CONSIGLIO DI LETTURA – 29

Buongiorno … con un libro in mano 📚.

Come scrivo anche in fondo all’articolo, quando leggo prendo appunti, annoto la pagina dove ho trovato “un’immagine” che fa parte della mia Vita, che mi ricorda un momento trascorso insieme alla mia famiglia.

Il bello della Lettura!📚😍

Dopo la pausa privaver-estiva riprendo questa mia “rubrica” … anche perchè, dopo tante letture 📚ho un sacco di foglietti con gli appunti testimoni dei miei momenti serali📚📚📚e che (alcuni appunti, appunto 😉) li voglio condividere con voi, come sempre, come con tutto il resto, … son fatta così.🥰

In questo libro si parla (ma guarda un pò … 😍🥾⛰🥾) di Montagna, di Boschi, di Neve,…

Di due amici che insieme trascorrono giornate in mezzo alla Neve ed io leggendo le loro giornate ho pensato a …

mi aveva indicato la partenza della vecchia seggiovia

… alla vecchia funivia verso il Monte Santo di Lussari. Quante sciate lassù in alto, abbracciata dalle montagne, con il Jof Fuart e laggiù il Montasio, ricche di Storia (geologica, militare, naturalistica, alpinistica) e osservata nelle mie discese dalla Madonnina del Monte Lussari, simbolo di Pace tra i popoli dell’Italia, della Slovenia e dell’Austria.

“(in Africa) era riuscito a cartografare una vasta area , a trovare i segni della presenza dell’acqua nel passato in quello che era una zona desertica”

… cent’anni fa il geologo Ardito Desio trovò il petrolio nelle spedizioni italiane in Libia.

“Leonardo da Vinci aveva formulato alcune teorie (…) di geologia (…) come la sua intuizione del fatto che, se nei luoghi di montagna si trovavano dei fossili di conchiglie, la spiegazione doveva essere che in passato (…) fossero stati dei fondali marini.”

… anche i fossili aveva osservato il mio adorato Leonardo! Chissà se sarà svenuto come sono svenuta io, super contenta 😍 al cospetto del geosito del gruppo del Monte Canin!

“(…) erano passati cinquanta minuti dalla morena su cui ci eravamo seduti (…)” I protagonisti sono arrivati al ghiacciaio.

Ho visto diversi ghiacciai alpini in questi anni e (purtroppo) il loro costante ritirarsi guardando le morene frontali e laterali … mi duole il cuore ogni volta. Sul posto osservo i “fianchi” della montagna, guardo fin dove era arrivato il ghiacciaio, quanto era alto. Poi a casa osservo le fotografie su com’erano pochi anni fa … e mi duole il cuore.

Ma la geologia insegna anche a guardare i fianchi delle vallate, delle montagne ed osservare il passaggio di un antico ghiacciaio … sempre interessante i dintorni di Gemona del Friuli , verso il Monte Glemina, oppure pedalando lungo la zona collinare, le antiche morene frontali … come la coperta stesa sul letto del gigante “Bien Friul”🥰: si sveglia e con i piedi la spinge in giù e poi … via per un bel bagno in mare! Ecco, la “coperta” lasciata così giorno 🌿 dopo 🌳 giorno 🌳🌳🌳 ha formato la catena collinare .

“(…) Diverso era l’abete rosso che, invece, con il suo apparato radicale superficiale, poteva essere facilmente sradicato ad esempio ad opera del vento (…).

Tempesta Vaia … ve la ricordate? E’ avvenuta giusto nel periodo di pubblicazione di questo libro. Durante una delle mie camminate ho visto la strada acciotolata in mezzo al “vuoto” e mi sono ricordata …

… di un giro in mountain bike (di “alcuni” anni prima 😉) in mezzo al bosco, salivamo verso le Sorgenti del Piave, in mezzo al bosco fitto fitto 🌲🌲, su questa salita acciotolata, in mezzo al bosco, fitto fitto 🌲🌲 …

“(…) a seconda della temperatura (…) si originavano cristalli dalle forme più varie (…)”

La neve! La protagonista di questo racconto. Ma quanto è bella: in primis il silenzio! Tutto ovattato intorno a noi. E poi la meraviglia delle sue forme, una diversa dall’altra che appaiono più luccicanti che mai al passaggio dei raggi del sole! E poi la sua “voce” mentre, in silenzio, si cammina … si impara a conoscerla, a sentire e vedere dove tira vento, dove è più ghiacciata o “morbida” … dove passa il rigagnolo d’acqua, dove è in battuta di sole … meravigliose le “girelle” di neve che scendono dal versante. In silenzio, sempre, così possiamo sentire il “croc” di un rametto spezzato, al passaggio di un animale nel bosco. Trovare le loro tracce (fresche? vecchie?) è sempre un’emozione.🥰💚

Della storia personale di Michele e di Francesco … lascio a voi il piacere della lettura … adesso mi gusto il panino!😋😉🥰💚#sorrideresempre !

Quello che faccio, l’agricoltore, io lo faccio perchè piace a me. E penso che quello che posso e devo fare per mio figlio è altro: è insegnargli l’amore di credere in qualcosa“.

Insegnare al proprio figlio facendo e perchè no, anche facendoci aiutare. Ma soprattutto guardarlo negli occhi e sorridere contento, occhi e viso devono essere contenti del risultato ottenuto. E, come sempre, ogni esperienza nuova non viene mai bene al primo colpo, provare, provare e poi arriva … arriva la contentezza nei nostri occhi, la felicità di aver creato, prodotto, visto qualcosa che ci piace. Può essere l’orto, il giardino, una camminata, una pedalata, una mostra, una fotografia, una musica, … il nostro interesse, il nostro entusiasmo è d’esempio, è una cosa positiva e bella, è PER una cosa positiva e bella e può portare (al figlio) solo emozioni positive e belle.

coLIBRI!🥰💚 osservare e giovare con la Natura !

coLIBRI!😉🥰💚osservare e giocare con la Natura.

Buona “camminata” e conoscenza in compagnia dei libri.📚🥰

Beta

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Per saperne di più:

“I GIORNI DELLA NEVE” di Francesco Casolo e Michele Freppaz – ed.DeA Pianeta Libr srl – novembre 2018

“SULLE VIE DELLA SETE,DEI GHIACCIAI E DELL’ORO-di Ardito Desio-Ist.Geografico De Agostini -1987

“GEOSITI DEL FVG” – a cura di F.Cucchi, F.Finocchiaro e G.Muscio – Servizio Geologico Regione FVG – 2010

Monte Avanza : Carta Topografica n.1 SAPPADA-S.STEFANO-FORNI AVOLTRI – 1:25.000 – ed.TABACCO

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Come per ogni “Consiglio di Lettura” anche questo è la mia “impressione a caldo”: una frase, una parola, un’immagine subito la “fermo” annotandola in un foglio. Diventa mia. E’ parte della mia Vita.

Altri Consigli di Lettura 📚? Basta sfogliare il mio speciale “Libro” cercando “dei Tesori (I MIEI LIBRI”, qui a fianco 💻 , nella barra a destra, oppure (se siete con il telefonino) … scorrrrrete 🤿 sotto sotto sotto 🤿 … #fantasianoncimanca #sorrideresempre

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P.S. I miei articoli  NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate. E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.

CAMMINARE … RICORDANDO – 5

Un Buongiorno dalla montagna.🥾

Sfogliando le foto, ricordando un pò di qua, un pò di là … la mia vita 📸🚶‍♀️🥾🚵‍♀️📚 ***

Oggi sono nel mio posto del cuore ❤.

Girato in lungo ed in largo, tra casere, sentieri, ferrate, arrampicate, prati, montagne, cime ricche di Storia, di Geologia, di Donne e Uomini.

Monte Coglians, Creta della Chianevate, Pal Piccolo, casere Plotta, Collina Grande, Collinetta, Val di Collina, Floriz, Monumenz, … è la mia vita da montanara … iniziata qui.

Guardando la foto scattata da papà …

… è il Rifugio Marinelli, il vecchio rifugio Marinelli.

Noi ci si fermava nelle Casere sottostanti gestite da nonno e zii : il Rifugio lo guardavo lassù in alto ed era un punto di riferimento per me piccolina. Solo da ragazzina ci sono andata. Mi ricordo l’emozione, come se fossi arrivata in cima al (mio caro) K2!

Una piccola sala con il bancone e la cucina ed un’altra saletta dove gustare o questo o quello. Una minestra o la pastasciutta, punto. **** Sopra un’unica camerata: si dormiva tutti insieme, tra un brontolio se qualcuno russava (caro papà ti voglio tanto bene!) o se ti alzavi molto presto, prima dell’alba per salire in cima al Monte Coglians … sbattendo immancabilmente lo scarpone sul letto del vicino 😅… si andava a tentoni (e a memoria!😉) altro che luci di super torce o telefonini!

Ricordo il Libretto per mettere i timbri del “Giro dei 6 rifugi”, una delle prime guide escursionistiche transfrontaliere, siamo nei primi anni 80. Ce l’ho ancora, con i timbri dei Rifugi Marinelli, De Gasperi, Calvi, Pichl Hutte e Hochweissteinhaus, Italia e Austria insieme. E poi le medagliette-ricordo, spillate a casa su bastoni di legno oppure su cortecce trovate lungo le camminate.

Rientriamo verso il Passo Monte Croce Carnico, salutando il signor Biagio, svegliato all’alba per ascoltare il canto dei Galli Forcelli e osservando sui tornanti il lungo serpentone di auto austriache super colorate (è un tripudio di giallo, verde, rosso, blu!) ferme per i dovuti controlli al Confine tra Austria e Italia.

“Mamma ci fermiamo a prendere gli Esse di Timau?”***** 😋

Magnifici e … dolci ricordi insieme a mamma e papà.

Beta

*** Specifico che non pubblico mai dove sono a camminare adesso, in questo momento, sempre dopo … anche molto dopo … quindi bisogna informarsi sulla situazione attuale.

****Adesso è tutto cambiato, i Rifugi sembrano/sono Ristoranti/Alberghi … a me non piace, sono della vecchia guardia, un Rifugio deve fare il mestiere di Rifugio non di Ristorante. Ce ne sono molti in paese, in valle. Bastano quelli.

***** Da non confondere con quelli di Raveo, più fini e croccanti. Comunque uno più buono dell’altro.

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Per saperne di più:

Carta Topografica n.9 Alpi Carniche-Carnia Centrale – 1:25.000 – ed. TABACCO

“DENTRO LE ALPI CARNICHE” a cura di Giuseppe Muscio – ed. Maggio 2019

Museo di Storia Naturale di Udine

GEOPARCO delle ALPI CARNICHE

Museo della Grande Guerra di Timau (Udine)

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e le CICALE 🎶 CICALE CICALE!🎶

Giornate estive, calde 🌞,afose, “non per niente siamo a Luglio” come diceva spesso la mia saggia mamma.💗

Che io sia fuori a piedi 🚶‍♀️🏃‍♀️ in bicicletta 🚴‍♀️, o che sia in casa, mi tiene compagnia, come colonna sonora, la musicalità delle Cicale.

E qui si attiva la Beta #curiosacomeunascimmia!🥰📚📚📚🥰

#chissachilosa’ 🥰

Mentre la Cavalletta, la Locustra o il Grillo sono degli Insetti Ortotteri perchè hanno un apparato masticatore … gram 😋gram …

… la Cicala (come gli Afidi, le Cocciniglie, le Cimici) fa parte degli Insetti Emitteri: cioè ha un rostro che gli permette di pungere per poi succhiare la linfa delle piante … slurp 🥤 slurp !

La troviamo appoggiata sui grandi (e profumati) Pini da pinòli (Pinus Pinea) oppure sui Frassini.

Abita in alto, mimetizzandosi ben bene con il colore della corteccia.

Sappiamo della sua presenza grazie al “canto”.

Il “frinìo” (caratteristica propria dei maschi di Cicala) è udibile entro un raggio di 1,5 km. e non è dovuto al movimento continuo delle ali (come pensavo 🤔) ma da un vero apparato che si trova nella parte superiore dell’addome ventrale. #nonsifiniscemaidiimparare !

Il suono è prodotto dallo sfregamento di due piastre concave; sfregamento reso continuo dalla contrazione di fasce muscolari collegate alle piastre stesse. In più c’è una doppia cavità con un timballo ed un timpano, per una maggior acustica! 🎺🎶🎶🎶

Le migliaia di larve che nascono a fine estate dalle uova deposte sui rami giovani delle piante, cadono a terra e si sviluppano sottoterra nel corso di … due, quattro anche 15 anni, a seconda della Specie!

Meraviglia della Natura!🥰

La Cicada Orni è la più comune in Italia. Ce ne sono anche di Endemiche : una in Sardegna (Tibicen luctuosus) e una in Friuli Venezia Giulia (Cicala Carniolica).😍… ed indagando … 🔎

… ho scritto agli esperti del Museo di Storia Naturale della mia città e questa è la gentile ed esauriente risposta:

“Riguardo alla sua richiesta, posso dirle che Cicada carniolica da lei citata è segnalata in passato come specie endemica per la nostra regione, tuttavia le segnalazioni sono tutte datate e non trattano nello specifico la biologia della specie in questione. Peraltro, nella recente checklist della Fauna italiana la specie non è presente e lavori recenti ne segnalano la dubbia posizione sistematica. Gli studi sulle cicale della nostra regione sono molto lacunosi e ormai datati.”

Grazie dott. Paolo Glerean .

E poi … sfogliando la rivista …

… trovo un articolo di Roberto Parodi sulle Foci dell’Isonzo e sull’Isola della Cona, con i Cavalli Camargue e non solo!😍

Leggo della possibilità, o meglio della necessità di istituire un Parco Naturalistico .

E’ un articolo del 1988 (***) … e, anni dopo, il Parco è stato realizzato!😍

Magnifico posto. Da visitare sempre. Perchè OGNI stagione ha le sue sorprese, i suoi colori, le sue sensazioni.

W la Natura! 😍

Ciao Angelo di Grado!👋👋

A piedi, 🚶‍♀️o in bicicletta,🚴‍♀️ da Grado attraverso la meravigliosa ciclabile, …

… passando per la altrettanto spettacolare Val Cavalata, con i suoi Fenicotteri e non solo …

… per arrivare all’area naturale del Caneo, poi alle Foci dell’Isonzo, e perchè no, a Monfalcone , osservando un bellissimo panorama carsico con i paesi lassù in alto, la Rocca di Monfalcone, Duino, Miramare, Trieste, Muggia,l’Istria!

Che posti!😍

Punto di riferimento è la ciclabile , “la colonna vertebrale”come l’ho definita io (°°°) ma, curiosa come sono, mi “perdo” tra le stradine laterali ( le vertebre) che portano ad un altro angolo di laguna, ad una cascina, ad un’idrovora, a …, a …, tanto poi rientro sulla via maestra!🥰

Imparo ad orientarmi non con il cellulare (che è nel profondo fondo della sacca) ma osservando il Sole, la costa, gli alberi, le costruzioni, la cartina topografica!😀

Osservo i vari ambienti naturali, gli antici Boschi, le zone bonificate delineate da strade sterrate dritte dritte, come i cardi e decumani di romana memoria, assaporo a pieni polmoni il profumo dell’aria salata gradese, osservo i colori stagionali della varia vegetazione, ascolto il volare di un rapace o lo zampettare di un insetto tra i rovi, … in silenzio … fa rumore la Natura!🥰

Guardando questa foto (da Grado verso Punta Spin) mi parte l’idea per un nuovo argomento!🤦‍♀️

Scusate o voi che mi leggete ! Inizio con un soggetto per poi … perdermi in tanti altri.😅

Sono passata dalle Cicale alla Laguna, da Heather Parisi 🎶e le cicale …🎶a Lelio Luttazzi 🎶xe un can de Trieste … 🎶, dalla ciclabile dietro casa alle ciclabili gradesi-monfalconesi-aquileiesi-…

Un grazie per aver letto questo mio “compendio” di pensieri. 🥰

Non per niente abito in Friuli “Compendio dell’Universo” come diceva Ippolito Nievo🥰 residente nel Castello di Colloredo di Monte Albano, splendido edificio arroccato su uno dei Colli Morenici della Regione.

Per arrivarci c’è una panoramica strada dritta dritta. “Mi tuffo” nel passato … strada bianca, carrozza, andatura lenta dei cavalli, il castello lassù in alto, … 😍 … ecco, più forte di me, sono già partita 🏇 per un’altra Storia.😅🥰

Che giovane!😄E’ da un pò di anni che osservo i miei amati alberi!🥰

Un abbraccione e …

… un saluto al cammello gradese!🥰#osservaresempre 🚶‍♀️🚴‍♀️!👋👋

Buone letture e … scoperte! #meravigliarsisempre ovunque voi siate! 😍 E buone camminate e/o pedalate!🚶‍♀️🚴‍♀️

Beta

(***) Leggo le Riviste di alcuni decenni fa. Mi accorgo di quanto è stato fatto nell’ambito della Ricerca, della Conservazione di Aree Naturalistiche, come sono cambiati gli atteggiamenti nei confronti della Natura. Vedo le differenze e traggo le conclusioni.

Nota per sorridere un pò: guardo la pubblicità delle macchine, dei prodotti dolciari, delle macchine fotografiche, … che strane cose!😄E’ passato(appena) un trentennio … sembra preistoria!😀 W la Ricerca!

(°°°) A breve vi aggiorno su un’altra “colonna vertebrale”!🥰🚴‍♀️🚶‍♀️🥾Preparate bici e/o scarponi e zaino!

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Per saperne di più:

articolo “MEGLIO CICALA…” di Vincenzo Ferri su “OASIS Mensile di Natura Ecologia Fotografia”-Musumeci Editore – n.6 anno IV – Giugno 1988

“LO ZINGARELLI MINORE”Vocabolario della Lingua Italiana -di Nicola Zingarelli – Zanichelli Editore – 2001

“GRANDE ENCICLOPEDIA PER RAGAZZI-ANIMALI-vol.1-la Biblioteca di Repubblica -ed.speciale 2005

“ITINERARI CICLOTURISTICI” ed.ODOS2 LIBRERIA EDITRICE – 2015 – Guida n.2 GRADO-TRIESTE 1:35000

“VALLE CAVANATA, FOCI DELLO STELLA VALLE CANAL NOVO Laguna di Grado e Marano” -Test. F.Perco,G.Simonetti – Ed.GIUNTI – 1999

“LA FOCE DELL’ISONZO” Riserva Naturale Regionale – Tsti di F.Perco, G.Simonetti, C.Venturini – ed.GIUNTI -1998

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P.S. I miei articoli  NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.

PROFUMI di GORIZIA!

Buongiorno tutto il giorno!

Passeggiando per i prati intorno a casa ho raccolto un mazzetto di fiori, erbe, rametti tra cui …

… la FILLIREA – Phillyrea Latifolia

Cronos, padre di Zeus, si innamora di Filira, una ninfa del mare. Per stare sempre insieme, si trasformano in una coppia di cavalli e dalla loro unione nasce il centauro Chirone. Filira, impaurita dalle sembianze del figlio, chiede agli Dei di venir trasformata in albero. E gli Dei esaudiscono il suo desiderio.

E’ una pianta utilizzata nei secoli scorsi nei giardini, con potature “creative” per abbellire gli spazi verdi delle ville.

La sua foglia, se rotta, emana un profumo, un buon profumo che mi porta indietro nel tempo … a Gorizia (v.1*) durante le vacanze estive.

Veduta dal cortile interno del Palazzo Arcivescovile (v. 2*)

Laggiù, sotto la collina del Castello di Gorizia, c’è un piccolo vialetto con la siepe odorosa di Fillirea, che conduce ad un bosco fitto fitto, con un tavolo e delle panchine in pietra: il mio angolo-gioco.

Davanti, il grande orto coltivato da nonno Ciso (diminutivo di Tarcisio).

Le file degli asparagi, l’insalata, i succosi pomodori 😋, le tegoline, i cetrioli, … raccolti e sistemati nella casetta adiacente al Palazzo del Vescovo: una stanza con un bancone, ricca di profumi e colori di ortaggi ed un’altra stanza per gli attrezzi … profumo di legno, di metallo, di olio per il motocoltivatore.

E’ (il motocoltivatore) più grande di lui, di nonno Ciso: ci si meraviglia sempre della forza in quelle esili braccia, di quelle Mani che tanto hanno lavorato!🥰

E poi … c’è la serra con i vasi di ciclamini, di margherite, di primule : il sole che scalda i vetri “velati”, il profumo di terracotta, di umido, di muschio e le vasche colme d’acqua dove sguazzano le ranocchie!

E poi … il filare di vite, un pergolato di uva bianca lungo un lato dell’orto. Non ricordo il nome del vitigno, ma il suo dolce gusto sì, ce l’ho ben chiaro in mente, indimenticabile!

E poi … la collina con i ciliegi!

Che bella la raccolta delle ciliegie! E’ una festa ogni estate!😍Ciliegie grandi, tonde, succose, buone sia fresche che sciroppate, grazie alle mani sapienti di nonna Gemma, per dei gustosi momenti invernali.

E poi … Suor Fortunata, Suor Luigina e Suor Eralda, dolci angeli dell’Arcivescovado che fanno visita a nonno Ciso, per una chiacchierata in compagnia.

E poi … Monsignor Cocolin (v. 3*) e la sua accoglienza in cucina durante le Feste Natalizie e Pasquali. Alcune volte saliamo nella sala da pranzo, dove sono affascinata dal montavivande in legno!#curiosasempre!😊

Ma è la cucina, il luogo di incontro, di condivisione : l’importanza dello Stare Insieme. Sento il ticchettio del grande orologio sul mobile, il profumo del caffè, … e vedo volti sorridenti.

Nel tardo pomeriggio rientro a casa dei nonni, attraversando Piazza della Vittoria con la magnifica Chiesa barocca di Sant’Ignazio (un pensiero a don Silvano Cocolin)  e guardo le vetrine dei negozi, piccoli scrigni di articoli, colori, profumi : il barbiere con l’insegna cilindrica che gira, gira, descrivendo un “vortice” colorato; il negozio di scarpe e poi la drogheria in via Rastello (quanto amo “perdermi” in mezzo a tutta quella merce, ed il profumo? Plastica, sementi, metallo, cartone!In-di-men-ti-ca-bi-le😍) , e poi … il panificio sulla salita al Castello, con la titolare dietro al banco sempre allegra, Piazza Cavour con l’edicola ed il negozio di dischi e poi Piazza Sant’Antonio con il chiosco di frutta e verdura della signora gentile.

E passo dopo passo, eccomi in via Alviano e rivolgo uno sguardo alla Frontiera con la Yugoslavia e alla fila di T.I.R. fermi a bordo strada per le pratiche doganali.

C’è un via vai di persone che viene in Italia per gli acquisti, tanto che, nei negozi, le commesse parlano lo sloveno e io ne sono affascinata da questa dialettica, da questo passaggio verbale veloce tra le due lingue.

Cammino lungo il viale con gli alti cipressi, il muretto ricoperto dall’edera e dalla Passiflora, con le timide lucertole che sonnecchiano al sole ed eccomi arrivata nel grande complesso abitativo grigio-verde.

Una scala larga, in pietra, mi conduce all’appartamento dei nonni: il corridoio lungo lungo, testimone di tutte le corse fatte per abbracciarli! Corridoio dal quale si “aprono” le stanze. Ma quali stanze?🤩😉🤔

Solo la sala da pranzo con annessa cucina è “fissa” (ringraziamo la Società dell’acqua e del gas!😉), le altre sono sempre diverse. Nonna Gemma”trasloca” spesso 🥰 ! Mitica nonna!

Per magia il salotto si trasforma in camera da letto, oppure nello studio di zio con tutti i suoi meravigliosi libri, oppure nella camera degli ospiti dove nonno fà il riposino pomeridiano.

Per me bimba “il gioco delle stanze”, ad ogni visita, è uno spasso, non so se è lo stesso per i grandi … 😁

La sala da pranzo rimane comunque il fulcro della casa: sulla grande tavola a sgranare i piselli ed i fagioli, togliere il “picciolo” alle tegoline, … sono tutti compiti per le piccole manine: lavoretti che non richiedono l’uso del coltello, riservato ai grandi. (v. 4*)

Com’è divertente girare intorno alla tavola, tra “ciuf ciuf” e risate, mentre il capo-stazione don Valeriano Lepre allunga le sue lunghe braccia per creare un ponte oppure un passaggio a livello, che interrompe (momentaneamente) la corsa di questo buffo trenino!

Tavola che “si allungaaa” per magia,🤩 all’arrivo di un ospite (il verbo Accogliere è di casa) e guarda un po’, anche quelle “quattro cose” sul fuoco diventano cinque, sei, … Piatti semplici, tradizionali ma basta una salsa, un contorno diverso, per creare una gioiosa convivialità nello Stare Insieme!

La torta rovesciata con ananas e gherigli di noci, le pesche e/o le ciliegie sciroppate, il coniglio arrosto, la senape, il formaggino “felino”(gioco giochino-Beta 😉non faccio pubblicità) , alcuni dei sapori indimenticabili!

E poi c’è “la gara dell’orto”! Eh! Qua ti voglio!🥰 Sono più mature o più saporite le verdure di nonno Ciso o quelle di Nonna Gemma?

Eh già già! Perché anche nonna ha un orto tutto suo, creato a ridosso del condominio.

Un orto condominiale ante-litteram, perché grazie all’entusiasmo di nonna, anche altri inquilini hanno iniziato a piantare qualche ortaggio, scambiandosi le sementi, qualche consiglio pratico sulla coltivazione o sulla concimazione, … e via che , tra una chiacchera ed una zappata, tra una risata ed un’innaffiata, si passa il pomeriggio in allegria.

A fianco della casa, c’è il Seminario Giovanile con annesso un magnifico parco con alti alberi , tigli se ben ricordo…

… con i fiori dal meraviglioso profumo😍: nonna li utilizza all’interno dei cuscini, per una riposante notte!😴🥰😴

Trascorro qualche pomeriggio sotto l’ombra di questi alberi guardando (siamo sopra una collina) parte della città e la vicina Nova Gorica, lavorando il mio costume due pezzi all’uncinetto, con cotone color ocra, regalo della mia cara zietta. (v. 4*)

E poi .. con le amiche gioco sotto i grandi alberi di Magnolia nel giardino di casa, dal quale si accede o al terrazzone coperto dove nonna stende i panni profumati al sapor di Marsiglia o, attraverso una scaletta, all’orto.

le amicizie estive, sempre nel cuore 😍, sulla famosa scaletta!

Le campane della chiesa di S.Rocco sono la mia sveglia mattutina. Dopo i lavori domestici, vado in centro per le compere oppure porto la merenda al nonno nel suo orto e il “giro” goriziano ricomincia, mai uguale,sempre diverso.

Camminare, guardare, ascoltare, osservare, curiosare, meravigliarsi … a pensarci bene lo faccio da molto tempo ! Vecchietta sono!😁😅😍

Il tempo passa …

… I Confini sono caduti da un pò, ma fa sempre un certo effetto parlare di Dogana, Passaporto, Visto.

… L’orto-condominiale di via Alviano non esiste più e a ridosso, ci sono delle nuove abitazioni: chissà se, affacciandosi dalle loro finestre, in mezzo ai cespugli, si scorge una vecchia pianta di rosmarino, di salvia o qualche albero da frutto!

… Dopo cinquant’anni tante cose sono cambiate (come è naturale che sia) ma non è cambiato il senso della Famiglia, della Condivisione, del Fare qualcosa, dell’Aiutare gli altri, del Sorridere alla Vita, sempre e comunque, magari accompagnati dalle note di qualche canzone, 🎶🎶🎶da una fisarmonica od un pianoforte.🥰

parte dei COCOLIN! #sempreconilsorriso

Un abbraccio a TUTTA la Famiglia Cocolin  salutando con il bellissimo

Mandi 👋mandi 👋

Beta

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Note di Beta :

1* – Auguro Buon Lavoro a Nova Gorica designata, assieme a Gorizia, quale Capitale della Cultura 2025!👏👏👏GO!2025

2* – La foto dell’Arcivescovado l’ho scattata durante una visita di qualche anno fa con il FAI, grazie al quale  ho fatto un bel “tuffo” nel passato.

3* – Cocolin: è un cognome esistente solo nella Bassa Friulana: zona Perteole, Ruda, Saciletto, Cervignano del Friuli. E’ una forma diminutiva di Cocco o Coccolo. In Veneto Cocolin significa “carino” parlando di un bambino.

4* – “Non avere le mani in mano” , il Fare qualcosa, parte (anche) da qui: l’esempio di nonna Gemma oltre che di nonna Maria.

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Per saperne di più:

“I COGNOMI DEL FRIULI “di Enos Costantini e Giovanni Fantini -ed. LA BASSA/LithoStampa -2011

Mostra “LA SCIMMIA NUDA” c/o Chiesa di San Francesco – a cura del Museo Friulano di Storia Naturale -2008 

“IL VESCOVO PIETRO” Episodi e Aneddoti-ed.Voce Isontina -Novembre 2017 di don Giuseppe Baldas e tutte le altre sue pubblicazioni sull’opera Ecclesiastica e Missionaria di Mons. Pietro Cocolin.  

“GUIDA AI FIORI SPONTANEI IN ITALIA” ed.Selezione del Reader’s Digest – gennaio 1989

“FIORI E GIARDINO” Le Garzantine – Garzanti Libri Spa – 2005

“COME RICONOSCERE ERBE E FIORI” di Paola Lanzara – Fabbri Editori – 1980

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P.S. I miei articoli  NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.

COSA SARA’? – 16

140

Buongiorno bimbi!

Camminando in mezzo al bosco ho fatto la conoscenza di nuovi amici giunti da molto lontano! 🙂

Dall’Asia è arrivo il Cammello Lello!

CAMMELLO.JPG

Ha trascorso le Feste con il cugino Dromedario  che abita a Barcis.

1-15 marzo 2015

E poi il signor RINOCERONTE MUSTACHE perchè ha dei bei baffetti verdi.

Veramente carino vero ? 🙂

RINOCERONTE

E’ arrivato dall’Africa con un amico timido timido. Lo vedi? E’ nell’angolino in alto a destra … è l’ ELEFANTINO DINO.

Gli ho raccontato una barzelletta e … gli è comparso un grande sorriso! 🙂

ELEFANTE

Adesso Bimbo e Bimba mi dovete aiutare perchè non so se nel bosco ho fatto la conoscenza di un Tapiro o di un Elefante Marino … secondo voi cos’è?

Ho provato a chiedergli come si chiama ma aveva la bocca piena di tenero muschio! … Che ne dite se lo chiamamo SIGNOR NASIN NASETTO? 🙂

ELEFANTE MARINO o TAPIRO

E poi tante, ma tante zampe di Dinosauri. Sono furbi e birichini questi Dinosauri, escono dal bosco solo con la Luna Piena, come i nostri amici  Leoni di Udine.

ZAMPA

A me piace il Pterosauro di Preone. Ne ho trovato uno tempo fa … chissà quanti voli sopra i boschi, la pianura, il mare …

Una volta da queste parti c’era il mare … lo sa bene il signor SQUALO MUSETTO , anche lui con la bocca piena! D’altro canto era ora di pranzo…

SQUALO

In montagna se vi guardate intorno potreste trovare delle rocce lisce lisce e a strati, come tante pagine di un libro. Sono “sabbie fossili” di moooolti anni fa!

SPIAGGIA ANTICA

Sabbia più o meno come quella delle nostre spiagge.

SPIAGGIA
Passeggiando a Grado!

E in mezzo a queste “strati fossili” i ricercatori hanno trovato i resti di conchiglie, di animali, di piante, … che bello!

Siete mai stati in un Museo di Storia Naturale?

Io, accompagnata dalla mia amica ALCE SIRENETTA, vado a conoscere il “coccodrillo”   FITO  e poi ad ammirare tanti tipi di rocce di tutti i colori e di tutte le forme! 🙂 E voi?

ALCE

Cosa mi chiedi bimbo? Vuoi sapere anche tu la barzelletta dell’elefante?

PERCHE’ L’ELEFANTE NON USA IL COMPUTER? … PERCHE’ HA PAURA DEL MOUSE! 🙂 🙂 🙂

Sorriso? Bene! 🙂

Buona passeggiata e alla prossima scoperta fantastica!

Baci Baci

zia Beta

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P.S. I miei articoli  NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.

 

UNA CAMMINATA A … PRAMOLLO! – 14

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Camminare osservando, sempre.🥾🥾

Che ne dite se andiamo al mare … in montagna?

Non sono impazzita, è proprio così: un mare di qualche anno fa 😉 ma è sempre una meraviglia camminarci e assaporare ogni formazione rocciosa pensando all’orogenesi della montagna.

Anzichè essere a Grado (o nella vostra località balneare locale) percorrendola a piedi lungo la spiaggia – passeggiata consigliatissima specie durante il periodo autunn-invernale – ma quanto è bello il mare d’inverno!!! …

GRADO 021218

… dicevo… anzichè essere a Grado, oggi siamo arrivati al Passo Pramollo, al confine con l’Austria.

Un percorso particolare che ci permette di camminare in cresta, di qua l’Italia, di là l’Austria. 🙂

Una camminata lungo una “costa marina” di depositi fossilizzati, formati milioni di anni fa dal lavoro e dalla forza di fiumi e del mare, strato dopo strato, sedimento dopo sedimento, trasformati, piegati, dall’azione tettonica.

ABBRACCIONE
Io mi fermo qui! 🙂

Leggendo i dati mi entusiasmo sempre: si parla di 300-270 mln. di anni fa (Periodo Carbonifico-Permiano), di una zona che si trovava a 4° di latitudine Nord, vicino all’Equatore! Ma ci pensate?!?!?

Un’altra caratteristica di questa zona confinaria, è la presenza del bellissimo fiore WULFENIA CARINTHIACA. Per la sua rarità e unicità è un Fiore protetto: guardare e/o fotografare ma NON TOCCARE! 🙂

La particolarità sta nel fatto che la pianta è originaria dell’Asia e la sua diffusione sta nella sua “migrazione” durante il periodo glaciale. Potenza della Natura!

Per la foto cliccare qui! 🙂

Ma adesso ritorniamo lungo la costa! 😉

Dal Passo si prende la strada forestale che porta a Casera Auernig e poi a Casera For (sentiero CAI n.504) .

Al primo bivio si imbocca il sentiero n.501. Alla forcella consiglio la deviazione verso ovest, verso il Monte Auernig.

MONTE AUERNIG
Monte Auernig dalla omonima Casera

Dalla cima una meravigliosa vista (tra gli altri) del Monte Sernio, del Monte Cavallo e di Creta d’Aip.

SENTIERO 2
si vede il sentiero? Il Monte Auernig è quello a sinistra (sotto la spiga! 😉 )

Una deviazione austriaca? Si può, scendendo lungo il sentiero CAI n.411.

ABBRACCIONE
Un tuffo nella Storia Geologica! 🙂

A pochi passi dalla seggiovia, c’è un piccolo ma interessante Museo Geologico all’aperto, con terrazza panoramica. Fa parte del GEOTRAIL PRAMOLLO-NASSFELD . 🙂

AUSTRIA
il Monte Gartnerkofel

Rientrando alla forcella si percorre la via lungo la cresta verso est. Un sali-scendi indimenticabile (geologicamente parlando) fino alla Forcella Carnizza.

SENTIERO 4

Da qui o si prosegue verso il Monte Corona (consiglio di guardare l’orologio! e chiedersi :”Ho ancora tempo?” 🙂 ) oppure si scende alla Casera For per poi rientrare a Passo Pramollo per la strada forestale.

RIENTRO ITALIA

Un abbraccio all’Abete per ringraziare di questa meravigliosa escursione, ricordando la Tempesta Vaia di un anno fa e il grande, grande Lavoro di molte persone. Grazie!

ABBRACCIO

Buon escursione!

Rocce, rocce, rocce, lamine, agglomerati, pieghe, … i fossili di piante e di invertebrati marini li vedo con calma alle Mostre organizzate dal Museo, intanto … io mi fermo qui … 🙂 🙂 🙂 🙂

PANORAMA 1

Per completare questa zona, la prossima meravigliosa escursione sarà in territorio austriaco, lungo la gol del torrente Garnitzen !!!

Alla prossima camminata.

Mandi mandi

Beta

P.S. Questo articolo lo dedico alla cara Daniela: lungo il sentiero tra limpidi rivoli di acqua, torbiere, libellule verdi ed azzurre, tra i pini mughi chiazze di color rosso … le bacche della Rosa Canina. Osservare sempre!

TORBIERA

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Per saperne di più:

LEGGERE
LEGGERE fa bene a TUTTI!

Cartina Topografica n.018 edizioni Tabacco

Libro “GEOSITI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA” a cura di Franco Cucchi, Furio Finocchiaro e Giuseppe Muscio. REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA- UNIVERSITA’ degli STUDI di TRIESTE-MUSEO FRIULANO di STORIA NATURALE di UDINE. edizione 2010

Libro “MALGHE E CASERE DELLA MONTAGNA FRIULANA” di G.Dreossi e M.Pascolini – ed.CO.EL. anno 1995

Libro e web SENTIERI NATURA di Ivo Pecile e Sandra Tubaro . ed. CO.EL.

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