… un pensiero ad un Bivacco che ci ha tenuto compagnia diverse volte.
Si tratta del Bivacco “Olimpia Calligaris” .
Ho trovato poche “tracce” sui miei libri di montagna.
Qui sono con il piccolo di casa (qualche tempo fa!😊).
Ho scritto “ci ha tenuto compagnia diverse volte” perchè era una delle prime escursioni ad inizio stagione per “sgranchirci” le gambe 😊 e, per i miei tesori, uno dei luoghi per fare i primi passi in montagna, per Conoscere la Montagna, in tutta sicurezza.
“Eretto nel 1956, il Bivacco si dimostrò di scarsa utilità alpinistica a causa della posizione troppo vicina al fondovalle, che determinava il furto sistematico dei materiali di dotazione. Sarebbe opportuno il suo spostamento in località più elevata, … ” si legge su uno dei libri *** .
verso il nuovo Ricovero
In effetti al suo posto, più a monte, tempo dopo è stato costruito il Ricovero Carnizza.
Così, giusto un pensiero, per non dimenticare.🌲🌲🏡🌲🌲💚
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Oggi vi consiglio una parte del percorso della ME-RA-VI-GLIO-SA Ciclovia AlpeAdria (creata anche riutilizzando il vecchio tracciato della Ferrovia!)… tratto che, partendo da Camporosso di Valcanale – parcheggio della cabinovia che ci porta al Monte Santo di Lussari – arriva ai Confini con Austria e Slovenia.
Conteggio Passaggi in Bici
Il percorso ciclo-pedonale dopo un tratto a fianco della strada si inoltra alle pendici del Monte Palla per scendere a Tarvisio.
Ponte all’ingresso di Tarvisio
A Tarvisio Inferiore abbiamo due possibilità all’insegna del “tuffo nel verde dei boschi” con “vista sulle Alpi Giulie “… spettacolo assicurato e sempre diverso ad ogni stagione!
Dicevo…due possibilità :
la prima, verso nord, passando per Coccau porta al Confine di Stato con l’Austria.
Da qui parte o arriva (a seconda del giro che vogliamo fare 😉 ) la ciclabile AlpeAdriaRadweg in tratto austriaco … fino a Salisburgo!!!
Un salto … in Austria !
Invece l’altra ci porta ai piedi del Monte Forno, verso il Valico di Fusine al confine con la Slovenia … un tuffo nel passato guardando i cippi … quante cose sono cambiate in un secolo!
Spettacolare il ponte ferroviario in ferro sul Torrente Slizza e quello sul Rio Bianco nei pressi di Fusine in ValRomana!
Avendo ancora un pò di tempo, anzichè rientrare per la medesima ciclabile, si prende la strada secondaria a sinistra (spalle alla Slovenia!…e verifica sulla carta topografica!) che porta, attraverso prati dai mille colori, alla Località Scicchizza e all’incrocio con la strada (attenzione ai veicoli!) per i ME-RA-VI-GLIO-SI Laghi di Fusine !
ai piedi del Monte Mangart e della Catena delle Ponze!
Luoghi di grandi scalate … di grandi alpinisti!
Monte Mangart
Dopo una meritata e gratificante sosta in questo circo glaciale, si rientra per la medesima strada e/o pista ciclo-pedonale .
il Monte Forno è chiamato anche Monte dei Tre Confini (sentiero n.522) cioè quelli di Austria-Slovenia-Italia!Da quasi quarant’anni (cifra tonda nel 2019!) si svolge la Festa dell’Amicizia e dell’unità dei popoli! Un bel traguardo all’insegna della pace!…pensando all’Europa, i colori della bandiera sono giallo e blu … come quelli del Friuli Venezia Giulia!
Dal Ponte sul Torrente Slizza possiamo intravedere il Monumento del 1809 a ricordo dei caduti durante le guerre Napoleoniche.
Monumento al Soldato Austriaco
Attraversato il ponte, si imbocca a sinistra la strada che ci porta ai piedi del monumento e, come già segnalato in un precedente articolo, all’inizio del percorso pedonale lungo l’Orrido dello Slizza!
Il ponte della Ciclovia dal Torrente Slizza
un’altro suggerimento? i Laghi di Fusine con il soprastante Rifugio Zacchi (bellissimo sentiero lungo tutto l’arco glaciale!ne parlerò in un prossimo articolo…) è una delle mete escursionistiche dell’ALPE ADRIA TRAIL , un percorso che parte dall’Austria (Gruppo del Grossglockner) passando per l’Italia (…- Valbruna-Monte Santo Lussari-Tarvisio-Rifugio Zacchi – …) e poi giù attraverso la Valle dell’Isonzo in Slovenia per poi rientrare in Italia (… – Cormons-Gradisca d’Isonzo-Duino Aurisina-…) fino al mare Adriatico, sulle rive di Muggia, con vista su Trieste città Mitteleuropea per eccellenza!
Buon giro!
Mandi Mandi
Beta
… e i rifiuti si portano SEMPRE a casa! #rispettodellambiente
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Un giorno stavo facendo una passeggiata nel bosco, subito dopo una nevicata! C’era un silenzio! Bellissimo! Mentre facevo delle fotografie … “TIC”…”TIC”… “TIC”… avevo la schiena piena di neve! Ma chi è stato? Mi guardo intorno e non vedo nessuno … probabilmente mettendo lo zaino in spalla mi è caduta un pò di neve sulla schiena.
Continuo a fotografare laforesta millenaria di Tarvisio (Udine) …
bella foto vero? grazie grazie ! 😉
… “TIC”…”TIC”… “TIC”… ANCORA !!!
Ma allora è lo scherzo di uno SBILF !!!
Sai chi è? E’ un folletto che abita nel bosco o in mezzo ai cespugli dei prati o anche nelle case, e sì, può abitare anche da te!
Sono delle piccole creature molto timide ma appena ti vedono possono aiutarti, o farti dei dispetti.
Per esempio c’è il GJAN : aiuta il boscaiolo a spostare i tronchi degli alberi, … tiene compagnia alla pecora o alla mucca al pascolo, rannicchiandosi vicino all’orecchio, così può raccontare sottovoce delle belle storie!
Ma c’è anche il dispettoso BERGUL che proprio mentre corri nel prato, o cammini lungo un sentiero in montagna,o sei in bicicletta con i tuoi amici…trac! ti fa inciampare su un sasso o su una radice!
Eh già!E’ colpa del BERTUL!
Ricordandomi di queste storie, … “TIC”…”TIC”… “TIC”… ancora lanci di neve sulla schiena … mi sono girata e piano … piano … ho cercato tra gli alberi, piano … piano … eccolo lì !!!
Il BERGUL si è mimetizzato in mezzo ad un tronco di abete … lo vedi ?
Aspetta, disegno un pò gli occhi e la bocca così vedi meglio!
Ha proprio la faccia di un Birbante! 🙂 Ma forse voleva solo un pò di compagnia!
E allora buone passeggiate a piedi, in bici o come vuoi tu … e fai attenzione agli Sbilfs!
Baci Baci!
zia Beta
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Consiglio la lettura
“SBILFS” scritto da Gianni Pielli Casa Editrice LA VECCHIA QUERCIA -1995
è ricco di storie ed immagini dei folletti!
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Nella storia RICERCATORI SPECIALI 2 vi ho consigliato di osservare, durante una passeggiata in mezzo alla natura, le tantisssimisssssime forme dei sassi lungo i torrenti, i fiumi, o durante una camminata in montagna.
Ecco, tempo fa sono stata a Tarvisio (Udine) e ho percorso un sentiero che porta all’Orrido del Torrente Slizza .
Mentre camminavo sul greto del corso d’acqua, ho notato questo enorme sasso!
E’ bello grande!….come dici? sembra….
Bravissima! Direi … un pollicione! Che ridere!!!
Se andate da quelle parti me lo salutate? Magari mi mandate la foto con il vostro pollice vicino, così facciamo un confronto! 😉 … io lo farò sicuramente!
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