STORIA UN PO’ COSI’ a … RAVEO 🌞

Buongiorno Estate! 🌞

Estate. Tempo di vacanze. Sono a Raveo. Giornata di sole, sveglia all’alba per essere di primo mattino “su per i monti”.

Incontro altre persone che come me amano camminare nel fresco del bosco, sentendo il profumo della resina, del muschio, del sottobosco, umido e ricco di Vita, di piccola Vita.

Oggi mi tengo “bassa”, niente cime. Lo spettacolo e la meraviglia c’è, c’è sempre, basta saper apprezzare.

Strade bianche e sentieri che “abbracciano” gli stavoli, i prati, ascoltando lo scorrere dell’acqua di piccoli rii ed del Torrente Chiarzò.

Cammino … il sole è alto, scalda, nei prati c’è gente ” a fà fen” (dal friulano “lavora il fieno”) , rastrello, gerla, mani, sante mani … non serve altro, anzi sì, un buon paio di scarpetz ai piedi per rimanere saldi sul prato un pò “di rive jù“.

Sento suonare le campane, è mezzogiorno. Dai campanili di Raveo, Ampezzo, Enemonzo, Lauco, … un rincorrersi di suoni, di tonalità, portate dal vento.

Pranzo al sacco ai bordi di un prato, vicino al sentiero … rispetto (come sempre) per il Lavoro, per la Proprietà altrui.

Troppo caldo per continuare, mi stendo nel prato all’ombra di un ciliegio. Chiudo gli occhi, cric croc , formiche che mi passano vicino, boing boing le dispettose cavallette saltano sulle mie braccia, cri cri il timido grillo, swisch l’orbettino che rimane sempre “impigliato” tra il fieno e i denti del rastrello, e poi sento dei corvi che litigano tra di loro, uccellini che cantano delle melodie, una poiana che da lassù chissà cosa avrà addocchiato! 😋

Dei bambini gridano felici. Sono vicini alla Cascata Cladonde, rincorsi da un grande … “se vi prendo!” tra mille risate e capitomboli nel prato appena falciato e poi via con i piedi nell’acqua fresca della Cascata.

Occhi chiusi “Morfeo non mi avrai!” 😉, sento il profumo del fieno, dei fiori, … sento il vento, ha cambiato direzione, arriva da sud … è meglio che riprenda il cammino, il percorso è ancora lungo e non vorrei trovarmi sotto qualche scroscio di pioggia .

Ma a pensarci bene … come mi hanno insegnato #vederepositivo … anche la pioggia ha il suo fascino!

#meravigliarsisempre #sorrideresempre #curiosasempre

Alla prossima meravigliosa camminata!

Mandi mandi 👋👋

Beta

Ricordando Elio e i piccoli Silvano e Silvio.

Ricordo che non pubblico mai dove sono a camminare adesso, in questo momento, sempre dopo … anche molto dopo … quindi bisogna informarsi sulla situazione attuale.

______________________________________________________

Per saperne di più:

Carta Topografica n.13 PREALPI CARNICHE-ALTA VAL TAGLIAMENTO – 1:25.000 – ed. TABACCO

______________________________________________________

P.S. I miei articoli  NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate. E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.

Storia un pò così … a RAVEO

Sfogliando le foto, ricordando un pò di qua, un pò di là … la mia vita,📸🚶‍♀️🥾🚵‍♀️📚con un pizzico di fantasia.

_________________________________________________

Dal Monte Sorantri , seduta su una “terrazza” naturale, guardo Raveo e a fianco, monte Cuel di Nuvolae … sembra il dorso di un cavallo e …

… ed ecco che sono a cassetta sul carro di Ciso.

Il carro è pieno di fieno da portare a casa a Raveo, per il lungo inverno.

Giornata assolata, trascorsa su, nell’altopiano. Lavori di falci, rastrelli, che raccolgono il fieno prima in covoni per farlo asciugare e poi nel carro per trasportarlo, una volta secco, nel fienile.

Ognuno, grandi e piccoli, ha il proprio compito, sempre guardando il cielo.

E’ il Tempo padrone della fienagione. Quante corse nel prato, per raccogliere il fieno appena steso al sole perchè sta arrivando un bel nuvolone pieno di pioggia … sempre insieme!

In un altro prato, nella Valle del Bût, nonna Maria guarda il Monte Sernio “Se la cima ha il cappello (ovvero le nuvole) è meglio sbrigarsi (peseà in friulano) per non perdere il raccolto”.

Sono sul carro … guardo Ciso mentre mangia con la sua proverbiale calma un pezzo di formaggio e …

“Posso?” e lui acconsente sorridendomi con i suoi occhi buoni.

Mi sposto all’indietro e sprofondo in mezzo al profumo intenso del “mare” di fieno!🥰

Intanto nello stavolo in località Chiaula, Silvano è intento con il rastrello a pulire il prato appena falciato. Sente le campane della chiesetta e si ferma, attratto dalla loro Voce e sorride.

Sorride anche guardando le sue sorelle: Iris intenta al margine del bosco a raccogliere  ciclamini, che daranno una nota di colore e di profumo alla cucina.

E poi c’è la piccola Loretta che corre  lungo il prato, all’inseguimento delle piccole e rumorose cavallette,  aspettando il ritorno di papà Ciso e di Fulmine, il cavallo. Ha già pronto un pò di erbetta fresca per la cena del suo tranquillo amico (a dispetto del nome) ed un colorato mazzo di fiori che legherà sulla porta della stalla.

Dalla cucina dello stavolo arriva il suono dello sbattere della forchetta nella scodella. Silvano già pregusta la merenda che mamma Gemma sta preparando: uovo sbattuto con lo zucchero. Una crema giallo intensa, morbida, dolce … e sorride deliziato. 

Saluto Ciso e salgo in cima attraversando faggete che in autunno, colorano il sottobosco di un rosso mattone come il manto della volpe che incrocio nel salto di rocce calcaree. Ci guardiamo in silenzioso rispetto, un “saluto” e lei corre verso i prati solari di Pani.

Scendo lungo la strada lastricata, passando per il Romitorio. Sto per salutare ma vedo Monsignor Rino seduto davanti alla porta, il breviario in mano, gli occhi chiusi (dorme? pensa?) e un sorriso beato che “parla” di sereni pensieri e ricordi.

#sorrideresempre è stato lui ad insegnarmelo.

“Mandi Don” dico sottovoce passando attraverso la porta della torretta.

Uno sguardo alla meridiana che da lassù mi dice che sta per calare il sole e riprendo il mio cammino accarezzando le rocce, testimoni viventi dell’antico ghiacciaio e del lavoro incessante di accumulo, di sedimentazione, di erosione, del fiume.

Scendo in paese e tra le corti sento qualcuno che suona la fisarmonica mentre bambini mi corrono accanto, inseguendo una gallina scappata chissà da dove.

Corrono e penso a quando, rientrando a casa, la loro mamma prenderà la testolina e deliziata … “Mmmh! Che buon profumo di aria pulita!😍”.

🎶 Note e sorrisi mi accompagnano lungo la strada che mi riporta a casa.

Laggiù c’è l’Amariana che, come un faro, mi indica la via.

Non lasciare che le ore passino nel buio

Accendi con la tua vita la lampada

Una frase trovata lungo il mio cammino. #sorrideresempre #curiosasempre #meravigliarsisempre

Alla prossima meravigliosa camminata!

Mandi mandi 👋👋

Beta

P.S.: Sul Monte Sorantri gli archeologi, oltre ai resti di abitazioni celtiche in pietra (fase finale databile IV-V sec.d.C.), hanno trovato delle armi: dopo una battaglia vittoriosa, come ringraziamento, venivano di proposito danneggiate, piegate, deformate ed esposte in un’area sacra.

______________________________________________________

Per saperne di più:

Carta Topografica n.13 PREALPI CARNICHE-ALTA VAL TAGLIAMENTO – 1:25.000 – ed.TABACCO

“CAMMINA BOSCHI”vol.1-2 Escursioni naturalistiche con il Corpo Forestale Regionale-Regione Friuli Venezia Giulia – ed.2019

Santuario Madonna del Monte Castellano – Raveo

“ALLA SCOPERTA DEI CELTI” a cura di E.Calligaro e M.Faleschini – pubblicato dalla Provincia di Udine – novembre 2003

Monte Sorantri Raveo

I Celti sul Monte Sorantri – Raveo

Storia del Romitorio di Raveo e delle altre meraviglie di Raveo

______________________________________________________

P.S. I miei articoli  NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.

UN GIRO IN BICI … tra BOSCHI e ACQUA – 7

 

135

Buongiorno tutto il giorno!

Inforco la bicicletta, casco in testa ben allacciato, equipaggiamento di tutto punto per ogni esigenza/evenienza atmosferica, meccanica, energetica,… e via che si parte!

Parcheggiata la macchina in località Paradiso, Comune di Pocenia (Udine),  attraverso strade bianche, si costeggia il Biotopo Selvuccis e il Biotopo Prat dal Top  .

Boschi e Strade Bianche

Di Biotopi (e sono solo una parte delle Aree Naturali Regionali Protette e Uniche!) ce ne sono diversi in Friuli Venezia Giulia. Le Risorgive di Flambro sono state le prime che abbiamo visitato anni fa assieme ad una guida naturalistica. E’ stata anche la prima volta che abbiamo visto il Cervo Volante! Meraviglia su meraviglia! Ogni volta è un susseguirsi di scoperte, di osservazioni di piante, di fiori, di alberi, di animali grandi e piccoli, … per me sono come i cassettoni del como’ della nonna … li apri … ed è una sorpresa dietro l’altra.

Da guardare e da conservare con cura per poterne usufruire anche in futuro. Mi raccomando: usare SOLO la macchina fotografica! 🙂

 

Il nostro percorso prosegue attraversando Casali Franceschini, l’abitato di S.Gervasio e poco oltre,  lasciata la strada per Marano Lagunare, ci si “tuffa” in mezzo ai campi bonificati e ad antichi Boschi !   Si inizia con il Bosco Baredi , per poi entrare nella Selva Di Arvonchi in Comune di Muzzana del Turgnano (Udine).

Selva di Arvonchi

Nella  Meravigliosa Selva c’era un buonissimo profumo di sottobosco e di aglio. Eh si! La strada era bordata di bianco, di migliaia di “sfere” fiorite di aglio selvatico! Uno spettacolo! E che acquolina! 🙂 

Io mi sarei fermata a ogni metro a fotografare i fiori e/o gli alberi ma ero in compagnia 🙂 . Beta-marito è già Santo per la pazienza nell’aspettarmi mentre faccio giusto quelle quattro foto 😉 ! Ci siamo dati una regola in bici: “Non fermiamoci ogni cinque minuti!” … vi confesso che a me sta un pò strettttiiiiinaaaa! 🙂

Ma è colpa mia se Madre Natura (e l’Uomo) ha creato tutte queste Meraviglie? La prossima volta un giro nel Velodromo! Va bene San Beta Marito? 😉  #riderefabene 🙂

Ma torniamo all’Antico Bosco.

Campo e Bosco

Dalle tabelle poste lungo il perimetro abbiamo letto della raccolta regolamentata del Tartufo di Muzzana del T. . Non si finisce mai di conoscere e scoprire!

Strade

E poi abbiamo notato (anche più avanti) dei grandi, lunghi irrigatori automatici. Ci siamo accorti che sui canali c’erano delle passerelle…servono per i contadini? Ops! Noooo! Servono per spostare queste grandi macchine da un campo (immenso) all’altro (immenso)!

Osservando si impara! 🙂 

 

Attraverso le strade bianche si riprende la strada verso Marano Lagunare e poi quella per Carlino, costeggiando zona Ara del Lovo e il Bosco Sacile.

Canali e Fossati

Il comun denominatore di questo percorso è, anzi mi correggo, i comun denominatori sono : Bonifiche, Campi coltivati, Strade Bianche, Boschi Antichi , Sorgenti d’ Acqua, tanta acqua! Il giro in bici e’ accompagnato dalla sua musica che sgorga libera, pura, “biele freschie” (trad.dal friulano “Bella Fresca”) come diceva il mio caro papà!

acqua

Sorgenti, rigagnoli, canali, rogge, scoli, ognuno con il proprio nome…la dignità, la gratitudine dell’uomo verso questo bene prezioso! Grandi come il Torrente Cormor e piccoli, come Roggia Comar, ma tutti importanti per la miglior irrigazione dei campi e non solo.

Senza dimenticare il Lavoro di tante persone per bonificare queste (e altre) zone. Guardare le fotografie e riflettere.

Gracidar e infiorar

Molte abitazioni, davanti casa, nei canalini, hanno piantato le meravigliose calle bianche. Mentre diversi canali, come quello nella foto, erano punteggiati di giallo, giallo dato dal fiore del Nannufero (Nuphar lutea).

Questa pianta viene chiamata anche “Bottiglia di brandy” per la forma del suo frutto! 🙂 Meraviglia! Ricco di capsule piene d’aria, gli permettono di galleggiare ed essere trasportato dalla corrente in un nuovo posto; dopo di che, si sgonfia, facendo cadere sul fondo i semi per la crescita di una nuova pianta. Meraviglie di Madre Natura!

Dimenticavo! Oltre al gorgoglio dell’acqua, ci hanno accompagnato “in questo nostro pedalar” 😉 il gracidar di mooolte rane! 🙂  🙂  🙂

 

Da Carlino si arriva a Villanova (Comune di S.Giorgio di Nogaro) e da qui ci si inoltra, costeggiando per un tratto il Fiume Corno, dentro  … ma guarda un pò 😉 … a strade bianche (presente i cardi e i decumani romani? 🙂 ) che delimitano campi coltivati (si tratta sempre di Bonifiche) a sud di Torviscosa.

 

Dopo diversi anni sono ritornata in questa città. Uno degli esempi italiani di città-fabbrica sorta appunto attorno alla fabbrica, al luogo di lavoro.

Il viale di ingresso decorato con archi e statue, il Teatro, il Ristoro, il Municipio, la Scuola , le case chiamate “Colombaie” per la loro caratteristica forma, le case Gialle perpendicolari alle precedenti, … Architettura Sociale!

Sono stata così tanto presa da questa cittadina che mi sono accorta a casa che non ho fatto nemmeno una fotografia! Ops!

Merita una visita più dettagliata, magari entrando al Museo e poi  percorrendola a piedi, in silenzio, pensando al Lavoro, alle mani che hanno lavorato questi (tanti) mattoni rossi.

A pochi chilometri c’è un’altra città, Monfalcone con il quartiere di Panzano. Storie di Uomini, storie di Lavoro.

Pocenia

Curiosità: Mattoni rossi e un caratteristico campanile li ho ritrovati a Porpetto (Chiesa Parrocchiale di S. Vincenzo). Campanile che mi ricorda quello della Chiesa di S. Vitale a Muzzana del Turgnano o …

… quello della Basilica di Aquileia o …

Campanile

… quello del Duomo di Gemona del Friuli, due delle Città del mio cuore!

DUOMO GEMONA

 

Ma ritorniamo al nostro percorso ciclabile.

Lasciata Torviscosa, costeggiando la ferrovia si ritorna a Villanova e si prosegue a nord, attraversando la località Chiarisacco e poi su fino a Porpetto, Corgnolo, Casale Rovere e dritti dritti si arriva alla S.R.353 poco a monte del bivio per la Località Paradiso, nostra zona di partenza.

Via Annia

Boscovia

Via Romea

Alcune delle strade di questo “nostro pedalar”  sono dei tratti di interessanti percorsi ciclo-pedonali , indicati con esplicative tabelle.

Interessanti a livello naturalistico, storico, religioso …

La Via Annia  da Aquileia(Udine)  ad Adria (Rovigo)

La Via Romea fino a Fucecchio (San Miniato)

La Boscovia della Bassa Friulana che tocca i Comuni di Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello Stella, Precenicco, Marano Lagunare, Carlino e Castions di Strada.

Ed infine, ma non ultima come importanza, la Ciclovia del Torrente Cormor, la n.6 sulle tredici proposte.

Bersagliere Ciclista

In località Paradiso (il nostro punto di partenza) c’è il Monumento agli Ultimi Caduti, tra cui  Augusto Piersanti , della Prima Guerra Mondiale, cent’anni appena trascorsi.

Davanti a questo luogo ho pensato (anche) al primo dei Caduti, Riccardo Giusto, avvenuto a qualche chilometro di distanza da qui, lassù sui nostri monti, sul Monte Kolovrat. Con il dovuto rispetto, ho tracciato con i miei occhi una linea che unisca questi due nostri ragazzi . Un mio personale pensiero.

 

abbraccio

 

Vi saluto abbracciata a questo enorme Olmo, ultimo di una serie di Grandi Alberi incontrati lungo il cammino, tra cui ho notato, negli antichi Boschi, delle storiche Querce! 🙂 

Buona pedalata e/o camminata in mezzo alla Natura.

Mandi mandi

Beta

 

____________________________________________________

Per saperne di più:

-i Siti da me proposti (Link collegati alle mie parole scritte in rosso). Interessanti e, per i più curiosi, “aprono” a nuove conoscenze ambientali! 🙂

-cartina n.03 “TERRE DI RISORGIVE” 1:25000 Odos Libreria Editrice 2012

-cartina n.01 “LIGNANO BIBIONE” 1:35000 Odos Libreria Editrice 2015

cartina n.02 “GRADO TRIESTE” 1:35000 Odos Libreria Editrice 2015

-Guida pratica ai Fiori Spontanei in Italia- ed. Selezione dal R.D.-Gennaio 1989

Grazie per la pazienza nel leggermi. Come avete notato ci sono molte parole ROSSE  perchè sono #curiosacomeunascimmia 🙂 e quando scopro qualcosa, voglio saperne di più. 

Traggo notizie dai libri che ho a casa e poi dal web. E il verbo “inviare” per me è la fine 😉 Perchè entro per conoscere UNA parola e ne scopro altre mille. Ecco perchè (oltre al fatto che lascio spiegare a chi è più competente di me) vi rimando ai Siti da me studiati. Perchè è come un albero. Parte dalla base, da UNA base per poi … in base alla proprià curiosità … si ramifica in mille direzioni! E che direzioni! 🙂 🙂 🙂 

 

_____________________________________________________

P.S. I miei articoli  NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 




			
					

E L’AUSTRALIA ? :)

136

Avviso ai “Naviganti” 🙂 Rileggendo la bozza, ci sono un sacco di pensieri, di argomenti, “salto di palo in frasca” come si dice, quindi trasformatevi in canguri 😉 e via! al ritmo di  Jump!       

… e capirete perchè ho usato certi vocaboli. 🙂

___________________________________________________________

Buongiorno!

Non so voi, ma io ho una piccola abitudine quando termino un libro.

Prima di iniziarne uno nuovo, per un paio di giorni, cambio genere. Per “cancellare” luoghi, nomi, situazioni.

Nel pomeriggio mi tengono compagnia riviste storiche, d’arte, … (i rotocalchi non fanno per me) e alla sera, “mi tuffo” nelle parole crociate, o come diceva un caro bimbo, “parole INcrociate” 😉

Parto sempre dalla fine 😉 con il “senza schema”, poi con il “mitico Bartezzaghi” e poi via via gli altri giochi. Alcune definizioni le scrivo alla rovescia, parto dall’ultima lettera e poi via le altre : per esempio scrivo O poi A I C … CIAO 🙂 son proprio fuori! 😉 Vediamo positivo : tengo allenato il mio cervello!

Fra una definizione e l’altra ho letto una Curiosità :

Gli orologi antichi erano decorati con i tre Re Magi perchè rappresentavano i tre Continenti conosciuti: Europa, Asia ed America. 🙂

E allora mi sono ricordata della splendida Torre dell’Orologio del ‘400, in Piazza San Marco a Venezia. La conoscete? Mi sembra che anche Alberto Angela ne abbia parlato in modo dettagliato in una delle sue trasmissioni.

L’orologio con i Re Magi , ha un meccanismo che serviva ( verbo declinato al passato, dato l’uso odierna della tecnologia) ai marinai veneziani per conoscere il momento migliore per salpare, in base ai mesi, alle fasi della Luna e alle maree favorevoli.

Venezia come Genova, come Trieste, … città di mare, dello scambio commerciale marino, dei viaggi verso terre conosciute o ancora da conoscere, come appunto (ritornando al discorso iniziale) verso i nuovi Continenti.

Ritornando ai nostri Re Magi, se fino al 1400 se ne conoscevano tre, Europa, Asia e Africa, di lì a poco è arrivata, pardon, sono arrivate le Americhe e allora, giusto giusto a Trieste nella centralissima e meravigliosa Piazza Unità d’Italia c’è la Fontana dei quattro Continenti!

Circondate da rocce (rappresentano il Carso) e da pacchi, botti e tutto ciò che viene stivato in una nave, vi presento …

Europa …

EUROPA

Asia …

ASIA

Africa …

AFRICA

e America!

AMERICHE

Conoscete Trieste? Ci siete mai stati? E’ un insieme “storico” di culture, religioni, lingue, storia, natura.

In “pochi metri” si passa dal periodo romano al periodo liberty (mi raccomando, naso all’insù), dal paesaggio carsico all’ambiente marino; dai luoghi di scienza/ fisica ai luoghi di studio rinomati (ricordando Margherita Hack),dalle librerie ai caffè storici (attenzione a come ordinate il caffè! 🙂 ) ,dalla Chiesa Greco-Orientale alla Sinagoga; da un Museo “all’aperto” ad una Grotta … e che grotta! Enorme! 🙂 anzi Gigante! 😉

Passeggiando in centro, si possono incontrare (le statue di) Italo Svevo, James Joyce e Umberto Saba e poi , dopo una sosta “romana” al Teatro, via lungo le rive ed al suo meraviglioso e sempre diverso palcoscenico del Mare! Con, in lontananza, i Castelli di Miramare e di Duino (con altre storie affascinanti di persone, di arte, di natura) e, più vicino, lo spettacolo delle tante colorate barche a vela o delle gigantesche navi da crociera, o della sagoma della Gru galleggiante Ursus, uno dei luoghi scelti  per una famosa fiction televisiva. Non vedo l’ora che inizi la seconda serie! 🙂

URSUS

Europa, Asia, Africa, America … e l’Australia? :0

Il quinto Continente è “arrivato” alla fine del 700 grazie al capitato Cook.

Ma già il matematico Pitagora (500 a.C.) ipotizzava l’esistenza di un Continente nell’emisfero australe. Altri studiosi, per il bilanciamento del peso dell’Europa e dell’Asia, pensavano ad un nuovo (e pesante) Continente nell’emisfero a sud dell’Equatore.

Prima del Capitano Cook, agli inizi del 1600, furono gli Olandesi ad avvistare le coste australiane ma vennero scambiate per isole della già nota Nuova Guinea. Il primo vero sbarco avvenne nel 1616 da parte del Comandante Dirk Hartog da cui prese il nome l’isola nella zona occidentale australiana –  Dirk Hartog Island.

Se la osservate sulla Mappa Satellittare , vicino noterete la Shark Bay, la Baia dello Squalo: alla fine del 1600, una nave inglese sbarcò in questo luogo e fu grazie alla pesca di uno Squale Tigre che  riuscirono a sopravvivere, dopo mesi di navigazione e le conseguenti ristrettezze alimentari.

Magari mangiando il suo fegato, alimento ricco (fino al 90%) di olii a basso peso specifico. Non avendo la vescica natatoria, il galleggiamento dei Pescecani è regolato da questo organo. E siccome il fegato occupa una buona parte dell “addome” ,  il loro intestino ha una forma a chiocciola, necessità virtù ! 🙂  #scoprireleggendo

La Dirk Hartog Island e le penisole circostanti offrono spettacoli naturali, geologici e marini unici. Ma quante foto scatterei??? 🙂

C’è la Hamelin Pool con le colonie di microrganismi più antichi (3,5 mld. di anni fa)  della Terra : le Stromatoliti . Piccoli batteri che catturano granelli di sedimento con un secreto vischioso. Questo, indurendosi,  farà da base/tappeto al successivo strato di sedimento “catturato”.

Oppure la “Schell Beach” è una spiaggia formata da milioni di conchiglie bianchissime (Fragum erugatum) .

E poi le Riserve/ Parchi protetti con le numerose lagune salate, le baie dalle acque cristalline, i delfini, i dugonghi! 🙂 E per arrivarci ? Poche, pochissime strade in mezzo ad un deserto rosso: e già questo è uno spettacolo! 🙂

Che meraviglia l’Australia! 🙂 Adesso mi tuffo nelle fotografie satellitari e a voi …

… Buona visita e buona ricerca nelle vostre zone, di orologi, statue, fontane, … con i Continenti!

Mosaico dei Cinque Continenti – Scuola Primaria “Angela Adami” di Tolmezzo

Chi trova tutti e cinque alzi la mano! 🙂

Buona estate!

Mandi Mandi

Beta

_____________________________________________________

Per saperne di più:

Ci sono altri siti interessanti a Trieste, ve ne ho linkati (in rosso) alcuni. Cercateli in base ai vostri interessi. Li troverete, ne sono sicura. 🙂

Nel frattempo leggete sul web, la descrizione del meccanismo dell’orologio. Meraviglioso!

Le notizie le ho trovate leggendo:

VENEZIA vol.1 -Collana Città d’Arte Gruppo editoriale L’Espresso – ed. 2011

I BAMBINI ALLA SCOPERTA DI VENEZIA di Elisabetta Pasqualin – Lapis ePalombi Editore – 1999

LA SETTIMANA ENIGMISTICA n.4499 dd.14 giugno 2018 – rubrica “Perchè…” notizia di Alessandro Iannone.

OASIS – Musumeci Editore – n.4 1991 / n. 1 1995 / n.9 1996

_____________________________________________________

P.S. I miei articoli NON sono sponsorizzati dai Link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.