane…
adesso dopo 40 anni, la natura ha preso il sopravvento, la montagna è verde, viva, per delle belle attivita’sportive, o per delle camminate storicheo naturalistiche(v.anche il vicino Monte Festa)… sapete come sono…non faccio una cammina, una pedalata e basta, devo imparare qualcosa, sempre!
Comunque, io non dimentico, e le varie mostre permanenti a Gemona del Friuli o a Venzone esistono per questo, per non dimenticare, i luoghi, le persone,le TANTE persone che hanno dato una mano … e le voci, le voci dei radio-amatori … … … basta,sono (ancora) troppo emozionata …
…
Ritorniamo alla pedalata!
E’ una bella strada ombreggiata,
con scorci aperti verso il bosco e il corso fluviale…
Sotto-passato il ponte dell’Autostrada, dopo poco , ad un bivio, si prende la strada bianca a destra, che ci porta a Cavazzo Carnico.
Strada Bianca
Monte Amariana
Torrente Faeit
Sorpresa anche qui…poco prima di uscire dal paese, alla sinistra, in mezzo alle case, segnalato, c’è il Mulino di Gaspar, un piccolo edificio, una chicca, … sembra una statuina per il Presepe!
Acqua, acqua, acqua, … si segue il canale … fino all’incrocio con la S.S.512 …
Da visitare a piedi (magari un’altra volta) la Palude das Fontanas, dall’altra parte della strada.Questo luogo faceva parte del vecchio “sito” del Fiume Tagliamento, o meglio, del Grande Ghiacciaio che si inoltrava fino alle porte di Udine! Ne avevo accennato in un precedente articolo parlando anche della Palude Vuarbis!
E adesso … si prende la pista ciclabile (percorso 12 – frazione 6) …
Queste ciclabili provinciali io le chiamo le diramazioni,le “braccia” della Ciclabile Alpe Adria, perchè ci consentono di esplorare e conoscere ancora meglio il Friuli Venezia Giulia, al “termine” ci si collega con quelle del Pordenonese, del Goriziano e del Carso Triestino! …
Dicevo:si prende la pista ciclabile (percorso 12-frazione 6)che costeggia a tratti la strada ma poi … si intrufola in mezzo al bosco …
… è un continuo saliscendi, bellissimo, suggestivo, tanto che non ho fatto fotografie, 😦 … scusate … mi sono divertita moltissimo, comunque adocchiate varietà di vegetazione, alberi, scorci naturalistici, flora, rocce, le mie amate roccee!!! L’unica è ritornare e percorrerla a piedi … 🙂 e via con gli scatti !!! 🙂
Arrivati a Tolmezzo, consiglio di seguire la segnaletica della ciclabile fino al ponte sul Torrente But. Così facendo, si “scende” verso il centro della cittadina, con le vie porticate,con il bel Duomo, ricco di opere d’arte, e con l’ Angelosul campanile, a me molto caro! 🙂
Attraverso la medioevale Porta di Sotto si esce dalla cittadina per proseguire lungo la Strada Provinciale (attenzione ai veicoli!) fino ad Amaro.
Si percorre la strada sotto l’occhio vigile del mio amato Monte Amariana …
Rileggendo l’articolo del Tag , lungo la ciclabile, a Cavazzo Carnico si riesce a vedere la Malga Avrint !!!
dalla Malga si vede il M.Amariana…
da “sotto”la malga è lassù, in quello spiazzo,all’incrocio dei versanti!
… Ritornando indietro con la memoria …
… ricordo che da piccolina, rientrando a casa dopo la visita-parenti in Carnia attraverso la Strada Statale , (l’Autostrada non era stata ancora costruita…ma quanto vecchia sono !?!?! 😉 🙂 ) soprattutto le sere invernali, le luci rosse e bianche delle macchine creavano su questa strada un serpente lungo lungo, toccando Carnia, Portis, poi Venzone con i DUE campanili uno vicino all’altro (mi meravigliavo ogni volta!) quello del Duomo di S.Andrea …
e quello della Chiesa di S.Giovanni Battista …
… per arrivare poi a Gemona del Friuli (sorta anche lei su un cono di deiezione!…oggi è la giornata dei coni! 😉 )… lo chiamavamo “il Presepio” per tutte le luci delle case e delle stradine!…
Adesso c’è ancora il “Presepe” gemonese … non c’è più il campanile della Chiesa di S.Giovanni Battista. Dopo il terremoto del 1976, come è noto, Venzone , uno dei Borghi più belli d’Italia,è stata ricostruita pietra su pietra,ma di questa Chiesa sono stati salvati e messi in sicurezza la facciata e parti della navata, “a memoria” di ciò che è successo.
Così come il paese di Portis “vecchia” (Portis “nuova” è stata costruita più a monte) alcuni edifici pre-terremoto vengono utilizzati come esercitazioni dei Piani di Emergenza dalla Protezione Civile…
E’ sempre una guerra di sentimenti felici e tristi quando arrivo in queste cittadine, l’unica cosa è “non dimenticare”.
…
Ricordo, sempre al rientro dalla visita parenti, che, dopo la zona industriale tolmezzina, a nord, verso il conoide dei Rivoli Bianchi, c’era una zona miliare, con le varie torrette di vedetta. Salutavo sempre i militari e ancora adesso, passando, li cerco …
…
ciao ciao!
Bianco, azzurro,verde!!!
Arrivati sul ponte del Fiume Fella, in località Carnia, ci si immette nella meravigliosa Ciclovia Alpe Adria e poi via giù fino a Venzone, costeggiando i Rivoli Bianchi (ancora”coni di deiezione” 🙂 …bravi! capito la lezione!clap!clap!)… sbirciatina d’obbligo al Laghetto Minisini… ogni volta diverso, ogni volta sorprendente!
ed eccoci arrivati a Gemona del Friuli, il nostro punto di partenza!
Buon giro!
Mandi Mandi
Beta
e , come sempre, per NON DIMENTICARE … Giulio era con me!
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Oggi messaggio urgente, anzi urgentisssssssimisssssssimo del nostro amicoAngelo !
(ridi ridi che la mamma ha fatto gli gnocchi 😉 )
Buona lettura!
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CiaoManu! Ti ho visto stamattina nella tua cameretta! niente scuola???
ma già, che sbadato, … BUONE VACANZE ESTIVE !!!!
No, no, io non andrò in vacanza, tranquillo, se vuoi ci sentiamo quando ne hai voglia, bandierina blu al vento ed io arrivo a raccontanti … vediamo … fammi pensare … la storia delle “forbici magiche”? Ti va?
Intanto ti avviso 😉 che anche i nostri quattro amici Leoni sono in vacanza! Bhè! sai com’è! Hanno nostalgia dell’Africa e siccome il viaggio è troppo faticoso, hanno trovato un luogo in città niente male per fare dei lunghissssssssimi riposini!
Qualche palma, terreno sabbioso, piante grasse, un pò di nascondigli tra la vegetazione per qualche “attacco” alle gazze ladre (tranquillo:solo per gioco!)… hai mai visto il cartone animato del Re Leone? ecco una cosa del genere.
Hai capito dov’è questa oasi? Ti aiuto…
E’ una grande aiuola che si trova sotto il cavalcavia di viale Cadore, all’incrocio con via Martignacco! Bella vero? Io direi particolare !
Zia Beta mi ha raccontato che in vari punti della Città ci sono tante zone verdi, giardini (noi conosciamo bene il Giardino Rigasoli, vero?) con alberi secolari e tanti fiori colorati e profumati e delle aiuole ognuna con una caratteristica floristica diversa:
c’è il ” Giardino Blu” in Piazza Unità d’Italia che ricorda la vegetazione lungo i corsi d’acqua …
il “Giardino Zen” di via Castellana, molto orientale …
e poi c’è uno piccolino (è il preferito di zia Beta) all’incrocio tra via Poscolle e via Zanon. E’ composto da molti fiori colorati, un vecchio albero d’ulivo e … una piccola panchina!
Ti lascio indovinare chi ci si sdraia sopra fra una corsa e l’altra ! 😉
Mi chiedi che cos’è quel disco di pietra? … è una storia un pò … bagnata! 😉 uno di questi giorni te la racconterò!
Ricorda, che tu vada in montagna a camminare, in campagna a pedalare lungo le piste ciclabili o al mare per tante, tante nuotate, … ci sarò sempre, (ricordi il nostro segreto? 😉 ) ,magari assieme agli altri Angeli che già conosci…
Ma forse ce ne sono altri in Regione e anche fuori, in giro per l’Italia … chissà … se li vedi, fai una foto e … salutameli ! 😉
in montagna !
in campagna !
al mare !
Buone Vacanzeeeeee !!!
P.S. quando sei in Piazza Unità d’Italia, guardati intorno…su un muretto di una casa privata si è appostato un cugino dei nostri amici (è venuto a trovarli!)…visto?
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