STORIA UN PO’ COSI’ a … RAVEO 🌞

Buongiorno Estate! 🌞

Estate. Tempo di vacanze. Sono a Raveo. Giornata di sole, sveglia all’alba per essere di primo mattino “su per i monti”.

Incontro altre persone che come me amano camminare nel fresco del bosco, sentendo il profumo della resina, del muschio, del sottobosco, umido e ricco di Vita, di piccola Vita.

Oggi mi tengo “bassa”, niente cime. Lo spettacolo e la meraviglia c’è, c’è sempre, basta saper apprezzare.

Strade bianche e sentieri che “abbracciano” gli stavoli, i prati, ascoltando lo scorrere dell’acqua di piccoli rii ed del Torrente Chiarzò.

Cammino … il sole è alto, scalda, nei prati c’è gente ” a fà fen” (dal friulano “lavora il fieno”) , rastrello, gerla, mani, sante mani … non serve altro, anzi sì, un buon paio di scarpetz ai piedi per rimanere saldi sul prato un pò “di rive jù“.

Sento suonare le campane, è mezzogiorno. Dai campanili di Raveo, Ampezzo, Enemonzo, Lauco, … un rincorrersi di suoni, di tonalità, portate dal vento.

Pranzo al sacco ai bordi di un prato, vicino al sentiero … rispetto (come sempre) per il Lavoro, per la Proprietà altrui.

Troppo caldo per continuare, mi stendo nel prato all’ombra di un ciliegio. Chiudo gli occhi, cric croc , formiche che mi passano vicino, boing boing le dispettose cavallette saltano sulle mie braccia, cri cri il timido grillo, swisch l’orbettino che rimane sempre “impigliato” tra il fieno e i denti del rastrello, e poi sento dei corvi che litigano tra di loro, uccellini che cantano delle melodie, una poiana che da lassù chissà cosa avrà addocchiato! 😋

Dei bambini gridano felici. Sono vicini alla Cascata Cladonde, rincorsi da un grande … “se vi prendo!” tra mille risate e capitomboli nel prato appena falciato e poi via con i piedi nell’acqua fresca della Cascata.

Occhi chiusi “Morfeo non mi avrai!” 😉, sento il profumo del fieno, dei fiori, … sento il vento, ha cambiato direzione, arriva da sud … è meglio che riprenda il cammino, il percorso è ancora lungo e non vorrei trovarmi sotto qualche scroscio di pioggia .

Ma a pensarci bene … come mi hanno insegnato #vederepositivo … anche la pioggia ha il suo fascino!

#meravigliarsisempre #sorrideresempre #curiosasempre

Alla prossima meravigliosa camminata!

Mandi mandi 👋👋

Beta

Ricordando Elio e i piccoli Silvano e Silvio.

Ricordo che non pubblico mai dove sono a camminare adesso, in questo momento, sempre dopo … anche molto dopo … quindi bisogna informarsi sulla situazione attuale.

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Per saperne di più:

Carta Topografica n.13 PREALPI CARNICHE-ALTA VAL TAGLIAMENTO – 1:25.000 – ed. TABACCO

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P.S. I miei articoli  NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate. E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.

Storia un pò così … a RAVEO

Sfogliando le foto, ricordando un pò di qua, un pò di là … la mia vita,📸🚶‍♀️🥾🚵‍♀️📚con un pizzico di fantasia.

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Dal Monte Sorantri , seduta su una “terrazza” naturale, guardo Raveo e a fianco, monte Cuel di Nuvolae … sembra il dorso di un cavallo e …

… ed ecco che sono a cassetta sul carro di Ciso.

Il carro è pieno di fieno da portare a casa a Raveo, per il lungo inverno.

Giornata assolata, trascorsa su, nell’altopiano. Lavori di falci, rastrelli, che raccolgono il fieno prima in covoni per farlo asciugare e poi nel carro per trasportarlo, una volta secco, nel fienile.

Ognuno, grandi e piccoli, ha il proprio compito, sempre guardando il cielo.

E’ il Tempo padrone della fienagione. Quante corse nel prato, per raccogliere il fieno appena steso al sole perchè sta arrivando un bel nuvolone pieno di pioggia … sempre insieme!

In un altro prato, nella Valle del Bût, nonna Maria guarda il Monte Sernio “Se la cima ha il cappello (ovvero le nuvole) è meglio sbrigarsi (peseà in friulano) per non perdere il raccolto”.

Sono sul carro … guardo Ciso mentre mangia con la sua proverbiale calma un pezzo di formaggio e …

“Posso?” e lui acconsente sorridendomi con i suoi occhi buoni.

Mi sposto all’indietro e sprofondo in mezzo al profumo intenso del “mare” di fieno!🥰

Intanto nello stavolo in località Chiaula, Silvano è intento con il rastrello a pulire il prato appena falciato. Sente le campane della chiesetta e si ferma, attratto dalla loro Voce e sorride.

Sorride anche guardando le sue sorelle: Iris intenta al margine del bosco a raccogliere  ciclamini, che daranno una nota di colore e di profumo alla cucina.

E poi c’è la piccola Loretta che corre  lungo il prato, all’inseguimento delle piccole e rumorose cavallette,  aspettando il ritorno di papà Ciso e di Fulmine, il cavallo. Ha già pronto un pò di erbetta fresca per la cena del suo tranquillo amico (a dispetto del nome) ed un colorato mazzo di fiori che legherà sulla porta della stalla.

Dalla cucina dello stavolo arriva il suono dello sbattere della forchetta nella scodella. Silvano già pregusta la merenda che mamma Gemma sta preparando: uovo sbattuto con lo zucchero. Una crema giallo intensa, morbida, dolce … e sorride deliziato. 

Saluto Ciso e salgo in cima attraversando faggete che in autunno, colorano il sottobosco di un rosso mattone come il manto della volpe che incrocio nel salto di rocce calcaree. Ci guardiamo in silenzioso rispetto, un “saluto” e lei corre verso i prati solari di Pani.

Scendo lungo la strada lastricata, passando per il Romitorio. Sto per salutare ma vedo Monsignor Rino seduto davanti alla porta, il breviario in mano, gli occhi chiusi (dorme? pensa?) e un sorriso beato che “parla” di sereni pensieri e ricordi.

#sorrideresempre è stato lui ad insegnarmelo.

“Mandi Don” dico sottovoce passando attraverso la porta della torretta.

Uno sguardo alla meridiana che da lassù mi dice che sta per calare il sole e riprendo il mio cammino accarezzando le rocce, testimoni viventi dell’antico ghiacciaio e del lavoro incessante di accumulo, di sedimentazione, di erosione, del fiume.

Scendo in paese e tra le corti sento qualcuno che suona la fisarmonica mentre bambini mi corrono accanto, inseguendo una gallina scappata chissà da dove.

Corrono e penso a quando, rientrando a casa, la loro mamma prenderà la testolina e deliziata … “Mmmh! Che buon profumo di aria pulita!😍”.

🎶 Note e sorrisi mi accompagnano lungo la strada che mi riporta a casa.

Laggiù c’è l’Amariana che, come un faro, mi indica la via.

Non lasciare che le ore passino nel buio

Accendi con la tua vita la lampada

Una frase trovata lungo il mio cammino. #sorrideresempre #curiosasempre #meravigliarsisempre

Alla prossima meravigliosa camminata!

Mandi mandi 👋👋

Beta

P.S.: Sul Monte Sorantri gli archeologi, oltre ai resti di abitazioni celtiche in pietra (fase finale databile IV-V sec.d.C.), hanno trovato delle armi: dopo una battaglia vittoriosa, come ringraziamento, venivano di proposito danneggiate, piegate, deformate ed esposte in un’area sacra.

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Per saperne di più:

Carta Topografica n.13 PREALPI CARNICHE-ALTA VAL TAGLIAMENTO – 1:25.000 – ed.TABACCO

“CAMMINA BOSCHI”vol.1-2 Escursioni naturalistiche con il Corpo Forestale Regionale-Regione Friuli Venezia Giulia – ed.2019

Santuario Madonna del Monte Castellano – Raveo

“ALLA SCOPERTA DEI CELTI” a cura di E.Calligaro e M.Faleschini – pubblicato dalla Provincia di Udine – novembre 2003

Monte Sorantri Raveo

I Celti sul Monte Sorantri – Raveo

Storia del Romitorio di Raveo e delle altre meraviglie di Raveo

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P.S. I miei articoli  NON sono sponsorizzati dai link (cliccare sopra le parole “blu” e/o “rosse”) di rimando o dalle Case Editrici indicate.E’ un mio libero consiglio di lettura e/o comprensione.