Buongiorno! Come sapete il mio mezzo di locomozione in giro per la città è la bicicletta. Giorni fa,rientrando a casa, mi sono presa una bella lavata! Munita di mantella, fanalini mi sono divertita come una pazza sotto la pioggia. Bagnata ma contenta come ho scritto su Instagram e allora perchè non farvi partecipi anche voi?
Mentre pedalavo, mi sono venute in mente queste canzoni sempre sul tema della pioggia:
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Una passeggiata nei dintorni del Lago di Cavazzo (Udine) e precisamente lungo la Palude Vuarbis, visitata in estate in una precedente escursione.
Percorrendo la strada che da Interneppo-Lago di Cavazzo porta a Cavazzo Carnico si arriva ad incrociare sulla sinistra la strada secondaria per Venzone (fiancheggia tutto il lato nord del Monte S.Simeone:fare attenzione,è un percorso ciclo-turistico!).
Dicevo,all’incrocio si può posteggiare la macchina.A nord dello specchio d’acqua parte una stradina sterrata.D’estate (meglio) tramite un sentiero in mezzo alla vegetazione (attenzione!) si cammina intorno. Ma il bello è durante la stagione invernale perchè…
… grazie all’assenza di vegetazione,è possibile già da bordo-strada, scorgere MEGLIO il geosito della Palude Vuarbis.
“Secondo una (…)tesi (si legge) riconduce la depressione all’erosione operata dall’antico ghiacciaio del Tagliamento, trasfluente nella valle (…) occupata dal Lago di Cavazzo”!!!
Ogni volta che passo da queste parti, o che osservo la zona dall’alto
mi meraviglio sempre della forza della natura, in questo caso dell’acqua, del ghiaccio! L’antico percorso del nostro Fiume !
I depositi di ghiaie (“conglomerati pleistocenici”*) formano i rilievi su cui è posto l’abitato di Cesclans (a sn.nella foto; in BLU è indicato il Prato Falnor (di cui ho parlato nel precedente articolo e in ROSSO la Palude).
* Pleistocene: Era Quaternaria Periodo da 1.800.000 a 125.000 anni fa !
“rio”ghiacciato!
Ice-Palude!
Facendo un pò di attenzione, si possono notare in diverse zone la tipica vegetazione lacustre, di torbiera, come i pennacchi della Tifa (Typha latifolia) o le infiorescenze della Canna palustre (Phragmites australis) un pò…secchi adesso 😉 ma “segnalatori” di acqua!
piante di TIFA (in estate! )
L’acqua…l’acqua che filtra attraverso il terreno e forma dei disegni magnifici in questo periodo gelido! 🙂 è stata una bella sorpresa!(Attenzione a dove mettete i piedi!)
fuochi d’artificio dal fondo della Palude!bollicine ghiacciate! Cin cin! 🙂
L’acqua mi ha fatto anche un regalo! 😉 Dato che mi piace osservare il cielo…
Sole,Giove,Marte,Venere,Terra,Luna …
Meravigliosoooo! 🙂
dalla P.Vuarbis guardano il M.Festa!
dal M.Festa guardando la P.Vuarbis!
Vi segnalo che stanno pulendo il bosco nella zona-nord del Lago di Cavazzo, probabilmente per “allungare” il sentiero che lo costeggia.Bello!La cura per questa località la noto ogni anno, c’è sempre una sorpresa, un cartello esplicativo nuovo, un percorso nuovo, si vede quanto le persone del luogo vogliono “bene” al lago!Grazie per il bel lavoro!
Buone camminate! Copritevi bene, senza dimenticare la sicurezza, e via all’aria aperta!
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Siamo partiti! Imboccata la strada del nuovo anno! Ancora tanti auguri di Buon Anno 2017!
Imbunit di nef e glazze
Colmo di neve e ghiaccio
a brazzèt dal an novèl,
a braccetto con l’anno nuovo,
Carnevàl al fas la danze
Carnevale fa una danza
cu’ la plume sul ciapiel.
con la piuma sul cappello.
E se pur la vite ‘a s’ciampe
E anche se la vita scappa
dì par dì des nestris mans,
giorno dopo giorno dalle nostre mani
nus convèn no pensai sore
ci conviene non pensarci su’
e dismentea’ i malàns.
e dimenticare i malanni!
Mi immagino, in questi primi giorni di gennaio, in alto, su in cima ad un monte, mentre guardo il panorama e penso al programma di escursioni, di pedalate, di gite in questa o quella cittadina, di scoperte durante le visite ad un Museo o presso una Riserva Naturale, sempre con la macchina fotografica e sempre con #VPGR.
Sistemata la parte “burocratica-fiscale” con elenco di tutte le scadenze di documenti, visite, programmi vari, certificati,…naturalmente con l’immancabile presa in giro di Beta-famiglia “Siamo il 02 gennaio e mamma non è ANCORA andata a pagare (…) che scade il 31??? Orrrrrore!!! ” 😉
Sono un pò fissata con l’ordine (ne sapete qualcosa) ma con le “carte” io non scherzo, ho tutto sott’occhio e cosa non da poco, si programma meglio la spesa mensile.
Dicevo, sistemata questa parte (“fuori il dente fuori il dolore!”)posso dedicarmi alle mie passioni ! 🙂
Il tempo è sereno, anche troppo, per il periodo e per i miei gusti.
Ieri in un giardino ho visto la prima farfalla, le prime gemme sugli alberi e qualche nota floreale di colore!
Natale è passato (dopo tanta attesa, sigh!) e, almeno qua da me, è stata una bella giornata di sole, quindi seguendo il proverbio friulano ,a Pasqua pioverà! 🙂
Le giornate si stanno allungando,ve ne siete accorti? Il mio punto di riferimento è la terrazza dalla quale osservo il tramonto e da qualche giorno il nostro Astro è ritornato a far capolino !
A Sant’Antoni di zenar, une ore biel avual
Il giorno di S.Antonio (17 gennaio) porta un’ora di luce in più.
“Seguiremo” il sole giorno per giorno! 🙂
Zenar sut, vilan ric
Con Gennaio asciutto, senza pioggia, il contadino diventerà ricco.
La fumate di zenar e puarte nef in març
Se a Gennaio arriva la nebbia, Marzo porterà la neve.
Sant Pauli scur, dal unvier no sin fur
Se il giorno di S.Paolo (25 gennaio) è coperto, nuvoloso,scuro, il bel tempo dovrà attendere, “dell’Inverno non siamo fuori”, farà ancora freddo.
Attenzione!Naso all’insù già da stasera perosservare una nascente Luna con vicino Venere e Marte!In attesa di Giove e poi di Saturno vicino alla bella costellazione dello Scorpione con la brillante Antares.
Per chi fa le ore piccole c’è la possibilità di vedere delle Stelle Cadenti!
Leggendo uno degli articoli sulla Costellazione dello Scorpione, mi sono ricordata di avere anch’io alcuni francobolli della Repubblica di San Marino dedicati alle stelle! Leone e Sagittario! Grazie Stefano e C. per le preziose informazioni!#BuonaOsservazione!
E per finire … 😉 Quando cambiavo il calendario in bella vista in cucina, un gioco con i miei due piccoli (ormai non più) pargoli era guardare la disposizione dei numeri e … via con le tabellineeee!!!
Vi va di provare?Guardate in orizzontale, verticale e anche in diagonale!
Questo mese c’è la tabellina del 6 e del 7 e poi “con il salto della rana” 😉 quella del 2, del 3 e del 4!e adesso andate a “studiare matematica” con il vostro Calendario!
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Il percorso ciclo-turistico che propongo è collegato al n.4 , seguendo la descrizione della Ciclabile – percorso n.11 da Tolmezzo a Ovaro.
Partendo dal Capoluogo Carnico ci si immette,dopo il ponte sul Torrente But, a sinistra, verso l’abitato di Caneva di Tolmezzo.
Si attraversa pinete e prati coltivati …
… il bello delle ciclabili/passeggiate è la variabilità stagionale ! quindi buone scoperte!
… passando nelle vicinanze della Chiesa della Madonna del Sasso (del XVI sec.) , della Pieve di S.Maria Maddalena sul Monte Santina e per ultimo, ma non per importanza, alla Chiesa della Madonna del Ponte con vicino un importante sito archeologico.
Chiesa della Madonna del Ponte
Come tutta la Carnia, anche questa zona è ricca di Chiesette votive, ognuna ha una struttura architettonica particolare e una storia legata alla vita del paese, per non parlare dei tesori pittorici, degli altari lignei che abbelliscono gli interni. Mi ha sempre colpito la storia del Santuario della Madonna di Trava, nel comune di Lauco, sopra Villa Santina (Ud).
A piedi si possono toccare questi luoghi di culto attraverso sentieri o strade secondarie. E’ un bel percorso per conoscere e meditare un pò …
Torniamo alla ciclabile …
Costeggiando il Torrente Degano si pedala su su … lungo il percorso della vecchia ferrovia (“riciclo” di un sedime non utilizzato, come per la magnificaAlpeAdria ! ben fatto! ) fino ad arriva ad Ovaro. C’è uno “strappo”in località Chiassis … perchè si esce dal tracciato ferroviario …
Fontana centenaria poco prima di Chiassis
per il resto è in lieve pendenza … GUARDIAMO POSITIVO … sarà bella la discesa!
Sia un percorso “ferroviario” come un sentiero/strada “militare-della Grande Guerra” non sarà mai ripidissimo, è stato costruito in leggera pendenza (permetteva ai treni o agli uomini, ai muli, ai carri di salire senza troppa fatica) … sarà lungo, pochi tornanti nel caso della strada (vedi la strada per il Monte Festa e il Forte sopra il Lago di Cavazzo … una delle prossime camminate) … ma che meraviglia!
Penso sempre che sto passando una giornata di festa, un momento di svago e la mia stanchezza è niente rispetto a chi ci ha lavorato e/o combattuto su queste montagne.
E come dico io … nessuno mi corre dietro … nessuno mi giudica … non ce la faccio?mi fermo e riposo oppure scendo dalla bici e proseguo a piedi …
nel fresco del bosco!
poco prima di Ovaro…vista sui monti della Val Pesarina !
E pedala, pedala, eccoci arrivati a Ovaro, località carnica dove c’è un via vai di ciclisti in partenza per … il Mostro!
l’Arco della partenza per …
… il mitico Zoncolan, LA tappa del Giro d’Italia! Indimenticabile il boato della gente in questo meraviglioso anfiteatro naturale, all’apparire del primo ciclista all’uscita dall’ultima galleria!
Zona Arrivo: aspettando il Giro 31 maggio 2014 … che giornata!!!
P.S. una curiosità: sulla Strada Regionale in località Chialina, poco oltre Ovaro, ogni volta che passo guardo due villette ME-RA-VI-GLIO-SE e SUPER COLORATE perchè ricche di fiori di ogni qualità! E’ uno spettacolo! 🙂
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Partendo da Gemona del Friuli, questo anello ci porta verso nord, in compagnia del Fiume Tagliamento!
Cartina topografica,(n.13) macchina fotografica a portata di mano,… pronti…via!!!
Arrivati, attraverso la pista ciclabile, a Venzone,oltrepassato il ponte sul nostro Fiume, a Pioverno svoltiamo a destra, verso Borgo Sors e proseguiamo su strada asfaltata ai piedi del Monte S.Simeone.
Il Monte San Simeone è stato l’epicentro del terremoto del 06 maggio 1976.
In quegli anni, passando in macchina sulla strada statale per andare a Tolmezzo, mi ricordo che la chiamavo “la montagna delle piramidi bianche “…con il sismae le successive scosse, sul versante nord, si erano formati diversi conoidi di deiezione, dovuti alle numerose frane…
adesso dopo 40 anni, la natura ha preso il sopravvento, la montagna è verde, viva, per delle belle attivita’sportive, o per delle camminate storicheo naturalistiche(v.anche il vicino Monte Festa)… sapete come sono…non faccio una cammina, una pedalata e basta, devo imparare qualcosa, sempre!
Comunque, io non dimentico, e le varie mostre permanenti a Gemona del Friuli o a Venzone esistono per questo, per non dimenticare, i luoghi, le persone,le TANTE persone che hanno dato una mano … e le voci, le voci dei radio-amatori … … … basta,sono (ancora) troppo emozionata …
…
Ritorniamo alla pedalata!
E’ una bella strada ombreggiata,
con scorci aperti verso il bosco e il corso fluviale…
Sotto-passato il ponte dell’Autostrada, dopo poco , ad un bivio, si prende la strada bianca a destra, che ci porta a Cavazzo Carnico.
Strada Bianca
Monte Amariana
Torrente Faeit
Sorpresa anche qui…poco prima di uscire dal paese, alla sinistra, in mezzo alle case, segnalato, c’è il Mulino di Gaspar, un piccolo edificio, una chicca, … sembra una statuina per il Presepe!
Acqua, acqua, acqua, … si segue il canale … fino all’incrocio con la S.S.512 …
Da visitare a piedi (magari un’altra volta) la Palude das Fontanas, dall’altra parte della strada.Questo luogo faceva parte del vecchio “sito” del Fiume Tagliamento, o meglio, del Grande Ghiacciaio che si inoltrava fino alle porte di Udine! Ne avevo accennato in un precedente articolo parlando anche della Palude Vuarbis!
E adesso … si prende la pista ciclabile (percorso 12 – frazione 6) …
Queste ciclabili provinciali io le chiamo le diramazioni,le “braccia” della Ciclabile Alpe Adria, perchè ci consentono di esplorare e conoscere ancora meglio il Friuli Venezia Giulia, al “termine” ci si collega con quelle del Pordenonese, del Goriziano e del Carso Triestino! …
Dicevo:si prende la pista ciclabile (percorso 12-frazione 6)che costeggia a tratti la strada ma poi … si intrufola in mezzo al bosco …
… è un continuo saliscendi, bellissimo, suggestivo, tanto che non ho fatto fotografie, 😦 … scusate … mi sono divertita moltissimo, comunque adocchiate varietà di vegetazione, alberi, scorci naturalistici, flora, rocce, le mie amate roccee!!! L’unica è ritornare e percorrerla a piedi … 🙂 e via con gli scatti !!! 🙂
Arrivati a Tolmezzo, consiglio di seguire la segnaletica della ciclabile fino al ponte sul Torrente But. Così facendo, si “scende” verso il centro della cittadina, con le vie porticate,con il bel Duomo, ricco di opere d’arte, e con l’ Angelosul campanile, a me molto caro! 🙂
Attraverso la medioevale Porta di Sotto si esce dalla cittadina per proseguire lungo la Strada Provinciale (attenzione ai veicoli!) fino ad Amaro.
Si percorre la strada sotto l’occhio vigile del mio amato Monte Amariana …
Rileggendo l’articolo del Tag , lungo la ciclabile, a Cavazzo Carnico si riesce a vedere la Malga Avrint !!!
dalla Malga si vede il M.Amariana…da “sotto”la malga è lassù, in quello spiazzo,all’incrocio dei versanti!
… Ritornando indietro con la memoria …
… ricordo che da piccolina, rientrando a casa dopo la visita-parenti in Carnia attraverso la Strada Statale , (l’Autostrada non era stata ancora costruita…ma quanto vecchia sono !?!?! 😉 🙂 ) soprattutto le sere invernali, le luci rosse e bianche delle macchine creavano su questa strada un serpente lungo lungo, toccando Carnia, Portis, poi Venzone con i DUE campanili uno vicino all’altro (mi meravigliavo ogni volta!) quello del Duomo di S.Andrea …
e quello della Chiesa di S.Giovanni Battista …
… per arrivare poi a Gemona del Friuli (sorta anche lei su un cono di deiezione!…oggi è la giornata dei coni! 😉 )… lo chiamavamo “il Presepio” per tutte le luci delle case e delle stradine!…
Adesso c’è ancora il “Presepe” gemonese … non c’è più il campanile della Chiesa di S.Giovanni Battista. Dopo il terremoto del 1976, come è noto, Venzone , uno dei Borghi più belli d’Italia,è stata ricostruita pietra su pietra,ma di questa Chiesa sono stati salvati e messi in sicurezza la facciata e parti della navata, “a memoria” di ciò che è successo.
Così come il paese di Portis “vecchia” (Portis “nuova” è stata costruita più a monte) alcuni edifici pre-terremoto vengono utilizzati come esercitazioni dei Piani di Emergenza dalla Protezione Civile…
E’ sempre una guerra di sentimenti felici e tristi quando arrivo in queste cittadine, l’unica cosa è “non dimenticare”.
…
Ricordo, sempre al rientro dalla visita parenti, che, dopo la zona industriale tolmezzina, a nord, verso il conoide dei Rivoli Bianchi, c’era una zona miliare, con le varie torrette di vedetta. Salutavo sempre i militari e ancora adesso, passando, li cerco …
…
ciao ciao!Bianco, azzurro,verde!!!
Arrivati sul ponte del Fiume Fella, in località Carnia, ci si immette nella meravigliosa Ciclovia Alpe Adria e poi via giù fino a Venzone, costeggiando i Rivoli Bianchi (ancora”coni di deiezione” 🙂 …bravi! capito la lezione!clap!clap!)… sbirciatina d’obbligo al Laghetto Minisini… ogni volta diverso, ogni volta sorprendente!
ed eccoci arrivati a Gemona del Friuli, il nostro punto di partenza!
Buon giro!
Mandi Mandi
Beta
e , come sempre, per NON DIMENTICARE … Giulio era con me!
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Un pò di legnetti raccolti durante le mie passeggiate, dipinti con colore acrilico azzurro, tenuti insieme da un intreccio fatto con dello spago …
qualche decorazione floreale in legno …
su delle piccole tavolette di compensato ho creato una “segnalazione” bianco-verde e bianco-rossa scrivendo con il pirografo le località friulane di Grado , di Marano Lagunare e di Trieste, territori ricchi di natura, di storia, … (oasi protette, mare,lagune, falesie,zone carsiche, …reperti romani,palazzi asburgici,…quanto amo il mio FVG!)
e se raccogliete dei fiori durante le passeggiate … un vasetto di vetro (quello della crema di nocciole andrà bene!) qualche metro di spago incollato lungo i margini, qualche decorazione estiva ed ecco pronti il mio modo per augurarvi…
Grazie ad una iniziativa della Pro loco locale, ho avuto la possibilità di percorre dei vecchi ma ripristinati sentieri partendo da Porzus, località in Comune di Attimis,a nord est di Udine.
Le Guide ci hanno fatto conoscere diversi aspetti del luogo …
L’anello permette la visita al Castello di Partistagno e a quello Superiore di Attimis per rientrare a Porzus attraverso i boschi e i prati sovrastati dal MonteScalutta .
Già dai Castelli c’è un bellissimo panorama sulla pianura friulana!
peccato per a foschia…sarà per la prossima volta!nei giorni limpidi si vede il Golfo di Trieste e l’Istria!
Ogni volta che guardo i panorami della Regione,mi vengono in mente le Torri della Muraglia Cinese: erano “a vista” l’un l’altra …
Al centro… il Castello di Udine
…come succede qua in Friuli con i vari Castelli, Torri, Forti Militari,”a vista”… bello!
e quello Superiore di Attimis in fase di lavoro di recupero e di studio, ma il fascino c’è sempre!
E’ una zona ricca di flora (c’è uno studio in atto dell’Università di Udine)
visto … e fotografato molti esemplari di
Giaggiolo Susinario
e del fiore di Dittamo (Dictamnus Albus Fam. Rutaceae) o comunemente Limonella per le sue foglie dal profumo agrumato!
Non sono mancate … tracce di fauna ! 😉
“aratura” speciale !
E’ dovuta dal passaggio dei Cinghiali alla ricerca delle patate dell’Aglio Selvatico con le sue belle e profumate infiorescenze ! Ne sono golosissimi!
Lungo il percorso ho notato anche affioramenti di roccia … strati di Flysch, sedimenti compattati,depositi marini di 100 mln.di anni circa, periodo Cretacico!
La forza della natura, del movimento delle placche della crosta terreste ha fatto il resto!
E poi l’acqua con i suoi giochi di luce tra la vegetazione … sulla roccia …
Non potevano mancare i miei amati Alberi! Sono boschi ricchi di Ciliegi, alcuni davvero grandi anche di altezza! Sono tenuti in grande considerazione e protezione dagli abitanti.
Rientrando a Porzus, poco fuori si può visitare il luogo dove è avvenuto un avvenimento storico…per non dimenticare.
e per non dimenticare…Giulio era … E’ CON ME! #VPGR
… al prossimo itinerario!
Mandi Mandi
Beta
N.B. Un GRAZIE alle Guide di questa bella iniziativa, e anche a tutti i paesani, che mi hanno fatto conoscere e trasmesso il loro amore per il territorio.
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Qualche ora libera? Voglia di uscire di casa? Ecco la mia proposta su un tratto della ciclabile Alpe-Adria , quella che da Udine sud porta a Palmanova.
Seguendo la segnaletica marrone della ciclovia (è impossibile perdersi tanto è ben segnalata!) … si esce da Udine attraverso via Buttrio…lungo la S.P.37 si arriva a Pradamano…si sottopassa la S.R.56 …
filari di gelsi tra campi coltivati a cereali,vitigni
… e poi si giunge a Pavia di Udine, …
gli Iris gialli nei corsi d’acqua protetti dai filari di Gelsi ben potati
… Selvuzzis, …
… Lauzacco, …
… Persereano,una visita a Ronchi Popereacco per poi rientrare …
… attraversando S.Stefano Udinese,Tissano, Risano, Lumignacco, Cargnacco e Udine.
Le varianti sono molte, dipende dal tempo che abbiamo, comunque sono pedalatelungo la campagna friulana, in piano, ricche di storia, di paesaggi agrari, di natura, di profumi, di colori …
nuovi germogli
fiori profumati di sambuco e acacia
“cuore” di abete
“profumo” d’uva !
i rossi papaveri che spiccano tra l’azzurro ed il verde
i frutti “stellati” del Carpino Bianco…gli ACHENI
Basta guardare con curiosità…ed è una meraviglia ogni volta!
Arrivando a Santo Stefano Udinese lungo le vie, troverete dei pannelli fotografici ed esplicativi della storia e della vita dei personaggi di questo e degli altri paesi che fanno parte del Comune di Santa Maria La Longa (Mereto di Capitolo, Rochiettis,Tissano, S.Stefano Udinese).
… di varie attività lavorative svolte (la trebbiatura, la panificazione,…) e di persone (il maestro,il meccanico,il postino,le lavandaie,…) … come dice il titolo in friulano:
“Il passat…mi inlumine (il Passato …mi illumina)
Guardare il passato per affrontare il futuro”
…quindi buona ricerca e buona scoperta! 😉
Nel Comune di Santa Maria La Longa una sosta in piazza davanti al monumento a ricordo del poeta Giuseppe Ungaretti e della sua famosa poesia “Mattina”… per non dimenticare il sacrificio di molti soldati nella Grande Guerra, e qui si apre un altro capitolo di luoghi, di persone del nostro Friuli,…ma questa è un’altra storia.
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Ieri sera ho preso un pezzo di stoffa gialla (era un pantaloncino della mia bimba) e con del filo nero l’ho ricamata.🥰
Ho realizzato un bottone (gli accessori di metallo si trovano in merceria facilmente) che, grazie all’asola, me lo appendo nella catenella della collana…SEMPRE…#PERGIULIO.
Dai mamme, condividete questo post, fate il bottone, non importa se non sapete ricamare,…basta passare sopra e sotto un filo ,… non è niente di difficile …sono altre le cose difficili… fate il bottone per indossarlo sempre! #PERGIULIO .