CONSIGLIO DI LETTURA – 29

Buongiorno … con un libro in mano 📚.

Come scrivo anche in fondo all’articolo, quando leggo prendo appunti, annoto la pagina dove ho trovato “un’immagine” che fa parte della mia Vita, che mi ricorda un momento trascorso insieme alla mia famiglia.

Il bello della Lettura!📚😍

Dopo la pausa privaver-estiva riprendo questa mia “rubrica” … anche perchè, dopo tante letture 📚ho un sacco di foglietti con gli appunti testimoni dei miei momenti serali📚📚📚e che (alcuni appunti, appunto 😉) li voglio condividere con voi, come sempre, come con tutto il resto, … son fatta così.🥰

In questo libro si parla (ma guarda un pò … 😍🥾⛰🥾) di Montagna, di Boschi, di Neve,…

Di due amici che insieme trascorrono giornate in mezzo alla Neve ed io leggendo le loro giornate ho pensato a …

mi aveva indicato la partenza della vecchia seggiovia

… alla vecchia funivia verso il Monte Santo di Lussari. Quante sciate lassù in alto, abbracciata dalle montagne, con il Jof Fuart e laggiù il Montasio, ricche di Storia (geologica, militare, naturalistica, alpinistica) e osservata nelle mie discese dalla Madonnina del Monte Lussari, simbolo di Pace tra i popoli dell’Italia, della Slovenia e dell’Austria.

“(in Africa) era riuscito a cartografare una vasta area , a trovare i segni della presenza dell’acqua nel passato in quello che era una zona desertica”

… cent’anni fa il geologo Ardito Desio trovò il petrolio nelle spedizioni italiane in Libia.

“Leonardo da Vinci aveva formulato alcune teorie (…) di geologia (…) come la sua intuizione del fatto che, se nei luoghi di montagna si trovavano dei fossili di conchiglie, la spiegazione doveva essere che in passato (…) fossero stati dei fondali marini.”

… anche i fossili aveva osservato il mio adorato Leonardo! Chissà se sarà svenuto come sono svenuta io, super contenta 😍 al cospetto del geosito del gruppo del Monte Canin!

“(…) erano passati cinquanta minuti dalla morena su cui ci eravamo seduti (…)” I protagonisti sono arrivati al ghiacciaio.

Ho visto diversi ghiacciai alpini in questi anni e (purtroppo) il loro costante ritirarsi guardando le morene frontali e laterali … mi duole il cuore ogni volta. Sul posto osservo i “fianchi” della montagna, guardo fin dove era arrivato il ghiacciaio, quanto era alto. Poi a casa osservo le fotografie su com’erano pochi anni fa … e mi duole il cuore.

Ma la geologia insegna anche a guardare i fianchi delle vallate, delle montagne ed osservare il passaggio di un antico ghiacciaio … sempre interessante i dintorni di Gemona del Friuli , verso il Monte Glemina, oppure pedalando lungo la zona collinare, le antiche morene frontali … come la coperta stesa sul letto del gigante “Bien Friul”🥰: si sveglia e con i piedi la spinge in giù e poi … via per un bel bagno in mare! Ecco, la “coperta” lasciata così giorno 🌿 dopo 🌳 giorno 🌳🌳🌳 ha formato la catena collinare .

“(…) Diverso era l’abete rosso che, invece, con il suo apparato radicale superficiale, poteva essere facilmente sradicato ad esempio ad opera del vento (…).

Tempesta Vaia … ve la ricordate? E’ avvenuta giusto nel periodo di pubblicazione di questo libro. Durante una delle mie camminate ho visto la strada acciotolata in mezzo al “vuoto” e mi sono ricordata …

… di un giro in mountain bike (di “alcuni” anni prima 😉) in mezzo al bosco, salivamo verso le Sorgenti del Piave, in mezzo al bosco fitto fitto 🌲🌲, su questa salita acciotolata, in mezzo al bosco, fitto fitto 🌲🌲 …

“(…) a seconda della temperatura (…) si originavano cristalli dalle forme più varie (…)”

La neve! La protagonista di questo racconto. Ma quanto è bella: in primis il silenzio! Tutto ovattato intorno a noi. E poi la meraviglia delle sue forme, una diversa dall’altra che appaiono più luccicanti che mai al passaggio dei raggi del sole! E poi la sua “voce” mentre, in silenzio, si cammina … si impara a conoscerla, a sentire e vedere dove tira vento, dove è più ghiacciata o “morbida” … dove passa il rigagnolo d’acqua, dove è in battuta di sole … meravigliose le “girelle” di neve che scendono dal versante. In silenzio, sempre, così possiamo sentire il “croc” di un rametto spezzato, al passaggio di un animale nel bosco. Trovare le loro tracce (fresche? vecchie?) è sempre un’emozione.🥰💚

Della storia personale di Michele e di Francesco … lascio a voi il piacere della lettura … adesso mi gusto il panino!😋😉🥰💚#sorrideresempre !

Quello che faccio, l’agricoltore, io lo faccio perchè piace a me. E penso che quello che posso e devo fare per mio figlio è altro: è insegnargli l’amore di credere in qualcosa“.

Insegnare al proprio figlio facendo e perchè no, anche facendoci aiutare. Ma soprattutto guardarlo negli occhi e sorridere contento, occhi e viso devono essere contenti del risultato ottenuto. E, come sempre, ogni esperienza nuova non viene mai bene al primo colpo, provare, provare e poi arriva … arriva la contentezza nei nostri occhi, la felicità di aver creato, prodotto, visto qualcosa che ci piace. Può essere l’orto, il giardino, una camminata, una pedalata, una mostra, una fotografia, una musica, … il nostro interesse, il nostro entusiasmo è d’esempio, è una cosa positiva e bella, è PER una cosa positiva e bella e può portare (al figlio) solo emozioni positive e belle.

coLIBRI!🥰💚 osservare e giovare con la Natura !

coLIBRI!😉🥰💚osservare e giocare con la Natura.

Buona “camminata” e conoscenza in compagnia dei libri.📚🥰

Beta

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Per saperne di più:

“I GIORNI DELLA NEVE” di Francesco Casolo e Michele Freppaz – ed.DeA Pianeta Libr srl – novembre 2018

“SULLE VIE DELLA SETE,DEI GHIACCIAI E DELL’ORO-di Ardito Desio-Ist.Geografico De Agostini -1987

“GEOSITI DEL FVG” – a cura di F.Cucchi, F.Finocchiaro e G.Muscio – Servizio Geologico Regione FVG – 2010

Monte Avanza : Carta Topografica n.1 SAPPADA-S.STEFANO-FORNI AVOLTRI – 1:25.000 – ed.TABACCO

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Come per ogni “Consiglio di Lettura” anche questo è la mia “impressione a caldo”: una frase, una parola, un’immagine subito la “fermo” annotandola in un foglio. Diventa mia. E’ parte della mia Vita.

Altri Consigli di Lettura 📚? Basta sfogliare il mio speciale “Libro” cercando “dei Tesori (I MIEI LIBRI”, qui a fianco 💻 , nella barra a destra, oppure (se siete con il telefonino) … scorrrrrete 🤿 sotto sotto sotto 🤿 … #fantasianoncimanca #sorrideresempre

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P.S. I miei articoli  NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate. E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.

STORIA UN PO’ COSI’ … A SELLA NEVEA

Buongiorno tutto il giorno!

Sfogliando le foto, ricordando un pò di qua, un pò di là … la mia vita,📸🚶‍♀️🥾🚵‍♀️📚con un pizzico di fantasia.

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La Luna!🌝

Ogni giorno la guardo, la ammiro e finalmente ieri … sono stata sulla Lunaaaa!!!😍

Non prendo la navicella “Sella Nevea” 🚀: salgo piano piano, un passo alla volta 🥾🥾, grazie ad una scala dorata.

Scala ben piantata a terra che mi permette, come il mio solito 😉, di fermarmi e, un po’ dondolando, guardarmi intorno … “Sono in mezzo al cieloooo!”

“E’ buio! Non c’è niente”. No, se osservo bene, c’è una miriade di stelle 🌺🌼🌸, di meteore argentate che brillano e di pianeti rocciosi ⛰, di azzurre 💧 o bianche ❄ code di comete che mi sfiorano, regalandomi il suono del loro passare.

Un passo alla volta … piolo 🥾dopo piolo 🥾 … eccomi finalmente sulla mia amata Luna.

Una sosta in una casetta di legno*** piccina picciò, al riparo dal vento lunare*** e poi …

… su, verso la sommità di una delle tante montagne lunari. Da lassù vedo la Terra piccola piccola, ma, pian pianino, riesco a dare un nome ai vari “campanili”.

Scendo in uno dei tanti Mari, il Mar Terrarossa e trovo Giacomo*** che, armato di carta e penna, studia il suolo lunare.

“E’ tutto così arido e asciutto.”. Giacomo mi sorride e … “Guarda meglio, avvicinati alla roccia, avvicinati alle pareti. C’è un mondo da esplorare. E ricordati che anche sulla Luna c’è l’acqua, ma è timida, si nasconde!”

Mi insegna a riconoscere la roccia calcarea, mi fa sfiorare con la mano la linea di scorrimento di antiche valanghe lunari, di fessure create dall’acqua per intrufolarsi all’interno della Luna.

Fessure che diventano meravigliose grotte … ma questa sarà per un’altra escursione, quando sarò più coraggiosa.

Per il momento mi accontento di scalare, di “navigare” nei mari lunari!🥰

E’ tutto un sali-scendi da un cratere ad un altro: Mare Prevala, Cratere Poviz od il curioso cratere Forato, dal quale osservo l’altra faccia della Luna, quella non illuminata dal Sole.🌞

Osservo altre rocce modellate dall’acqua che formano delle gigantesche “cascate” di pietra. Assomigliano a delle canne d’organo, che con il passaggio del vento, suonano dolci melodie.

Guardo meravigliata “cuori” di pietra, “facce occhialute”,… un rispettoso gioco con la Natura per ricordarmi della Storia del Tempo.#maquantoamolageologia!🥰

Osservo chiazze di colore: sono fiori dagli steli corti, perché sulla Luna fa freddo, ma hanno colori sgargianti! Ecco cos’è quel luccichio quando dalla Terra osserva il Plenilunio!😍

E’ ora di rientrare alla base … niente navetta nemmeno adesso ma … in sella ad una bici!🚲

E’ quella di Ardito***! Appesa ad una carrucola, “corro” felice guidata dalla Via Lattea Robon, tenendo stretti stretti (oltre al manubrio 😉) i bei momenti trascorsi lassù sulla Luna, con nelle orecchie quel meraviglioso Silenzio lunare, ricco di Storia, di Conquistatori, di Curiosità, come piace a me.

Buoni sogni 🌝 Buone camminate!🚶‍♀️🥾e Buona Ricerca ad ARTEMIS 1!🚀🌝

Beta

#sorrideresempre #giocareconlafantasia #sempreconilnasoall’insù #fantasianonmimanca #echimispostadafvg 🥰

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N.d.B. (Note di Beta 🌝)

***la CASETTA DI LEGNO è “… il vecchio rifugio Brazzà (…) Là Giacomo di Brazzà Savorgnan di Cergneu visse per qualche mese per rilevare la carta topografica del Canin e del Montasio preparandosi così a maggiori imprese”(tratto dal libro di A.Desio)

***il VENTO LUNARE è l’Abisso Mario Novelli . Passando vicino si sente un getto d’aria continuo! Meraviglie del Carsismo!

***GIACOMO è Giacomo di Brazzà Savorgnan di Cergneu (frazione di Nimis-Udine) fratello di Pietro.

*** ARDITO è Ardito Desio.

Per gli ITINERARI … il mio parere (cliccare sul rosso o sul blu … e lo scoprirai anche tu!😉)

Un altro mio articolo sull’Altopiano del Canin.

Nelle sue memorie,(v.”Per saperne di più”⬇) Ardito Desio scrive …

… della bicicletta con la quale da Palmanova è salito fino a Sella Nevea.

… del Ricovero Canin, prima della salita al Monte omonimo. Si trovava sulla Sella Bila Peč: se non vado errata, vicino ai ruderi, ben conservati, della casermetta militare, ci sono ancora le sue fondamenta (v. mia foto). Altra curiosità, all’insegna dell’ #osservaresempre, vicino, prima di scendere nel Foràn dal Mus, ci sono ancora i resti della teleferica che partiva dalla Val Raccolana.Una foto del Ricovero Canin è a pag. 272 del libro “ Guida della Carnia e del Canal del Ferro” e a pag.12 e pag.14- Libretto con estratti vari pubblicati sulla rivista “IN ALTO” della S.A.F.(Società Alpina Friulana) – “LE MIE PRIME SCALATA ALPINISTICHE GIOVANILI” di Ardito Desio .

Sempre nel libro di A.Desio, c’è una foto a pag.12 di Giacomo Savorgnan di Brazzà sull’Altopiano del Montasio, guardando il Gruppo del Canin.

Mi fa sempre un certo effetto essere negli stessi luoghi di questo esploratore, si parla di 150 anni fa!

Ho citato lui ed Ardito Desio ma sono solo due dei tanti grandi nomi di Alpinisti, Speleologici, Geologici, … che hanno amato queste zone.

Anche per il loro Lavoro (con la elle maiuscola) bisogna portare Rispetto per questo (e per tutte) le montagne.

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Per saperne di più:

“SULLE VIE DELLA SETE,DEI GHIACCIAI E DELL’ORO-di Ardito Desio-Ist.Geografico De Agostini -1987

“IL PICCOLO PRINCIPE” di Antoine de Saint-Exupéry- ed.Bonpiani-1999 ed altre edizioni. #ioamoleggere #leggerefabene

“CANIN, MONTASIO e dintorni” di A.Danelutto e M.Galli -Comunità Montana Canal del Ferro-Val Canale-a cura della Soc.Coop.La Chiusa-Chiusaforte (Ud)1990

“GUIDA DELLA CARNIA E DEL CANAL DEL FERRO”-Giovanni Marinelli -1924-25- Ristampa

“I SENTIERI DEL CANIN” testo di Fabio Paolini – Depliant ENTE PARCO PREALPI GIULIE-Resia (Ud)

“SENTIERO BOTANICO DEL BILA PEČ” Depliant ENTE PARCO PREALPI GIULIE-Resia (Ud) 2008

“MOSTRA SPELEOLOGICA E CARSISMO-SELLA NEVEA”- Depliant ENTE PARCO PREALPI GIULIE-Resia (Ud)

“LE MIE PRIME SCALATA ALPINISTICHE GIOVANILI” di Ardito Desio – – Libretto con estratti vari pubblicati sulla rivista “IN ALTO” della S.A.F.(Società Alpina Friulana)

“GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA” a cura di Giuseppe Bergamini – Ass.Pro Loco del F.V.G.- 1999

“DIZIONARIO BIBLIOGRAFICO FRIULANO”-1997- Ribis editore

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Un pesce di nome MARCO POLO

Buongiorno.

Rimango sempre estasiata dalla bellezza della Terra!😍📸😍📸 Anche troppo!

Vi ricordate cosa mi è successo durante una delle mie camminate? Beta guarda il sentierooooo dove cammini!🤣😂🤣😂

E leggi di quà, leggi di là,…scopro che a Cazzaso, in Carnia, una delle località della mia infanzia, il geologo Michele Gortani all’inizio del 1900 ha trovato il fossile di un pesce particolare, senza squame.😍

Dopo un secolo gli è stato dato il nome di Marcopoloichthys faccii , il nome del grande Mercante e Viaggiatore veneziano perchè altri esemplari sono stati trovati in Cina.

Impressionante la Storia della Terra, la Tettonica ! 🥰

Dal libro di Giovanni Marinelli leggo …

“… sopra tutto nei dintorni di Cazzaso sono frequenti i fossili marini (conchiglie di molluschi e anche avanzi di pesce) dei periodo Raibliano (Triassico Superiore)…”

Cavasso Nuovo dai prati degli Stavoli Pra Mare

Foto scattata anni fa percorrendo i sentieri n.32 (Troi da Maine- da Casanova Florencis a Cazzaso) ed il n.35 (da Cazzaso Nuovo a Terzo), ripristinati dal CAI di Tolmezzo. Ritornerò, guardando ancora con più interesse, pensando che si sta guardando un antico Mare.🥰

Grazie Michele Gortani 👍studioso del Paleozoico carnico e (tra le tante sue cariche) fondatore del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Tolmezzo, a me molto caro perchè (taanti anni fa 😊)è stata la mia prima visita museale.

Mentre scrivo, penso ad un altro geologo friulano, Ardito Desio che in bicicletta partiva da Udine fino a Sella Nevea e poi su a piedi, per studiare le rocce del Monte Canin.

“Naufragar me dolce in questo mare”

Buone cammiante! Anche “il dietro casa” di questo periodo permette di scoprire cose belle ed interessanti, basta avere uno zaino pieno di curiosità … e memoria sul pc per scaricare PDF, foto, PDF, foto, PDF,…!🤣😍🥰😄

#SORRIDEREFABENE #VEDEREILLATOPOSITIVODELLECOSE !

Un abbraccio dalla vostra #curiosacomeunascimmia

Beta

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Per saperne di più: #nonsifiniscemaidiimparare

articolo “IL PESCE DI MARCO POLO…UN MISTERO SVELATO DOPO CENT’ANNI” di Giuseppe Muscio

“DIZIONARIO BIOGRAFICO FRIULANO” a cura di Gianni Nazzi – ed.RIBIS – 1997

“GUIDA DELLA CARNIA E DEL CANAL DEL FERRO”di Giovanni Marinelli -S.A.F.- Libreria Ed.Aquileia 1924-1925

“SULLE VIE DELLA SETE DEI GHIACCIA E DELL’ORO” di Ardito Desio-ed.IST.GEOGRAFICO DE AGOSTINI -1987

“LE MIE PRIME SCALATE ALPINISTICHE GIOVANILI” di Ardito Desio- Memorie estratte da “IN ALTO” pubblicazione della S.A.F.- Società Alpina Friulana –

“DA 200 A 2000 METRI con il CAI di Tolmezzo”-Andrea Moro Editore -ed.2017

Cartina n.13 PREALPI CARNICHE VAL TAGLIAMENTO – – scala 1:25000 Editrice TABACCO

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UNA CAMMINATA SUL … MONTE CANIN!-10

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Buongiorno!

Pensieri sparsi su questa meravigliosa Montagna friulana!

Scriveva il geologo Ardito Desio (1897-2001) :

“(…) di tutte le motagne che si vedevano dal piazzale del Castello,(di Udine) era il Monte Canin che esercitava le maggiori attrattive (…) sia per le sue forme aspre e accidentate, sia perchè si ergeva maestoso al di sopra di tutte le altre. …

Monte Canin dalla pianura friulana
Monte Canin dalla pianura friulana

… l’amico professore Ciro Bortolotti (…) trovò di suo gusto l’idea di organizzare per noi un’ascensione al Canin. (…) “Partiremo martedì prossimo. Mi raggiungerete in bicicletta a Chiusaforte, poi proseguiremo insieme.” L’idea di scalare la montagna più alta di quante dominano la pianura friulana mise in effervescenza il mio cervello e in tensione i miei nervi. …

… Risalimmo pedalando la Val Raccolana e con una breve passeggiata raggiungemmo il Rifugio Nevea ove facemmo colazione, proseguendo poi per il Rifugio Canin. A due terzi di strada il professore mi additò, ai piedi della parete del Bila Pec una grotticella difesa verso l’esterno da una parte di sassi. ” Quello è il vecchio Rifugio Brazzà” disse”Là Giacomo di Brazzà Savorgnan di Cargneu visse per qualche mese per rilevare la carta topografica del Canin e del Montasio, preparandosi così a maggiori imprese”.

Giacomo di Brazzà Savorgnan era il fratello di Pietro Brazzà, il famoso esploratore del Congo, nell’Africa Occidentale. Egli seguì le orme del fratello e, insieme con Attilio Pecile, pure friulano, effettuò l’esplorazione di vaste areee del bacino del fiume Congo. 

La vista di quel rifugio affumicato rimase per sempre nella mia memoria come un simbolo.

Alle prime luci dell’alba il professore ci diede la sveglia. Lasciammo il rifugio e risalimmo le morene sino all’inizio del ghiacciaio. Era la prima volta che vedevo un ghiacciaio. Mi fece una grande impressione: tutta quella massa di ghiaccio dai riflessi verdazzurri mi suggestionava. Risalimmo tutto il pendio gelato sino all’attacco della parete. …

… ai primi raggi del sole toccammo la vetta a 2585 metri. Un grido di gioia si sprigionò dai nostri petti.

L’entusiasmo è espresso in ogni parola. Niente note per la fatica, per la distanza, per l’altitudine, niente. C’erano!Figurarsi, ma sono state, secondo me, cancellate dall’entusiasmo, dalla meraviglia di salire in vetta, dalla vista di questo spettacolare paesaggio montano!

Provo anch’io un’ attrazione particolare quando scorgo il Monte Canin dalla pianura.

La MIA montagna resta il Monte Coglians, che è ricca di ricordi famigliari : è un’accozzaglia di pensieri storici, geologici, naturalisti, intercalati con immagini di giornate trascorse con questo o quel familiare, lungo il sentiero che porta in cima, di voci di persone care, di colori dei prati intorno alle Casere ai piedi della montagna, di profumi del fuoco, del siero caldo, del suono dei campanacci delle mucche, … … … tanti personali ricordi.

Il Monte Canin e tutto il suo comprensorio mi affascina da sempre per la Geologia del posto.

Conoscete la mia passione (amatoriale) per le rocce! 🙂

L’anno scorso ero salita al Rifugio Gilberti per assistere al Concerto di Vinicio Capossela per il No Borders .

CAPOSSELA

In attesa del concerto ci siamo incamminati lungo il sentiero CAI 632 che attraversa l’Altopiano per giungere al Rifugio Marussich e/o su in cima al Monte Canin.

10 Sella Pila Bec
dalla Sella Bila Pec  la vista della Sella Prevala

Tutto intorno a noi è un paesaggio “lunare”, spettacolare, sede (migliaia di anni fa) di un maestoso ghiacciaio. Si notano formazioni di Dolomia Principale, di Calcari Dolomitici, che hanno sviluppato numerosi fenomeni carsici. E’ una delle mete favorite per chi pratica la Speleologia.

Ecco: non mi attira molto l’addentrarmi (accompagnata ed equipaggiata in sicurezza, si intende) in questi cunicoli stretti, sapendo di avere qualche metro di roccia sopra la testa ma … siccome sono #curiosacomeunascimmia 😉 proverei giusto qualche metro, per capire l’effetto che fa, al buio (o quasi), in silenzio, io, la mia amata roccia e il ticchettio delle gocce d’acqua! 🙂

13 geologia
Altopiano del Canin-Zona Speleologica!

Ma torniamo alle nostre camminate all’aria aperta!

Consiglio in zona il percorso Botanico del Pila Pec. E’ una camminata ad anello, ben segnalato, sulla flora e la morfologia del territorio.

Al termine del sentiero, avviandomi verso il Rifugio Gilberti sono “svenuta” alla vista dei miei amatissimi fossili, in questo caso i Megalodonti, molluschi bivalvi!

15 Fossili

Ecco, pensando che in questo luogo, milioni e milioni di anni fa, c’era il mare … “svenuta” di nuovo! 🙂 #sempreconilsorriso !

FOSSILI

Dopo il Concerto, siamo rientrati percorrendo il sentiero CAI 635; c’era però una coda infinita di gente : siamo passati veloci veloci vicino all’Abisso Mario Novelli con la sua forte corrente d’aria (cavità 1346 del Catasto Regionale Grotte – Un “Grazie!” al dott.Giulio Goi)  e al vecchio Rifugio Brazzà (v. racconto di Ardito Desio) .Che emozione ho provato avvicinandomi!  Non ho avuto il tempo, dato la confusione, di fermarmi a studiare bene la zona. Sarà per un’altra volta!

19 CAI

Quindi si ritornaaaaa! Per la gioia di Beta-marito che mi ama alla follia 😉 quando mi fermo a scattare … giusto quelle quattro foto! 😉

1-15 marzo 2015
anche l’albero Dromedario ride! 🙂

A tarda primavera di quest’anno, sempre da Sella Nevea, abbiamo percorso  il sentiero CAI 623 sull’Altopiano del Montasio. Altra zona magnifica e ricca di storia alpinistica!

4 Altopiano

Curiosità: durante la precedente gita ammiravo l’Altopiano del Montasio dal Canin …

9 MONTASIO
Adesso sono qua …

… mentre questa primavera, dal Montasio mi fermavo spesso (oltre che per il fiatone! 😉 sono vecchietta! ) per ammirare il Gruppo del Canin !

2 Monte Canin
… adesso sono qui!

Rientrando a Sella Nevea, lungo la strada, pareti di roccia fantastiche!Strati e strati di pietrisco, ghiaie più o meno fini; depositi rocciosi testimonianza del lavoro delle acque di fusione dei ghiacciai durante il periodo del Pleistocene (1,8 milioni di anni fa). Magnifico!

6 rocce

Guardando, o meglio, ammirando la zona del Canin mi sono ricordata di una gita (una delle prime gite da novelli fidanzatini) lungo i sentieri CAI 636 e 637, fino al Bivacco Modonutti-Savoia per poi scendere lungo il bosco tra il Monte Poviz e il Monte Robon. Ricordo la distesa bianca delle rocce, le scanalature dovute all’erosione/scioglimento del calcare, … e la bella compagnia di una coppia di amici. L’unico rammarico? Non ho foto: il mio Beta-fidanzato/futuro marito aveva dimenticato la macchina fotografica a casa! Tranquilli :adesso anche la sottoscritta ne è provvista, quindi, basta una bella giornata e si parteeee … abbracciandovi tutti! 🙂

5 abbraccio

In un altro testo di Ardito Desio (vedi fondo pagina) il professore precisa: ” E’ presto fatto, 57 chilometri di bicicletta sino a Chiusaforte per la via nazionale. Poi 11 chilometri sul fondo della Val Raccolana sino al Pian della Siega. Qui si lasciano le biciclette e si sale per un sentiero sino a Sella Nevea dove c’è un buon rifugio alpino. Da Sella Nevea si sale ancora a pernottare nel piccolo rifugio Canin. La mattina seguente si parte all’alba, si rimonta il ghiacciaio centrale del Canin sino all’attacco della parete e di là in poco più di un’ora si arriva in vetta. Nella stessa sera si può essere di ritorno a casa”

Si parla di una gita di due giorni, organizzata nel 1912, partendo in bicicletta da Palmanova. Pensando all’anno, a come erano le strade, i mezzi, i materiali, l’abbigliamento, adesso bisogna SOLO camminare lungo il sentiero, in silenzio, in rispettoso silenzio.

Buona camminata e attenzione! Sicurezza innanzi tutto e portiamo a casa nostra i rifiuti!

Mandi mandi

Beta

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Per saperne di più, i miei Consigli di lettura.

Cliccate, come sempre, sopra le parole ROSSE dell’articolo,  per descrizioni più approfondite sui siti di riferimento e poi …

sito del Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie

Scheda del Geosito del Monte Canin

Scheda del Geosito dell’Altopiano del Montasio

Libro “SULLE VIE DELLA SETE DEI GHIACCIAI E DELL’ORO” Avventure straordinarie di un geologo – scritto da Ardito Desio – ed. IST.GEOGRAFICO D’AGOSTINI Spa Novara-1987

Opuscolo “LE MIE PRIME SCALATE ALPINISTICHE GIOVANILI” di Ardito Desio – Estratto da “IN ALTO” CRONACA DELLA SOCIETA’ ALPINA FRIULANA ed altre pubblicazioni- libretto stampato dalle Grafice Fulvio-Udine

Cartina CAI 027 CANIN-VAL RESIA-PARCO NATURALE PREALPI GIULIE

Libro “GUIDA DEL FRIULI-VII-VAL CANALE” ed.Società Alpina Friulana Sez.Udine del CAI – 1991

Libro “GUIDA DELLA CARNIA E DEL CANAL DEL FERRO” di Giovanni Marinelli-1924-nuova edizione a cura di Michele Gortani-S.A.F.-Libreria editrice “Aquileia”-

Catalogo della mostra “HIC SUNT LEONES. ESPLORATORI, GEOGRAFI E VIAGGIATORI TRA OTTOCENTO E NOVECENTO. DAL FRIULI ALLA CONOSCENZA DEI PAESI EXTRAEUROPEI” – organizzata dal Museo Friulano di Storia Naturale di Udine del 2011.Catalogo a cura di Paola Visentini. Ed. del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine-stampato La Tipografica-novembre 2011

Catalogo della mostra “HISTORIA NATURALIS alle radici del Museo Friulano”Ed. del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine-Dicembre 2004 Arti Grafiche Friulane-

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P.S. I miei articoli NON sono sponsorizzati dai Link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.