CAMMINANDO … RICORDANDO -3

Buongiorno!🌳🚶‍♂️🚶‍♀️🌳

“Camminando” 😉 a casa tra i miei libri 📚 trovo un libretto di qualche anno fa.

Siamo nel 1988, nella meravigliosa Foresta di Tarvisio, lungo i sentieri 615-616 che da Valbruna portano al Rifugio Pellarini.

Un gruppo di giovani del WWF ha “creato” un sentiero naturalistico guidato. Fra virgolette creato perchè il sentiero CAI esisteva già.

Lo hanno sistemato e realizzato tabelle didattiche per far conoscere l’ambiente geologico, faunistico, floristico, vegetale della zona. Mi ricordo la cartellonistica in mezzo al bosco, all’inizio del sentiero …

Leggendo…oltre al Cervo, al Capriolo, al Camoscio, al Gallo Cedrone (simbolo della Foresta di Tarvisio),… “presenze di assoluto rilievo (…) sono l’Orso, il Grifone e la Lince, per ora poche tracce ma speriamo in una presenza stabile in futuro”.

Presenze (dopo 30 anni) stabili fra i monti della Regione. L’Orso … mi sono imbattuta due volte nelle sue orme, una volta nel Tarcentino ed una volta nei boschi di Forni di Sopra; la Lince … in Val Romana (sempre zona Tarvisiano) anni fa, rientrando da una escursione nel tardo pomeriggio-sera, abbiamo sentito dei “passi” sull’altro fianco della montagna: guardando, abbiamo notato tra la vegetazione (non il muso purtroppo) un animale dal manto chiaro … un capriolo – ci siamo detti – mh! troppo basso … forse un piccolo di cervo – no, troppo “corpulento” … siamo rimasti con il dubbio fino a casa. Parlando/leggendo, incrociato i dati noti, ci siamo resi conto che “poteva” essere lei. Va bene così.

E poi i Grifoni, i meravigliosi grifoni, ben presenti nella montagna friulana, grazie alla Riserva del Lago di Cornino.

Quando sono in volo, sono inconfondibili, maestosi, silenziosi, bellissimi. Mi è capitato diverse volte di averli, in volo, come compagni di camminata o … di tavola! “Mh! Vediamo cosa c’è di buono nel panino di Beta?” Da lassù vedono anche quante sono le fette di salame!😊😍 Un’occhiata e poi via, sempre più in alto, grazie alle correnti ascensionali.

Sfoglio le note geologiche, con le mie amate rocce: le marne, le dolomie, le morene, cioè le rocce trasportate e poi (con lo scioglimento) abbandonate dall’antico ghiacciaio.

Durante la Primavera e l’Estate è un tripudio di colori, nel sottobosco: Fior di Stecco 🌿, Botton d’Oro 🥇, Aquilegia 🦅, Orecchia d’Orso 🐻, Rododentro 🌸, Biscutella 🍪, Pinguicola 🐧, Raponzolo di roccia 🧚‍♀️, … sono solo alcune delle specie che camminando si possono osservare.

Le ho scelte perchè hanno dei nomi particolari, adatti per inventare delle storie fantastiche e per attrarre l’attenzione, cammin facendo con i bimbi.

Leggo che … l’alpinista Julius Kugy chiamava “occhialini” i frutti della Biscutella, perchè assomigliano ai pince-nez. 😎

Oppure la Pinguicola è una pianta carnivora!😋 I piccoli insetti rimangono attaccati alle sue appiccicose foglie.

E per cercare il bellissimo Raponzolo di roccia bisogna avere #nasoall’insùelovedraianchetu !😀

Fra le rocce possiamo scorgere la Salamandra gialla e nera; nel sottobosco, tra muschi e felci, il rospo comune Bufo Bufo (per me è un pò brontolone, “Uffa uffa, son tutto bagnato, Uffa Uffa!“😉). Oppure tra un fiore e l’altro , delle colorate farfalle 📸 e dei lucenti coleotteri, con i loro “scudi” iridati!🌈🌞

Camminando sotto i grandi Abete rosso ed Abete bianco, un mare di aghi fanno da tappeto al nostro passaggio e servono a qualcuno per costruire la sua dimora: chi trova (guardare e NON toccare!) la casa più grande oppure la fila più luuuuunga della formica Rufa 🐜?

In mezzo al bosco possiamo trovare anche degli animali fantastici come ..

… una radice può trasformarsi in un attento cane: vedi le orecchie belle dritte? Per me ha “puntato” un cespuglio di mirtilli!😋 Oppure è un dolcissimo cerbiatto, con degli occhioni grandi grandi!😍 Fantasia non ci manca vero?

Concludo con un pò di Toponomastica della zona : anche qui non finisco mai di imparare e stupirmi.#chebelloSapere!

(Monte) Cacciatore: dal tedesco “Cacciatore di Pietra” riferito ad una leggenda di un cacciatore pietrificato per aver sparato verso il Monte Lussari.

(Monte) Lussari: dal latino ecclesiastico “Luciaria“-“Che fa luce”. C’è in cima, un Santuario dedicato alla Madonna.

Camporosso: in sloveno “Žabnice” – da “Žaba” rospo = Campo dei Rospi.

Cengia degli Dei: nome dato da Julius Kugy perchè gli antichi Germani usavano aprire larghi varchi lungo le creste boschive per far passare gli Dei.

(Fiume) Fella: dal celtico “Fel“= Chiaro, limpido, come le sue acque.

Malborghetto: Si chiamava “Bamberghetto” perchè il paese dipendeva dal Vescovado di Bamberga. Poi diventato “Bonborghetto” ed infine, dopo l’incendio del 1368, Malborghetto … ma vi assicuro che non è Mal, è proprio un “Bonbon” di paese. Merita una visita.

Pensieri … mentre leggo il libretto. Ecco perchè è bello leggere! Si apre un mondo! 📚

Buone scoperte meravigliose, camminando in montagna … in silenzio, rispettando l’Ambiente e portando a casa i nostri rifiuti …

… occhio che qualcuno vi osserva! 👍💚

Beta

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Per saperne di più:

“Il sentiero natura WWF dalla Val Saisera al Rifugio Pellarini, nella Foresta di Tarvisio”-ed.WWF FVG-agosto 1988

Carta Topografica n.19 ALPI GIULIE OCCIDENTALI – TARVISIANO – 1:25.000 – ed.TABACCO

Cammino Celeste: percorso a piedi da Aquileia al Monte Lussari.

Flora e Fauna protette nel Friuli Venezia Giulia.

“GUIDA PRATICA AGLI ALBERI e ARBUSTI in ITALIA” ed. SELEZIONE DAL READER’S DIGEST SPA – 1989

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P.S. I miei articoli  NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate. E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.

UN GIRO IN BICI … dintorni di TARVISIO – 5

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Buona giornata!

Oggi vi consiglio una parte del  percorso della ME-RA-VI-GLIO-SA Ciclovia AlpeAdria (creata anche riutilizzando il vecchio tracciato della Ferrovia!)… tratto che, partendo da Camporosso di Valcanale – parcheggio della cabinovia che ci porta al Monte Santo di Lussari – arriva ai Confini con Austria e Slovenia.

Camporosso
Conteggio Passaggi in Bici

Il percorso ciclo-pedonale dopo un tratto a fianco della strada si inoltra alle pendici del Monte Palla per scendere a Tarvisio.

Tarvisio
Ponte all’ingresso di Tarvisio

A Tarvisio Inferiore abbiamo due possibilità all’insegna del “tuffo nel verde dei boschi” con “vista sulle Alpi Giulie “… spettacolo assicurato e sempre diverso ad ogni stagione!

Dicevo…due possibilità :

la prima, verso nord, passando per Coccau  porta al Confine di Stato con l’Austria.

Da qui parte o arriva (a seconda del giro che vogliamo fare 😉 ) la ciclabile AlpeAdriaRadweg in tratto austriaco … fino a Salisburgo!!!

Confine Austria
Un salto … in Austria !

Invece l’altra ci porta ai piedi del Monte Forno, verso il Valico di Fusine al confine con la Slovenia … un tuffo nel passato guardando i cippi … quante cose sono cambiate in un secolo!

Spettacolare il ponte ferroviario in ferro sul Torrente Slizza e quello sul Rio Bianco nei pressi di Fusine in ValRomana!

Avendo ancora un pò di tempo, anzichè rientrare per la medesima ciclabile, si prende la strada secondaria a sinistra (spalle alla Slovenia!…e verifica sulla carta topografica!) che porta, attraverso prati dai mille colori, alla Località Scicchizza  e all’incrocio con la strada (attenzione ai veicoli!) per i ME-RA-VI-GLIO-SI Laghi di Fusine !

Laghi di Fusine

ai piedi del Monte Mangart e della Catena delle Ponze!

Luoghi di grandi scalate … di grandi alpinisti!

Dopo una meritata e gratificante sosta in questo circo glaciale, si rientra per la medesima strada e/o pista ciclo-pedonale .

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Curiosità:

  • il Monte Forno è chiamato anche Monte dei Tre Confini (sentiero n.522) cioè quelli di Austria-Slovenia-Italia!Da quasi quarant’anni (cifra tonda nel 2019!)  si svolge la Festa dell’Amicizia e dell’unità dei popoli! Un bel traguardo all’insegna della pace!…pensando all’Europa, i colori della bandiera sono giallo e blu … come quelli del Friuli Venezia Giulia!
  • Dal Ponte sul Torrente Slizza possiamo intravedere il Monumento del 1809 a ricordo dei caduti durante le guerre Napoleoniche.

Orrido Slizza
Monumento al Soldato Austriaco

Attraversato il ponte, si imbocca a sinistra la strada che ci porta ai piedi del monumento e, come già segnalato in un precedente articolo, all’inizio del percorso pedonale lungo l’Orrido dello Slizza!

Torrente e Ponte
Il ponte della Ciclovia dal Torrente Slizza

  • un’altro suggerimento? i Laghi di Fusine con il soprastante Rifugio Zacchi (bellissimo sentiero lungo tutto l’arco glaciale!ne parlerò in un prossimo articolo…)  è una delle mete escursionistiche dell’ALPE ADRIA TRAIL , un percorso che parte dall’Austria (Gruppo del Grossglockner) passando per l’Italia (…- Valbruna-Monte Santo Lussari-Tarvisio-Rifugio Zacchi – …) e poi giù attraverso la Valle dell’Isonzo in Slovenia per poi rientrare in Italia (… – Cormons-Gradisca d’Isonzo-Duino Aurisina-…) fino al mare Adriatico, sulle rive di Muggia, con vista su Trieste città Mitteleuropea per eccellenza!

 

Buon giro!

Mandi Mandi

Beta

… e i rifiuti si portano SEMPRE a casa! #rispettodellambiente

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Per saperne di più consiglio la consultazione e la lettura di :

  •  cartina n.019 “Alpi Giulie Occidentali Tarvisiano”
  • Geosito Laghi di Fusine e Masso Pirona e Successione lacustre di Oltreacqua-Rio Bianco

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P.S. I miei articoli NON sono sponsorizzati dai Link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.