
Buongiorno lettori!📚😍📚
Oggi un libro mi porta nella mia amata Montagna con Paolo Cognetti e “LE OTTO MONTAGNE” .

Tra le righe della storia di due amici ho trovato tante parole che ho approfondito, che ho fatto mie (perchè “toccano” la mia Vita). La bellezza della Lettura!
Eccone alcune, giusto per incuriosirvi un pò.
Durante le camminate parla del Rododendro e vuoi che Beta non vada a leggere qua e là qualcosa di questo bellissimo fiore?😊

Il protagonista è in Nepal: “gli alpinisti (…) erano impazienti di lasciarsi alle spalle i villaggi e piantare piccozze e ramponi in quel ghiaccio che splendeva lassù. Io no. Camminavo tra i portatori, così potevo chiedere a loro quello che non capivo: che verdura si coltivava negli orti, quale legna si bruciava nelle stufe, a chi erano dedicati i tempietti che incontravamo lungo il sentiero. Nei boschi non c’erano abeti e larici, ma strani alberi che non seppi riconoscere finchè un uomo non mi disse che erano rododendri. Rododendri!”
Ci sono tante specie di Rododendro. Noi lo vediamo piccolo, che ricopre interi versanti della montagna ma … il Rhododendron Arboreum è un arbusto ed è il primo R. introdotto in Europa dall’Hymalaia. I suoi fiori vanno dal bianco al rosa al rosso e ogni capolino rotondo contiene 20 fiorellini.
In montagna troviamo il Rhododendron hirsutum, dal rosa pallido ed il Rhododendron ferrugineum, dal rosso vivo. La pagina inferiore delle sue foglie è ricca di piccole ghiandole color ruggine appunto.❤
Il Rhododendron indicum sapete qual’è? E’ la bella Azalea che abbiamo sui balconi.😍

Sul “sentire” la Montagna …
“Sapevo di essere arrivato (…) quando il vento mi portava l’odore dei camini.“
“Subito dopo (in macchina) mi accorsi di avere appena ripetuto un gesto tipico di mio padre. Quante volte l’avevo visto mentre guidava, chinarsi in avanti e alzare gli occhi al cielo? Per controllare il tempo o studiare il versante di una montagna o solo ammirarne la forma mentre passavamo.“
… guardare sempre il cielo e le montagne. Lo faccio sempre anch’io, ogni mattina e se sono in cima ai monti … che spettacolo!😍
“(…) davanti agli occhi, avevamo il Monte Rosa. Un mondo artico, un eterno inverno che incombeva sui pascoli estivi.“
Il Monte Rosa è nel mio cuore. Papà ne è sempre stato affascinato tanto che anni fa ha coronato il suo sogno. Guardo le foto … altri tempi, altro modo di andare in montagna … ma gli occhi felici (ma che dico) felicissimi di papà, indicano il senso di Amare e di Rispettare la Montagna.
E sempre sul papà …
“(…) gli intrugli di mio padre (…) comprava un bottiglione di grappa bianca e poi la aromatizzava in barattoli più piccoli, con le bacche, le pigne e le erbe che raccoglieva in montagna.“
Il Saper riconoscere le piante, Saper adoperarle per “intrugli”, tisane, ma anche frittate, sughi … qualcosa me lo ha insegnato “gno pari“.(mio padre in Friulano). E la mamma?
“Mia madre (…)mi lavava sotto il rubinetto, sciacquandomi la faccia, il collo e le orecchie, poi mi asciugava con uno strofinaccio e mi spediva fuori: che andassi a prendere vento e sole e perdessi finalmente un pò della mia delicatezza urbana“.
Sante parole! Con l’acqua frrrresca eccome se ci si svegliava 😅 e poi via a riscaldarci correndo nel prato!
E poi altre frasi che “insegnano”:
Sulla ristrutturazione della casa: “(…)non importa quanto tempo ci vuole. Non devi pensare troppo in là in questo lavoro, se no diventi matto. – Allora a cosa devo pensare? – A oggi. Guarda che bella giornata. “

Sul conoscere il Legno ed il loro uso: Guardando un ramo cavo : “(…) -Quello serve per la pietra della falce – disse Bruno.(…) E’ una pietra con cui si affila la falce (…) Dev’essere bagnata per funzionare bene. Questo lo appendi alla cintura con un pò di acqua dentro, in modo che, mentre falci, ogni tanto puoi bagnare la pietra e fare il filo alla lama.“
“Quanto dev’essere largo un trave, a che distanza bisogna metterli uno dall’altro, che tipo di legno è meglio usare. L’abete non va bene, perchè è un legno morbido. Il larice è un legno più duro. (…)Il fatto è che uno cresce all’ombra e l’altro al sole: è il sole che rende duro il legno, l’ombra e l’acqua lo rendono morbido e non va bene per i travi.”

Ecco, mi fermo qui : la storia, le varie vicende del protagonista le scoprirete pagina per pagina leggendo. Le mie sono solo alcune delle impressioni “che toccano la mia Vita” come ho scritto all’inizio dell’articolo, anche se le emozioni è difficile scriverle : condivido una frase sulla Montagna del protagonista:
“Avevo già imparato un fatto (…) è impossibile trasmettere a chi è rimasto a casa quel che si prova lassù.“

Dal libro è stato tratto un meraviglioso film.
Buone letture settembrine 📚❤📚e buon tuffo nella Natura.
Beta
Come per ogni “Consiglio di Lettura” anche questo è la mia “impressione a caldo”: una frase, una parola, un’immagine subito la “fermo” annotandola in un foglio. Diventa mia. E’ parte della mia Vita.
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Per saperne di più:
“LE OTTO MONTAGNE” di Paolo Cognetti – Einaudi Editore – 2016
“ALBERI” La Biblioteca della Natura – di Allen J.Coombes – R.C.S.Libri -2006
“OASIS Mensile di Natura Ecologia Fotografia e Viaggi”-Musumeci Editore – n.5 anno VII – Maggio 1991 – articolo “PIU’ VICINO AL CIELO” di Gabriele Buracchi e bellissime illustrazioni di Rossella Faleni
“OASIS Mensile di Natura Ecologia Fotografia e Viaggi”-Musumeci Editore – n.4- Aprile 1992 articolo “GIARDINI TRA LE VETTE” di Luigi Lazzaroni e Franco Zavagno
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Altri Consigli di Lettura 📚? Basta sfogliare il mio speciale “Libro” cercando “dei Tesori (I MIEI LIBRI”, qui a fianco 💻 , nella barra a destra, oppure (se siete con il telefonino) … scorrrrrete 🤿 sotto sotto sotto 🤿 … #fantasianoncimanca #sorrideresempre
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P.S. I miei articoli NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate. E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.
Quante belle frasi di saggezza.
Vivere nel qui ed ora e guardare sempre in alto il cielo ogni mattina. Queste due cose ce lo diceva sempre il Maestro taoista Pino Ferroni.
Grazie Elisabetta per farmi emozionare
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