CAMMINARE … RICORDANDO – 5

Un Buongiorno dalla montagna.🥾

Sfogliando le foto, ricordando un pò di qua, un pò di là … la mia vita 📸🚶‍♀️🥾🚵‍♀️📚 ***

Oggi sono nel mio posto del cuore ❤.

Girato in lungo ed in largo, tra casere, sentieri, ferrate, arrampicate, prati, montagne, cime ricche di Storia, di Geologia, di Donne e Uomini.

Monte Coglians, Creta della Chianevate, Pal Piccolo, casere Plotta, Collina Grande, Collinetta, Val di Collina, Floriz, Monumenz, … è la mia vita da montanara … iniziata qui.

Guardando la foto scattata da papà …

… è il Rifugio Marinelli, il vecchio rifugio Marinelli.

Noi ci si fermava nelle Casere sottostanti gestite da nonno e zii : il Rifugio lo guardavo lassù in alto ed era un punto di riferimento per me piccolina. Solo da ragazzina ci sono andata. Mi ricordo l’emozione, come se fossi arrivata in cima al (mio caro) K2!

Una piccola sala con il bancone e la cucina ed un’altra saletta dove gustare o questo o quello. Una minestra o la pastasciutta, punto. **** Sopra un’unica camerata: si dormiva tutti insieme, tra un brontolio se qualcuno russava (caro papà ti voglio tanto bene!) o se ti alzavi molto presto, prima dell’alba per salire in cima al Monte Coglians … sbattendo immancabilmente lo scarpone sul letto del vicino 😅… si andava a tentoni (e a memoria!😉) altro che luci di super torce o telefonini!

Ricordo il Libretto per mettere i timbri del “Giro dei 6 rifugi”, una delle prime guide escursionistiche transfrontaliere, siamo nei primi anni 80. Ce l’ho ancora, con i timbri dei Rifugi Marinelli, De Gasperi, Calvi, Pichl Hutte e Hochweissteinhaus, Italia e Austria insieme. E poi le medagliette-ricordo, spillate a casa su bastoni di legno oppure su cortecce trovate lungo le camminate.

Rientriamo verso il Passo Monte Croce Carnico, salutando il signor Biagio, svegliato all’alba per ascoltare il canto dei Galli Forcelli e osservando sui tornanti il lungo serpentone di auto austriache super colorate (è un tripudio di giallo, verde, rosso, blu!) ferme per i dovuti controlli al Confine tra Austria e Italia.

“Mamma ci fermiamo a prendere gli Esse di Timau?”***** 😋

Magnifici e … dolci ricordi insieme a mamma e papà.

Beta

*** Specifico che non pubblico mai dove sono a camminare adesso, in questo momento, sempre dopo … anche molto dopo … quindi bisogna informarsi sulla situazione attuale.

****Adesso è tutto cambiato, i Rifugi sembrano/sono Ristoranti/Alberghi … a me non piace, sono della vecchia guardia, un Rifugio deve fare il mestiere di Rifugio non di Ristorante. Ce ne sono molti in paese, in valle. Bastano quelli.

***** Da non confondere con quelli di Raveo, più fini e croccanti. Comunque uno più buono dell’altro.

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Per saperne di più:

Carta Topografica n.9 Alpi Carniche-Carnia Centrale – 1:25.000 – ed. TABACCO

“DENTRO LE ALPI CARNICHE” a cura di Giuseppe Muscio – ed. Maggio 2019

Museo di Storia Naturale di Udine

GEOPARCO delle ALPI CARNICHE

Museo della Grande Guerra di Timau (Udine)

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P.S. I miei articoli  NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate. E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.

UNA CAMMINATA A … UGOVIZZA! – 24

Salgo, salgo in compagnia di Giacomo il minatore.

Salgo, seguendo le sue tracce lungo un sentiero a tornanti; su un sentiero*** di pietre, alcune volte nascoste dall’humus/dal passare del tempo, ma loro (le pietre) ci sono sempre, salde, pronte ad aiutarmi, ad indicarmi la via ; e poi … mi trovo “in cresta” ad un piccolo passaggio, di qua e di là il bosco di abeti che mi protegge, o meglio, che mi accompagna fino alla strada maestra.

Strada forestale usata per i lavori di taglio e/o pulizia dei alberi, (da ultimo) quelli caduti dopo il passaggio della Tempesta Vaia.

Ed ecco il Villaggio Minerario Cocco con l’edificio/uso dormitorio che ci accoglie.

Vicino si intravedono terrazzamenti, gradinate in mezzo all’erba, spiazzi ampi che, con un pò di fantasia, si rianimano “scoprendo” gli edifici destinati alla lavorazione del minerale.

Terminata la strada nel bosco, inizia la salita tra i prati adibiti a pascolo. Mucche e fieri cavalli neri mi guardano incuriositi, mentre io (come sempre) sono completamente persa tra le mie rocce!😍

Bianche, rosse, grigie, argille, fanghi, calcari, a strati, a “onde”, a lamelle sottilissime e fragili, a chiazze, rosse e bianche, oppure levigate dall’azione del ghiacciaio. Non so dove guardare!😍

Rocce antiche, antichissime, lontane nel tempo (460 mln. di anni fa!) e nel luogo.

Alcune sono uniche nel suo genere: sono antichi fondali di mari che, dalla (attuale) zona dell’Antartide, con la deriva dei Continenti, sono “saliti” su, su, su, fino ad “arrivare” ad Ugovizza!

Mi meraviglio sempre leggendo le descrizioni della Storia Geologica! Rocce di fondali marini, rocce modellate dal ghiacciaio, rocce “compresse” che ci parlano di strati e strati di sedimenti.

Sono attratta dalle rocce, da sempre, ma in questo caso ancora di più: dalla Miniera si estraeva il Ferro!

Una calamita portata da casa e … mi sono “attaccata”!😉🥰

E che dire della cima? Altra meraviglia! 360° di Montagne, 360° di Storia dell’Alpinismo, 360° di Storia dell’Uomo.

Come sempre faccio il gioco delle Vette! Uso la cartina per avere sottomano tutte queste Meraviglie! Fatta, fatta, fatta, … mi manca!

E sono già a progettare la prossima Conoscenza.🥰Perchè non è “andare in cima” il solo scopo, ma il Conoscere il luogo, dalla partenza alla cima, appunto. Può essere la Flora, la Fauna, la Geologia, la Storia , l’Uomo, … che sia anche una sola di queste materie (mio modesto parere: per fortuna è tutto collegato 😍), è pur sempre UNA nozione in più che ho imparato, che ho osservato e che “ficco” ben benino nello zaino (la nozione sia chiaro).

Rientro in quel di Ugovizza attraverso prati e stavoli in legno, imparando un pò di sloveno e di tedesco …

… e allora 🤔 … anch’io ho un Beta-sanážɘt ! 😀

Ammiro magnifici esemplari di ciliegi, immaginando che esplosione di colori ci deve essere in Primavera!

Alberi da frutto, prati con migliaia di essenze fiorite e profumate, balconi degli stavoli che “scoppiano” di rossi geranei! 🌼🌷🌸🌺🌻

E, da amante dei libri, ho avuto una gradita sorpresa!

Una bellissima “Libreria nel bosco”. Bravi!👏👏👏

Ringrazio della bella giornata, lasciando alcuni dei miei segnalibri riciclosi.

Altro che zaino, ho una borsa alla Mary Poppins!“Non si sa mai, se serve,…”😄

Ho riciclato vecchie cartine topografiche, aggiungendo una delle mie frasi preferite:

“Il Friuli è un piccolo compendio dell’Universo” #ECHIMISPOSTADAFVG 😍

E le camminate in questa zona ne sono un meraviglioso esempio.

Sentieri che fanno parte del “PUANINA TOUR”. Ne avevo parlato in un precedente articolo

… oppure del “Sentiero Italia” .

Grazie Ugovizza.

Alla prossima, magari con la neve ❄❄❄ !🥰

Beta

P.S. Il minatore Giacomo: come sempre, mentre salgo, penso a chi è passato prima di me, al suo Lavoro. Rispettare l’Ambiente e rispettare l’opera, il Lavoro dell’Uomo.

E poi … Giacomo perchè guardando una delle belle foto incontrate durante la giornata, ho “rivisto” zio Giacomo, il suo sorriso, la gioia negli occhi mentre suona la fisarmonica a bocca oppure mentre sullo “spolert” prepara la polenta ed il frico!

Guardando i tronchi degli alberi tagliati, osservo i “cerchi” regolari di crescita (con i bimbi è bello contarli per sapere l’età!🥰). Alcuni (come quelli della foto) sono sì regolari ma, in un certo periodo, sono più scuri. Perchè? 🤔Compito per casa-Beta! #curiosasempre

*** Dato che gli articoli relativi alle “uscite” 🚴‍♀️🚴‍♂️🥾🥾di Beta sono scritti mooooolti giorni dopo , consiglio di 💖 di informarsi SEMPRE (Meteo, viabilità, siti a tema, … ) PRIMA di partire: per eventuali variazioni, migliorie, chiusure, … . Grazie.

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Per saperne di più:

“I SENTIERI DEL SILENZIO” n.7- di Ivo Pecile e Sandra Tubaro – ed. CO.EL. – ed.2010

Carta Topografica n.18 ALPI CARNICHE ORIENTALI – CANAL DEL FERRO – 1:25.000 – ed.TABACCO

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P.S. I miei articoli  NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.