Buongiorno!🥾🥾
Una passeggiata nei dintorni del Lago di Cavazzo (Udine) e precisamente lungo la Palude Vuarbis, visitata in estate in una precedente escursione.
Percorrendo la strada che da Interneppo-Lago di Cavazzo porta a Cavazzo Carnico si arriva ad incrociare sulla sinistra la strada secondaria per Venzone (fiancheggia tutto il lato nord del Monte S.Simeone:fare attenzione,è un percorso ciclo-turistico!).
Dicevo,all’incrocio si può posteggiare la macchina.A nord dello specchio d’acqua parte una stradina sterrata.D’estate (meglio) tramite un sentiero in mezzo alla vegetazione (attenzione!) si cammina intorno. Ma il bello è durante la stagione invernale perchè…
… grazie all’assenza di vegetazione,è possibile già da bordo-strada, scorgere MEGLIO il geosito della Palude Vuarbis.
“Secondo una (…)tesi (si legge) riconduce la depressione all’erosione operata dall’antico ghiacciaio del Tagliamento, trasfluente nella valle (…) occupata dal Lago di Cavazzo”!!!
Ogni volta che passo da queste parti, o che osservo la zona dall’alto

mi meraviglio sempre della forza della natura, in questo caso dell’acqua, del ghiaccio! L’antico percorso del nostro Fiume !
I depositi di ghiaie (“conglomerati pleistocenici”*) formano i rilievi su cui è posto l’abitato di Cesclans (a sn.nella foto; in BLU è indicato il Prato Falnor (di cui ho parlato nel precedente articolo e in ROSSO la Palude).
* Pleistocene: Era Quaternaria Periodo da 1.800.000 a 125.000 anni fa !
Facendo un pò di attenzione, si possono notare in diverse zone la tipica vegetazione lacustre, di torbiera, come i pennacchi della Tifa (Typha latifolia) o le infiorescenze della Canna palustre (Phragmites australis) un pò…secchi adesso 😉 ma “segnalatori” di acqua!

L’acqua…l’acqua che filtra attraverso il terreno e forma dei disegni magnifici in questo periodo gelido! 🙂 è stata una bella sorpresa!(Attenzione a dove mettete i piedi!)


L’acqua mi ha fatto anche un regalo! 😉 Dato che mi piace osservare il cielo…

Meravigliosoooo! 🙂
Vi segnalo che stanno pulendo il bosco nella zona-nord del Lago di Cavazzo, probabilmente per “allungare” il sentiero che lo costeggia.Bello!La cura per questa località la noto ogni anno, c’è sempre una sorpresa, un cartello esplicativo nuovo, un percorso nuovo, si vede quanto le persone del luogo vogliono “bene” al lago!Grazie per il bel lavoro!
Buone camminate! Copritevi bene, senza dimenticare la sicurezza, e via all’aria aperta!
… e Giulio è (sempre) con me!
Mandi Mandi
Beta
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GEOSITI del FRIULI VENEZIA GIULIA a cura di Franco Cucchi e Furio Finocchiaro e di Giuseppe Muschio ©2009 Regione Friuli Venezia Giulia